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Tanta paura per nulla, infatti la tanto temuta manifestazione che non era stata autorizzata dalla questura di Trento, non è mai partita oggi a Pinzolo.
Anzi, la festa delle giovenche di razza si è svolta in tutta tranquillità graziata anche dal bel tempo.
Erano presenti anche Il presidente della provincia Ugo Rossi e l'assessore Michele Dallapiccola per controllare che tutto si svolgesse senza incidenti.
Le forze dell'ordine percependo il pericolo di nuovi scontri, hanno organizzato dei posti di blocco a Spiazzo Rendena, a Tione e a Dimaro già dalla tarda mattinata, per così bloccare i due accessi a Pinzolo, agli animalisti più facironosi che magari nelle autovetture nascondevano armi o oggetti contundenti che potevano arrecare danno alla comunità di Pinzolo.
Proprio grazie ad uno di questi posti di blocco, a Tione, è stato fermato un pullman che trasportava circa 50 animalisti. Dopo il divieto di salire a Pinzolo, (volevano comunque andarci anche a piedi) sono cominciati i tafferugli fra animalisti e forze dell'ordine.
Tutt'ora la strada è chiusa in tutte e due i sensi. Le forze dell'ordine stanno identificando tutti i facironosi per poi segnalarli alla questura.
La presenza di alcuni animalisti si è notata in mezzo alle tante persone che hanno partecipato alla sfilata delle Giovenche, ma il loro comportamento è stato tranquillo e non ha creato nessun incidente.
Il grande spiegamento delle forze dell'ordine (alcune anche in borghese) sconsigliava qualsiasi corteo o atto di violenza e anche gli organizzatori erano sicuri che tutto si sarebbe svolto nella maniera pianificata.
«I sedicenti animalisti – ha dichiarato Fabio Maffei, presidente degli allevatori, prima dell'inizio della manifestazione – non riusciranno a rovinare la festa e farebbero un danno alle stesse giovenche, razza in via di estinzione, che ormai comprende solo poche poche migliaia di capi. L'evento odierno è organizzato per sensibilizzare gli allevatori e la comunità montana ad apprezzare questa razza che ha dei pregi morfologici ed ambientali, con la conseguenza di produrre il latte migliore per la caseificazione e carne con le migliori caratteristiche naturali».
Purtroppo per Maffei, il partito per la protezione degli animali era presente alla manifestazione e Roberto Montalbano, il vice presidente, è stato in completo disaccordo con il presidente degli allevatori, e ha rilasciato la seguente dichiarazione: «siamo saliti fino a Pinzolo per fotografare quello che riteniamo uno sfregio agli animali che abbiamo visto essere maltrattati dagli allevatori della val Rendena, abbiamo raccolto molto materiale e faremo regolare denuncia alle autorità competenti».
A Trento invece verso le 15.00 gli animalisti hanno conquistato per alcune ore piazza Duomo per dimostrare in modo pacifico contro la cattura dell'orsa Daniza. Tanti gli striscioni del gruppetto di manifestanti, circa 50, alcuni dei quali anche contro l'assessore provinciale Michele Dallapiccola, poi per protesta a un certo punto gli animalisti si sono anche «cuciti» la bocca con il nastro adesivo in segno di protesta. Tutto è filato liscio e non si sono segnalati problemi.
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