Trento
Itea, bilancio sociale 2023: sono 1.501 gli alloggi sfitti
L’assegnatario più giovane ha 20 anni e il più anziano ne ha 108. Il 45% ha meno di 35 anni

È stato pubblicato il 29 luglio 2024 il bilancio Itea 2023. Itea Spa (Istituto Trentino per l’Edilizia Abitativa) è una Società di capitali avente come socio unico la Provincia Autonoma di Trento.
Itea ricordiamo si occupa della costruzione, la ristrutturazione e l’acquisto di unità immobiliari per migliorare la soddisfazione della domanda espressa e si occupa della valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente attraverso interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria oltre alle attività di gestione delle procedure amministrative legata alla locazione degli alloggi, ai servizi per l’utenza e alle problematiche sociali e di vivibilità per sostenere le famiglie in condizioni di disagio e per ridurre i fenomeni di conflittualità di vicinato.
Al 31 dicembre 2023 gli alloggi destinati alla locazione gestiti da Itea Spa sono 10.644, mentre le unità immobiliari non abitative (come, ad esempio: garage, posti macchina, locali commerciali, magazzini, sale sociali) sono 6.156. Sono quindi 17.000 le unità abitative non locate.
La Società, inoltre, gestisce, per conto di terzi proprietari, ulteriori 615 unità immobiliari. I dati sulle unità immobiliari abitative Il 90,4% degli alloggi gestiti è di proprietà della Società; il restante 9,6% appartiene a Enti pubblici, quali: la Provincia autonoma di Trento, i Comuni e lo Stato.
Il bilancio dell’ente purtroppo evidenzia le solite criticità che si porta dietro dalle precedenti gestioni dimostratesi non all’altezza della situazione.
Particolarmente preoccupante è il fatto che il 14% di queste unità non sia attualmente assegnato agli utenti, un dato che pone l’accento sulla necessità di interventi urgenti. A tal proposito, sono in previsione la consegna di 166 alloggi, oltre a un significativo numero di unità in ristrutturazione: 407 sono attualmente in lavorazione, 674 in fase di programmazione e 51 in verifica finale. Inoltre, vanno considerati anche i 9 alloggi temporaneamente non disponibili perché trattenuti per usi diversi, 141 in fase di sgombero, cessione o valutazione, e 67 locali riconsegnati all’ente proprietario per manutenzione.
Complessivamente, al 31 dicembre 2023, risultavano ancora sfitti ben 1.501 alloggi, in un contesto di emergenza abitativa nel territorio.
Un altro dato significativo è quello relativo alle ristrutturazioni, che nel 2023 sono state 337, un calo rispetto al 2022, ma comunque in ripresa rispetto ai minimi storici del 2020 e 2021, quando erano rispettivamente 227 e 235.
Tuttavia, prima del 2020, le ristrutturazioni si attestavano su numeri più alti, con picchi superiori alle 500 unità negli anni 2015 e 2016, segno di un periodo difficile per l’ente.
Il quadro abitativo generale si è ulteriormente complicato, con un aumento delle richieste di alloggi popolari e contributi per l’affitto.
Nel 2023, 1.138 famiglie hanno richiesto solo l’alloggio, 1.676 sia l’alloggio che il contributo, e 2.177 solo il contributo, evidenziando un incremento del 3% delle domande di alloggi a canone sociale rispetto al 2022.
Il contributo medio erogato però è sceso da 241,98 euro nel 2022 a 201,60 euro nel 2023, nonostante l’aumento del numero di beneficiari, passati da 7.687 a 8.208.
A fine 2023 la distribuzione percentuale degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica resta piuttosto stabile: il 38% degli assegnatari ha più di 65 anni, un 37% degli assegnatari ha invece un’età compresa tra i 50 e 65 anni, mentre restano al 2% gli inquilini under 30 intestatari di un contratto di locazione. L’assegnatario più giovane ha 20 anni e il più anziano ne ha 108.
Prendendo in considerazione l’età anagrafica dell’intero inquilinato Itea, risulta che il 40% ha un’età inferiore ai 35 anni (il 21% è minorenne), mentre gli inquilini over 65 registrano un incremento di un punto percentuale rispetto all’anno precedente, passando dal 20% del 2022 al 21% nel 2023, così come quelli che hanno un’età compresa fra i 50 e 65 anni, che, nello stesso anno, passano al 23%.
In circa il 5% dei nuclei residenti in alloggi di edilizia residenziale pubblica è presente almeno un soggetto con invalidità al 75% o superiore.
Il 93% degli assegnatari risulta essere cittadino della Comunità Europea e, di questi, il 91% è cittadino italiano. Il dato è in linea con quello provinciale, secondo il quale gli stranieri residenti in provincia sono l’8,4%, una percentuale un po’ più bassa rispetto alla media italiana, che si attesta, invece, sull’8,7%. Il 7% degli assegnatari è cittadino extracomunitario.
Il 53% degli utenti risiede in alloggi Itea da più di 10 anni, di questi il 25% (oltre 2.284 nuclei) è assegnatario di un alloggio pubblico da meno di 5 anni. Ciò risulta evidente se si considera che, in media, la Società stipula annualmente circa 500 contratti di locazione abitativa, compresi i cambi alloggi, i rientri ICEF, i subentri e i contratti stipulati con inquilini che precedentemente avevano un contratto in essere o di natura temporanea.
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