Trento
Autonomia differenziata: una bandierina destinata a non sventolare mai

È approdato alla Camera dei Deputati il disegno di legge, approvato dal Senato della Repubblica il 23.01.2024, per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione.
L’iniziativa della Lega sta suscitando tante polemiche tra le forze politiche, a mio giudizio del tutto inutili, per quanto verrò argomentando. Ricordiamo che l’art. 1 del disegno di legge descrive le finalità del provvedimento sulle quali vale la pena di meditare con la massima attenzione.
L’obiettivo del disegno di legge è: rispettare l’unità nazionale e rimuovere discriminazioni e disparità di accesso ai servizi essenziali sul territorio, nel rispetto dei principi di unità giuridica ed economica, di coesione economica, sociale e territoriale.
Poi l’attribuzione di funzioni relative a materie o ambiti di materie riferibili ai diritti civili e sociali che devono essere garantiti equamente su tutto il territorio nazionale, è consentita subordinatamente alla determinazione, nella normativa vigente alla data di entrate in vigore della presente legge, dei relativi livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, ivi compresi quelli connessi alle funzioni fondamentali degli Enti locali.
Tali livelli indicano la soglia costituzionalmente necessaria e costituiscono il nucleo invalicabile per rendere effettivi tali diritti su tutto il territorio nazionale e per erogare le prestazioni sociali di natura fondamentale, per assicurare uno svolgimento legale e trasparente dei rapporti finanziari fra lo Stato e le autonomie territoriali e per favorire un’equa ed efficiente allocazione delle risorse e il pieno superamento dei divari territoriali nel godimento delle prestazioni inerenti ai diritti civili e sociali.
Per fare tutto questo ci vuole una montagna di denaro (si parla di più di 100 miliardi di euro) che oggi non c’è ma che non ci sarà nemmeno domani anche perché, in ogni caso, si dovrà rispettare l’equilibrio di bilancio di cui all’art. 81 della nostra Carta Costituzionale per il quale ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte. I mezzi sono come l’aria, senza la quale la bandierina non sventola.
A cura di Paolo Rosa
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