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Cosa c’entra il food con King Charles III?

Incoronazione, evento globale, atteso da 70 anni. Sicuramente nel mondo rurale l’approccio di Carlo è legato alla tutela dell’ambiente, all’agricoltura sostenibile ed etica, all’allevamento degli animali, ad una cucina tendenzialmente equilibrata e vegetariana pur non negando l’utilizzo delle carni e dei latticini.
Un grande equilibrio di matrice contadina anche se la nobiltà sicuramente rende il tutto molto curato e d’eccellenza.
Un nobile conservatore, precursore e ambientalista? – Già dagli anni ’70 infatti il futuro re aveva iniziato un percorso di attenzione decisamente controcorrente a favore della tutela del clima e dell’ambiente, conversione biologica e benessere animale. Amico personale di Carlin Petrini fondatore di Slow Food che lo indica come uno degli influencer più importanti per una spinta ancora più green a livello globale. Un grande riformatore che lascerà il segno appoggiando le sensibilità della Generazione Z che è particolarmente attenta ai temi ambientali e, di conseguenza, della tutela dell’agricoltura.
Perché sostenere King Charles III? – Inclusione, multietnicità, temi globali e soprattutto grandi capacità mediatiche. Questo sarà il più grande valore di questo nuovo re che cambierà sicuramente le priorità anche del lusso che riporterà al centro la terra e sicuramente il lusso rurale.
Questo è il valore simbolico che avvantaggerà anche l’agroalimentare e l’agricoltura italiani, di cui il re è un cultore. Ricordiamo ad es. i suoi Culatelli di Zibello curati dallo Chef Spigaroli di Parma. Per capire quanta influenza globale potrà avere Charles III citiamo che la cerimonia sarà seguita da 4mld di persone nel mondo, che il tema legato a The Firm è sui tabloid di tutto il mondo e, sicuramente, la capacità di influenzare tutti noi è innegabile, con buona pace dei Ferragnez.
Lusso e ruralità, tradizione e ambiente – Il ravvicinamento fra il mondo rurale, l’immagine di lusso e tutela dell’ambiente, la tradizione democratica della famosa quiche di verdure e il Big Lunch con gli chef più blasonati del Regno Unito. Un re che nel mondo familiare, politico, religioso e alimentare si muove con la réunion fra i valori di cui Re Carlo III è convinto assertore da tempo, la tradizione imperiale e, ne siamo certi, utilizzerà tutta la sua influenza per trasmetterli. Noi del food & beverage ne siamo davvero felici sostenitori augurandoci che sempre più i nostri prodotti bio e etici d’eccellenza trovino riscontro a corte e nel grande mercato britannico. God save the King!.
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