Trento
Fugatti nella notte firma un nuovo decreto: «Uccidete subito l’orsa KJ1»

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dopo aver revocato i precedenti decreti, nella tarda serata di ieri ha appena emesso un decreto di abbattimento per la rimozione immediata dell’orsa Kj1, ritenuta responsabile dell’aggressione a un turista francese avvenuta il 16 luglio a Dro.
La decisione di Fugatti è stata supportata da risultati di test genetici condotti dalla Fondazione Mach, che hanno confermato l’identità dell’orsa coinvolta nell’incidente e dal parere favorevole di Ispra.
In concreto il decreto: “autorizza per le motivazioni di cui in premessa, ai sensi dell’art. 1 della l.p. n. 9 del 2018, il prelievo dell’esemplare di Orso bruno (Ursus arctos) KJ1 tramite uccisione (abbattimento), quale misura di sottrazione permanente dall’ambiente naturale; DISPONE che l’esemplare sia immediatamente ucciso (abbattuto)”
Nelle motivazioni si accenna alla ripetitività dei comportamenti problematici dell’orsa che «unitamente all’intensificazione del grado di confidenza (fino all’attacco diretto) e dunque di rischio, dimostrano la concretezza del pericolo. In ogni momento è possibile che si verifichi un nuovo incidente.»
Il governatore inoltre aggiunge «Anche l’interdizione dell’area dove si muove l’orsa non è tecnicamente realizzabile: tale area si estende su oltre 11.000 ettari di territorio anche agricolo, periurbano ed urbano, nel quale risiedono migliaia di persone, caratterizzato da oltre 250 km di sentieri SAT e strade forestali, con circa 100 accessi pedonali e numerosi altri veicolari (strade comunali e provinciali)».
Va ricordato a riguardo che la stessa SAT aveva dato parere contrario alla chiusura dei sentieri.
La SAT aveva infatti criticato l’indicazione del TAR di interdire l’accesso umano in aree occupate dagli orsi, ritenendo tale misura inefficace e difficile da attuare a causa dell’elevata mobilità degli orsi e della mancanza di sistemi GPS di tracciamento.
Allo stesso modo rimane difficile – spiegava ancora la SAT – se non impossibile, comunicare ai fruitori delle aree o ai manutentori dei sentieri gli aggiornamenti giornalieri.
Esperienze precedenti, come l’interdizione dopo il crollo della Marmolada, hanno dimostrato la complessità di applicare tali misure.
Per la SAT, la convivenza con gli orsi richiede un approccio a lungo termine basato su: ricerca scientifica, con il monitorare la popolazione di orsi dal punto di vista numerico, spaziale e genetico; comunicazione, con l’informare la comunità trentina e i visitatori su come fruire il territorio in sicurezza.
Pe rquanto riguarda gli animalisti, LEAL e “Zampe che danno una mano” con i legali Aurora Loprete e Giada Bernardi avrebbero già depositato istanza cautelare per tentare ogni strada per salvare la vita all’orsa.
Gian Marco Prampolini presidente LEAL commenta: “Anche questa volta, depositato istanza cautelare per fermare l’uccisione dell’orsa KJ1. Le tempistiche, l’ora tarda in cui è stato emesso il decreto di abbattimento confermano il piano scellerato: cattura e radiocollaraggio per localizzare l’orsa in qualsiasi momento, decreto di abbattimento in rapida sequenza per evitare i contrattempi delle istanze cautelari, ricordiamo che possibili vittime del decreto di abbattimento sarebbero anche i tre cuccioli di KJ1 senza la madre avrebbero possibilità di sopravvivenza ridotte“.
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