Trento
Assemblea Ucid: approvato il bilancio 2023 e consegnata la borsa di studio
Dentro l’articolo la photo gallery dell’evento

Si è svolta ieri, venerdì 14 giugno, presso le cantine Ferrari e Villa Margon a Trento l’Assemblea annuale di UCID Trentino (Unione Cristiana imprenditori dirigenti) durante la quale i soci erano chiamati a votare il bilancio.
L’Ucid, nata nel 1947, è un’associazione che porta il messaggio evangelico e la dottrina sociale della Chiesa nel mondo del lavoro e delle imprese. L’associazione trentina risulta essere in assoluto la più grande d’Italia.
In Trentino conta su oltre 200 soci e una sezione giovani di circa una quindicina di under trenta. Nel 2023/2024 ci sono state nuove iscrizioni, segno che l’associazione è in continuo rilancio ed molto sensibile al ricambio generazionale.
Un’assemblea alla quale hanno partecipato una settantina di persone (che il presidente ha chiamato “udicini” e “udicine”) iniziata presso le Cantine Ferrari, dove è stato votato il bilancio 2023 redatto dal tesoriere Marcello Condini, e consegnata la borsa di studio istituita dall’associazione che ha premiato la studentessa universitaria migliore.
Prima dell’intervento programmatico del presidente è toccato al commercialista dell’associazione e tesoriere Marcello Condini presentare il bilancio 2023, poi votato da tutti i soci all’unanimità. Nel 2023 i proventi sono stati di 28 mila euro, molte le elargizioni ad altre associazioni. La disponibilità liquida è di oltre 14 mila euro.
Poi l’incontro è continuato a Villa Margon per un attimo di riflessione insieme a Don Bruno Tommasi e l’ex vescovo di Trento Luigi Bressan che hanno celebrato la tradizionale messa. Poi via al momento ludico con una sontuosa cena.
Sono intervenuti anche il nuovo prefetto di Trento Giuseppe Pedronzi «Vi ringrazio tutti per il caloroso benvenuto che non mi aspettavo» – ha detto, e l’avvocato Claudia Eccher componente del CSM, «Vi porto il saluto delle istituzioni in un momento di grandi riforme per il paese»
A fare gli onori di casa è stato il presidente Sandro Zeni, 57 anni, di Trento, laureato in scienze politiche al suo secondo mandato. Nel suo discorso di apertura il presidente ha tracciato il lavoro fatto dall’associazione nel 2023/2024.
L’attività è stata articolata mettendo al centro momenti di riflessione, convegni e partecipazioni ad eventi. Il presidente più di una volta ha sottolineato come sia importante la centralità della persone, parole che nello stesso momento venivano pronunciate anche da Papa Francesco ospite del G7 in Puglia.
«Dall’ultima volta abbiamo condiviso alcuni momenti spirituali importanti (la messa di Natale del 2023 e quella di Pasqua del 2024), altri con testimonianze intense (il CUAM – i Medici con l’Africa), altri di interesse (l’incontro dedicato alla Criminologia) …) e altri, infine, di convivialità autentica (la recente visita guidata a Castel Valer, con anche un momento di spiritualità con la Messa celebrata dal “nostro” Don Bruno). La linea rossa che lega questi momenti è lo spirito di condivisione cristiana con cui ciascuno di noi certamente li ha vissuti» – ha esordito il presidente Sandro Zeni nella sua relazione.
Per il prossimo futuro il presidente ha annunciato che «saranno programmati degli incontri su temi a noi cari; ci confronteremo con degli esperti di economia, per comprendere al meglio il quadro nazionale e internazionale, e con degli esperti di intelligenza artificiale, aspetto destinato a rivoluzionare la nostra epoca. Sono argomenti che se ci verranno raccontati e spiegati in modo autorevole e serio ci aiuteranno come imprenditori e dirigenti a dare il meglio con i nostri collaborati. Anche l’iniziativa che inizia quest’anno, la borsa di studio su temi legati al mondo del lavoro, ha questo scopo. Renderci imprenditori e dirigenti migliori».
Secondo Zeni in questo momento «viviamo una situazione che possiamo definire privilegiata e l’incontro con CUAM, che ci ha raccontato quanto Gino e Francesca (NdR – Lunelli) fanno con la loro fondazione, insieme all’esempio che arriva dal mondo imprenditoriale di stampo anglosassone e statunitense, la cosiddetta cultura del “give back”, della restituzione, mi portano a proporvi di fare di UCID lo strumento per noi di restituire alla comunità la nostra parte».
Il presidente ha ricordato quindi che i soci non si devono fermare alla quota partecipativa annuale ma devono anche promuovere qualche iniziativa, la possibilità di donare di più per unire le forze nell’aiutare qualche iniziativa meritevole. «Noi non dovremo pensare di entrare uno di quei club dove la quota di adesione assolve da qualunque altro impegno gli aderenti. Sarà il direttivo a studiare alcune ipotesi e farvi delle proposte, dopo l’estate. L’unione (che è proprio la prima parola della nostra associazione) farà la forza! Insieme potremo far sì che UCID possa fare la differenza».
Zeni ha ringraziato il Magnifico Rettore, il professor Flavio Deflorian, ed il Vicepresidente di Ucid, il dottor Enrico Garbari per il sodalizio creato che ha portato ad assegnare una borsa di studio di 3.000 euro.
Al premio è stato dato il nome «Ucid: pronti per il cambiamento» e come titolo per l’anno 2023/2024 «Modelli di organizzazione flessibile del lavoro e sistema delle relazioni industriali»
UCID ha voluto capire, attraverso gli studi di quella che sarà la classe dirigente del futuro, come cambia il mondo del lavoro e per questo ha chiesto all’Università di proporre delle tesi dedicate allo smart working. È stata scelta quella di Benedetta Frigioni (nella foto) che è intervenuta ringraziando Ucid.
«Ci piace pensare che la borsa di studio che abbiamo assegnato possa essere un segnale nel tracciato che vi ho descritto poco fa, un segnale nel senso di restituzione alla comunità. La studente che l’ha ricevuta saprà che un gruppo di imprenditori e dirigenti ha creduto nel suo lavoro e, chissà, nel solco di questo vorrà reinvestire in studi ancor più approfonditi. Un circolo che auspichiamo possa essere in tutte le direzioni virtuoso» – ha concluso Zeni
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