Trento Archivi - La voce del Trentino https://www.lavocedeltrentino.it/category/home/trento/ Quotidiano online indipendente Thu, 05 Sep 2024 05:10:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 «Il Trentino non vuole gli orsi!» Successo per le raccolte firme in val di Non e nelle Giudicarie https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/05/il-trentino-non-vuole-gli-orsi-successo-per-le-raccolte-firme-in-val-di-non-e-nelle-giudicarie/ Thu, 05 Sep 2024 05:10:00 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478132 «Il Trentino non vuole gli orsi!» Successo per le raccolte firme in val di Non e nelle Giudicarie

È ormai idea diffusa tra la popolazione locale e appare chiarissima: non si vuole nemmeno sentir parlare di lupi e orsi. Il sentiment è confermato anche dal sindaco di Castel Condino, Stefano Bagozzi, che sottolinea come questo malcontento fosse già presente da tempo e come la raccolta firme di sabato, organizzata a Condino e Storo, […]

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«Il Trentino non vuole gli orsi!» Successo per le raccolte firme in val di Non e nelle Giudicarie

È ormai idea diffusa tra la popolazione locale e appare chiarissima: non si vuole nemmeno sentir parlare di lupi e orsi. Il sentiment è confermato anche dal sindaco di Castel Condino, Stefano Bagozzi, che sottolinea come questo malcontento fosse già presente da tempo e come la raccolta firme di sabato, organizzata a Condino e Storo, stia riscuotendo un successo notevole. “Ci sono code interminabili, paragonabili a quelle che si vedevano decenni fa, quando la partecipazione alla messa era molto più assidua di oggi”, commenta il sindaco. E tra i firmatari, in fila per esprimere il loro dissenso, non mancano le donne e i turisti.

“Sono finiti i tempi di ‘armiamoci e partite’!”, esclamano i firmatari, con un chiaro riferimento a chi, secondo loro, spinge per la convivenza con questi animali senza subirne le conseguenze. “Animalisti e ambientalisti dovrebbero portarsi orsi e lupi a casa loro”, ribadiscono con forza, mentre mostrano i documenti per firmare contro la presenza di questi predatori.

Le proteste non si limitano solo a parole, c’è chi infatti appare davvero esasperato da una situazione sfuggita al controllo che costringe gli abitanti del Trentino occidentale a cambiare abitudine e a vivere nella paura. «Non possiamo più fare quello che abbiamo fatto per anni, abbiamo paura per noi e per i bambini». Una situazione oggettivamente preoccupante verso la quale sono in molti a chiedersi «come si possa essere arrivati a questo punto» 

Gli appuntamenti per la raccolta firme sono continuati anche domenica 1° settembre ed è previsto un altro evento a Pieve di Bono, sotto il portico del Centro Scolastico. e il giorno dopo a Roncone.

In seguito, sabato 7 settembre, in occasione della giornata conclusiva della manifestazione “Giovenche di Razza Rendena 2024” a Pinzolo, il Comitato Spontaneo contro orsi e lupi sarà presente nel piazzale delle funivie dalle 9 alle 20, sperando di coinvolgere molti allevatori e persone preoccupate per i danni che i grandi carnivori causano al bestiame.

La raccolta firme continua anche in val di Non e Sole. Nella giornata di domenica a Coredo in poche ore sono state raccolto oltre 500 firme. In questo week end la raccolta verrà riproposta e saranno diffusi i dati finali della raccolta che è stata effettuata anche nei negozi. Si parla di quasi 3·000 firme. Un successo!

 

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Centochiavi, accolte quasi tutte le richieste della Circoscrizione per la messa in sicurezza del Parco dalla Fior https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/05/centochiavi-accolte-quasi-tutte-le-richieste-della-circoscrizione-per-la-messa-in-sicurezza-del-parco-dalla-fior/ Thu, 05 Sep 2024 04:35:22 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478084 Centochiavi, accolte quasi tutte le richieste della Circoscrizione per la messa in sicurezza del Parco dalla Fior

Sono state accolte solo in parte le richieste fatte pervenire all’Amministrazione comunale da parte del Consiglio di circoscrizione Centro Storico Piedicastello per il Parco Dalla Fior di Centochiavi. Sono stati installati i cavallotti metallici lungo il sentiero interno che da via Centochiavi porta al parcheggio che si trova dietro la sede Aci di via Lunelli, […]

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Centochiavi, accolte quasi tutte le richieste della Circoscrizione per la messa in sicurezza del Parco dalla Fior

Sono state accolte solo in parte le richieste fatte pervenire all’Amministrazione comunale da parte del Consiglio di circoscrizione Centro Storico Piedicastello per il Parco Dalla Fior di Centochiavi.

Sono stati installati i cavallotti metallici lungo il sentiero interno che da via Centochiavi porta al parcheggio che si trova dietro la sede Aci di via Lunelli, posizionati anche all’ingresso nord dell’area verde. 

Nulla di fatto invece, la richiesta risale allo scorso 25 aprile per quanto riguarda la regolamentazione dell’accesso al varco sud spesso utilizzato dagli automobilisti per raggiungere il prato e parcheggiare abusivamente.

In questo caso è necessaria una barriera che ne impedisca l’accesso, perché la semplice segnaletica verticale non è sufficiente per far cambiare idee agli automobilisti in cerca di uno spazio dove lasciare la macchina.

E così per Nicola Vigorito attuale Presidente della Commissione Urbanistica della circoscrizione arriva un’ ulteriore conferma dell’utilità del suo impegno ormai decennale a favore dei rioni di Trento Nord. 

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Martignano, lo strano incontro tra un ramo ed un paletto metallico https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/05/martignano-lo-strano-incontro-tra-un-ramo-ed-un-paletto-metallico/ Thu, 05 Sep 2024 04:31:44 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478075 Martignano, lo strano incontro tra un ramo ed un paletto metallico

Davvero curioso il ritrovamento fatto da Paolo Micheli la cui documentazione fotografica è stata postata sulla pagina Facebook “Sei di Martignano se…”: un ramo caduto trafitto proprio al centro da un paletto metallico di una recinzione. Dinamica per nulla chiara, ma tant’è. Da escludere solo la casualità. Il commento di Paolo Micheli: “Sono incappato in […]

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Martignano, lo strano incontro tra un ramo ed un paletto metallico

Davvero curioso il ritrovamento fatto da Paolo Micheli la cui documentazione fotografica è stata postata sulla pagina Facebook “Sei di Martignano se…”: un ramo caduto trafitto proprio al centro da un paletto metallico di una recinzione.

Dinamica per nulla chiara, ma tant’è. Da escludere solo la casualità.

Il commento di Paolo Micheli: “Sono incappato in questo evento curioso: un grosso ramo caduto da un albero perfettamente trafitto al centro dal paletto di una recinzione; credo che neanche Guglielmo Tell sia in grado di cotal precisione, ma Madre Natura si’”.

Il ramo spezzato si trova sulla strada che da Maderno porta al Maso Bergamini poco dopo Villa Larcher e sarebbe davvero interessante capire il perché di quanto è successo. 

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Val di Breguzzo, va a caccia col silenziatore: denunciato 72 enne https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/val-di-breguzzo-va-a-caccia-col-silenziatore-denunciato-72-enne/ Wed, 04 Sep 2024 17:05:45 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478088 Val di Breguzzo, va a caccia col silenziatore: denunciato 72 enne

L'uomo in passato era stato già denunciato per reati della stessa natura

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Val di Breguzzo, va a caccia col silenziatore: denunciato 72 enne

Un uomo di 72 anni residente nelle Giudicarie è stato denunciato con l’accusa di esercizio di caccia in periodo non consentito, detenzione di armi irregolari o non denunciate e mezzi di caccia non autorizzati.

Questa attività è stata condotta dal personale del Corpo forestale della stazione di Tione, con il supporto del guardacaccia di zona dell’Associazione cacciatori.

Gli operatori hanno fermato l’uomo in flagranza di reato, mentre scendeva dalla postazione di caccia imbracciando un’arma carica, nonostante l’avvio della stagione venatoria sia in programma domenica 8 settembre.

Dalla perquisizione compiuta al momento del fermo, l’uomo è risultato in possesso di una carabina con proiettile incamerato, altre munizioni e un silenziatore artigianale.

L’episodio è accaduto lunedì in val di Breguzzo, zona frequentata da caprioli, cervi e, più in quota, da camosci. Da giorni forestali e guardiacaccia svolgevano lunghi appostamenti nel bosco con l’obiettivo di monitorare i movimenti dell’uomo, già denunciato in passato per reati della stessa natura.

Al termine degli accertamenti compiuti sul posto, gli operatori hanno esteso la perquisizione anche all’abitazione del soggetto fermato. Qui è stata rinvenuta una pistola con matricola diversa rispetto a quella denunciata e altra attrezzatura detenuta illegalmente.

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Scintille sul Corridoio est, gli ordini lamentano la mancanza di coinvolgimento ma i Geometri sono assenti https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/scintille-sul-corridoio-est-gli-ordini-lamentano-la-mancanza-di-coinvolgimento-ma-i-geometri-sono-assenti/ Wed, 04 Sep 2024 16:02:47 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478043 Scintille sul Corridoio est, gli ordini lamentano la mancanza di coinvolgimento ma i Geometri sono assenti

Lungo intervento di Paccher in difesa del progetto: «La Valsugana merita rispetto»

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Scintille sul Corridoio est, gli ordini lamentano la mancanza di coinvolgimento ma i Geometri sono assenti

Mattinata di tensione in terza commissione dove si sono svolte le audizioni al disegno di legge di variante al piano urbanistico provinciale che porta la firma dell’assessore Mattia Gottardi: una proposta non emendabile, che allarga l’ambito di connessione per una possibile pianificazione del corridoio est.

Ad accendere la miccia in modo molto polemico gli ordini dei Geometri, Ingegneri ed Architetti che hanno lamentato il mancato coinvolgimento nelle scelte.

Il rammarico a nome dell’ordine degli architetti e delle professioni tecniche lo ha espresso Marco Piccolroaz, per il mancato coinvolgimento nella fasi di elaborazione della proposta. «Ci troviamo a ragionare su un ddl già pronto, senza che siano state coinvolte le professioni tecniche che rappresentano per noi un valore imprescindibile» – ha notato.

Un pensiero condiviso anche dagli altri soggetti intervenuti Claudio Maurina (agronomi e forestali) e Maurizio Tomazzoni (Istituto nazionale di urbanistica (INU). Quest’ultimo ha aggiunto di aver inteso che la proposta non è di pianificazione generale e nemmeno una variante, quanto piuttosto l’apertura ad un corridoio su cui avviare un’analisi territoriale. «In una siffatta proposta c’è poco spazio per un’analisi urbanistica – ha chiarito – quanto piuttosto per un’analisi tecnica o delle ricadute economiche e turistiche. L’infrastrutturazione stradale va considerata infatti in rapporto al modello di sviluppo. Ci auguriamo che questo passaggio rappresenti un buon modo per cominciare a fare una riflessione più coinvolgente e mettere in campo un serie di elementi di progettualità per il futuro».

La presidente di INU Anna Viganò si è aggiunta al rammarico espresso dai colleghi, notando come il documento non rappresenti di fatto una programmazione generale e non tenga conto delle dinamiche territoriali: bisogna cercare di gestire un’opera pensando all’impatto sull’intero sistema non solo su un singolo territorio.

Piccolroaz ha altresì rilevato il mutamento del sistema di trasporto e della mobilità, di cui, ha detto, conosciamo le criticità: da questo punto di vista, l’inserimento di una nuova arteria, più che rappresentare una decompressione potrebbe a nostro avviso aggiungere delle criticità e penalizzare un territorio già in grande sofferenza. «A valle condivido il fatto che inserire un progetto di questo tipo come una sorta di variante rischia di essere un episodio decontestualizzato da un obiettivo e da una prospettiva politica futura».

Silvia Filz, consigliera dell’Ordine degli ingegneri, si è detta allineata con i colleghi sia negli argomenti, sia nell’espressione di amarezza iniziale.

A destato molta impressione l’assenza di Flavio Zanetti presidente dei Geometri che nonostante l’allineamento con i colleghi non si è fatto vivo senza nemmeno spiegare i motivi dell’assenza. Un’assenza ingiustificata che ha pesato (sotto la convocazione)

Il rappresentante di una categoria così nutrita ha senza dubbio perso una grande occasione per partecipare al dibattito. Ora i Geometri non potranno certo dire che non sono stati coinvolti. Per l’ordine dei Geometri una grande occasione persa.

Il dibattito è stato piuttosto incalzante su tema, il consigliere Roberto Paccher (Lega) ha dubitato che gli ordini abbiano focalizzato bene il tema: qui non si parla della Valdastico e non c’è ancora una progettazione. Oggi l’atto è quello di ampliamento del corridoio all’interno del quale individuare in futuro un’eventuale progettualità, ancora da pensare. Il coinvolgimento parte da oggi in poi.

L’architetto Marco Piccolroaz ha precisato che gli ordini professionali, all’interno di un dibattito di condivisione degli aspetti di sviluppo di un territorio, danno anche un contributo preliminare sostanziale sugli scenari futuri, al di fuori della pratica trascrizione degli obiettivi sulla carta.

A margine della riunione Roberto Paccher è intervenuto su quanto successo: «Sono rimasto molto soddisfatto del giudizio positivo arrivato da parte delle categorie economiche. Confesercenti, Confindustria, Cpi e Ance, Artigiani e Asat che non solo hanno espresso parere favorevole ma hanno pure elaborato un documento puntuale dove mettono in evidenza tutti gli aspetti positivi e le ricadute economiche per il Trentino derivanti dalla realizzazione di quest’opera. Un parere, autorevole elaborato da persone concrete che contribuiscono in modo significativo al Pil del Trentino. Gente che lavora, produce ricchezza, a cui sta a cuore che il Trentino sia ben collegato con strade veloci e sicure»

Poi l’attacco agli ordini professionali: «I rappresentanti di Ingegneri, architetti, dottori forestali e agronomi si sono dichiarati irritati per il fatto di non essere stati coinvolti in precedenza e si sono lamentati per non essere stati interpellati prima. Mi è parsa una presa di posizione più politica che tecnica, oltretutto immotivata. La commissione provinciale, con la convocazione degli auditi, è l’organo per eccellenza preposto al confronto. È singolare esimersi dal farlo quando si viene coinvolti adducendo come motivo il mancato coinvolgimento».

Per Paccher «La variante non si occupa affatto di questioni tecniche o progettuali, limitandosi a prevedere un allargamento del corridoio dove eventualmente prevedere il completamento. Il loro coinvolgimento come parti audite, riguardava quel tipo di atto amministrativo. Le considerazioni politiche le fanno i consiglieri provinciali».

E ancora: «La proposta di variante, già approvata in preadozione in giunta provinciale, è il prosieguo di un ragionamento sul tappeto da decenni. Come ha sempre detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti la decisione ultima su quel tratto spetta al concessionario autostradale ma la nostra amministrazione non ha mai fatto mistero di essere pienamente a favore del completamento della A31. Invece la discussione, in previsione dell’arrivo del documento in Consiglio, è sterile. Il no al completamento si basa su argomentazioni idelogiche con argomenti triti e ritriti ma niente di nuovo.

Oggi in commissione il consigliere Zanella ha rispolverato la storia che se facciamo una viabilità più scorrevole i Trentini vanno a fare la spesa in Veneto dimenticando che chi vuole andare in Veneto a fare shopping ci va già, e che invece che la Valdastico favorira’ anche i Veneti a venire in Trentino (che sono 10 volte di più di noi.) Turisti che possono arrivare nei nostri Hotel, ristoranti, impianti sportivi, laghi ecc. più velocemente aumentando quindi i potenziali clienti provenienti dalla regione vicina. Poi è uscito il solito ritornello che la Valdastico non toglierà traffico dalla Valsugana perché il traffico è indotto principalmente dalla stessa Valsugana».

Secondo il presidente del consiglio regionale il parere di Zanella comprende una grandissima inesattezza. «Se così fosse come si giustificano le decine di chilometri di coda che ogni fine settimana paralizzano la SD 47 da Grigno a Bassano del Grappa? Come si giustificano le quasi 2 ore di tempo per fare meno di 30 km? Qualcuno prima di parlare ha fatto la Valsugana un qualunque giorno della settimana a qualsiasi orario per rendersi conto dei flussi di traffico provenienti dal Veneto?»

Paccher termina il suo intervento come un fiume in piena: «Per rafforzare il no alla Valdastico si continua poi a dire che i territori si sono espressi contro. Ma Quali comuni? Tolti quelli interessati come Vallarsa, Rovereto ed alcuni altri di quella zona, occorre notare come da parte degli altri comuni del Trentino non ci fosse stata alcuna contrarietà. Non solo. Dalla Bassa Valsugana è arrivato un sì convinto e unanime al completamento. Segno di una situazione ormai al collasso per la viabilità della valle.

La Valsugana non merita altrettanto rispetto? Quante umiliazione devono sopportare ancora gli abitanti di questa valle? Perché questo tira e molla che va avanti da anni, questo immobilismo, questa chiusura ideologica (anzi illogoca) ha progressivamente e inesorabilmente continuato ad appesantire la Valsugana. Solo per dovere di cronaca chi non vuole la Valdastico non vuole nemmeno il tunnel di Tenna, le 4 corsie da Novaledo a Levico Terme, la messa in sicurezza e le 4 corsie ad Ospedaletto. Insomma il solito partito del No che ha paralizzato negli ultimi decenni il Trentino ed in particolare la Valsugana».

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Scuola primaria Schmid, trovate sostanze inquinanti in una parte del giardino https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/scuola-primaria-schmid-trovate-sostanze-inquinanti-in-una-parte-del-giardino/ Wed, 04 Sep 2024 11:27:15 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478018 Scuola primaria Schmid, trovate sostanze inquinanti in una parte del giardino

Nel cortile della scuola primaria Schmid in Cristo Re sono stati trovati degli inquinanti nello strato superficiale del terreno di una parte del cortile, che quindi non è utilizzabile dalle maestre e dai bambini. Si tratta di idrocarburi che hanno rilevanza sanitaria solo per ingestione e contatto. È una situazione similare a quella rilevata nel […]

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Scuola primaria Schmid, trovate sostanze inquinanti in una parte del giardino

Nel cortile della scuola primaria Schmid in Cristo Re sono stati trovati degli inquinanti nello strato superficiale del terreno di una parte del cortile, che quindi non è utilizzabile dalle maestre e dai bambini.

Si tratta di idrocarburi che hanno rilevanza sanitaria solo per ingestione e contatto.

È una situazione similare a quella rilevata nel vicino nido “Orsetto Pandi” lo scorso anno.

Fortunatamente non tutto il cortile è inutilizzabile in quanto una parte verrà messa in sicurezza con recinzioni e coperture.

Il prossimo passo sarà quello di predisporre il piano di caratterizzazione, l’analisi del rischio sanitario ambientale di concerto con Appa e Azienda sanitaria e il progetto di bonifica.

Nel frattempo però l’Amministrazione comunale – consapevole dell’importanza per le bambine e i bambini di poter usufruire da spazi verdi e all’aperto per relazionarsi e socializzare – si è subito attivata, e in accordo con Asis, ha dato alla scuola la possibilità di utilizzare una parte dedicata del Campo Coni durante la pausa pranzo dalle 12 alle 14

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Lavis, voucher sportivo stagione 2024-2025: domande dal 5 al 27 settembre https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/lavis-voucher-sportivo-stagione-2024-2025-domande-dal-5-al-27-settembre/ Wed, 04 Sep 2024 08:47:35 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477982 Lavis, voucher sportivo stagione 2024-2025: domande dal 5 al 27 settembre

Anche quest’anno il Comune di Lavis aderisce al voucher sportivo: una forma di aiuto alle famiglie per favorire la pratica dello sport tra i giovani e i giovanissimi. C’è tempo dal 5 al 27 settembre per presentare la domanda, l’iniziativa è alla sua quarta edizione. Possono fare richiesta i genitori dei figli minorenni, o equiparati, […]

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Lavis, voucher sportivo stagione 2024-2025: domande dal 5 al 27 settembre

Anche quest’anno il Comune di Lavis aderisce al voucher sportivo: una forma di aiuto alle famiglie per favorire la pratica dello sport tra i giovani e i giovanissimi.

C’è tempo dal 5 al 27 settembre per presentare la domanda, l’iniziativa è alla sua quarta edizione.

Possono fare richiesta i genitori dei figli minorenni, o equiparati, che abbiano età compresa tra i 6 anni (compiuti o da compiere entro il 31 dicembre 2024) e i 18 (non compiuti alla data di presentazione della domanda).

Due le possibilità, a seconda del parametro Icef: contributo di 240 Euro per ciascun figlio se la famiglia ha presentato una domanda idonea alla quota A) dell’assegno unico provinciale 2023 e ne ha beneficiato per almeno una mensilità nel corso dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda; contributo di 120 Euro per ciascun figlio se la famiglia ha presentato una domanda idonea alla quota B1) dell’assegno unico provinciale 2023 (per famiglie numerose con 3 o più figli aventi determinati requisiti) e ne ha beneficiato per almeno una mensilità nel corso dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda.

Nella domanda di contributo deve essere indicata (per ciascun figlio) l’associazione sportiva prescelta e aderente al progetto. Tutte le informazioni per la compilazione e la consegna della documentazione sono a questo link: https://www.trentinofamiglia.it/Voucher-sportivo/Anno-2024-2025.

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Grandi carnivori, Paccher: «Se non si interviene la montagna muore» https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/grandi-carnivori-paccher-se-non-si-interviene-la-montagna-muore/ Wed, 04 Sep 2024 06:48:48 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477947 Grandi carnivori, Paccher: «Se non si interviene la montagna muore»

Il consigliere della lega interviene dopo l'annunco della chiusura di Malga Tuena

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Grandi carnivori, Paccher: «Se non si interviene la montagna muore»

“La chiusura forzata di un’attività di montagna per l’impossibile convivenza con l’orso è fatto grave. E dimostra come gli interventi che l’amministrazione provinciale sta mettendo in campo siano urgenti e necessari”. Lo stop all’attività di Malga Tuena, nella zona del
lago di Tovel, annunciato dai gestori, trova nel consigliere della Lega Roberto Paccher una reazione forte e tutt’altro che improvvisata.

Come scritto nell’articolo pubblicato ieri dal nostro quotidiano i gestori della Malga Tuena hanno deciso di chiudere anche per la continua predazione di animali da parte dei grandi carnivori.

Roberto Paccher parla di problema grave: «Noi ci battiamo da tempo in ogni modo per riportare in sicurezza le attività di chi in montagna ci vive e ci lavora. Quando i gestori di Malga Tuena si dicono costretti ad alzare bandiera bianca di fronte a decine e decine di predazioni dell’orso nei confronti del proprio bestiame, chiuderanno l’attività già questa settimana, siamo di fronte ad un problema grave. Si sta purtroppo verificando quello che tremavamo e che da anni stiamo dicendo. Se non si interviene la montagna muore. E lo fa perché per quasi 29 anni si è lasciato crescere a dismisura lo sciagurato progetto di Life Ursus. Una reintroduzione nelle valli trentine di un pericoloso predatore voluta dal centrosinistra e che solo fino a qualche anno fa l’ex assessore Michele Dallapiccola descriveva come una risorsa».

Il presidente del consiglio regionale avverte anche sulla pericolosità dei lupi: «Tra mille difficoltà, minacce ed il tappo europeo di una serie di norme anacronistiche in difesa dei predatori – non va dimenticato anche il lupo, responsabile appena la settimana scorsa di aver sbranato 16 pecore».

E ancora: «Questa giunta provinciale si sta battendo invece per ridare sicurezza e tranquillità alla montagna trentina e lo fa con l’assessore Roberto Failoni e il presidente Maurizio Fugatti che non si è mai risparmiato sulla questione grandi carnivori. Una malga che chiude per una impossibile convivenza con l’orso e’ una notizia che deve dare ancora piu’ convinzione alla determinazione per ridurre il numero di grandi predatori, senza se e senza ma, come avviene del resto da sempre in Paesi non troppo distanti da noi, come ad esempio la Slovenia. Ci vuole determinazione e compattezza e mi auguro che finalmente anche chi ha voluto questo progetto poi scappato di mano, sostenga le iniziative che servono per ridare le montagne ai Trentini».

Purtroppo i numeri della gestione dei soli orsi è impietosa. Negli ultimi 10 anni sono state 11 le gravi aggressioni a persone da parte degli orsi (in alcuni casi solo per un miracolo non ci è scappato il morto). Sul progetto Life Ursus pesa anche la tragica morte di Andrea Papi aggredito il 5 aprile del 2023 sopra Caldes.

Nella decade appena passata sono stati 400 gli avvistamenti degli orsi vicino alle abitazioni, 35 falsi attacchi e circa 300 capi di bestiame uccisi solo dagli orsi.

I danni per allevatori, pastori e agricoltori ammontando a oltre i 650 mila euro. E la preoccupazioni maggiore sono i lupi che delineano uno scenario futuristico inquietante e pieno di punti di domanda.

I danni che lo scriteriato progetto «Life Ursus» sta portando al Trentino in termini economici e sociali continuano ad essere devastanti e purtroppo sotto gli occhi di tutti.

A fronte di quanto sta accadendo non si riesce ad arginare l’avanzata dei grandi carnivori che continuano a moltiplicarsi predando tutto quello che trovano sulla loro strada. È finché questi animali rimarranno  «protetti» non si potrà fare molto.

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Scuole dell’infanzia, al via l’anno scolastico: meno sezioni, il 68% chiede il prolungamento di orario https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/scuole-dellinfanzia-al-via-lanno-scolastico-meno-sezioni-il-68-chiede-il-prolungamento-di-orario/ Wed, 04 Sep 2024 06:27:39 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477892 Scuole dell’infanzia, al via l’anno scolastico: meno sezioni, il 68% chiede il prolungamento di orario

Prende il via oggi 4 settembre l’anno scolastico 2024/2025 delle scuole dell’infanzia. I dati più significativi riferiti alle iscrizioni indicano che i bambini iscritti per il prossimo anno sono 12.382; di questi 7.507 (60,6%) frequenteranno le scuole equiparate e 4.875 (39,4%) le scuole provinciali. Le iscrizioni rispetto allo scorso anno evidenziano una flessione pari al […]

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Scuole dell’infanzia, al via l’anno scolastico: meno sezioni, il 68% chiede il prolungamento di orario

Prende il via oggi 4 settembre l’anno scolastico 2024/2025 delle scuole dell’infanzia. I dati più significativi riferiti alle iscrizioni indicano che i bambini iscritti per il prossimo anno sono 12.382; di questi 7.507 (60,6%) frequenteranno le scuole equiparate e 4.875 (39,4%) le scuole provinciali.

Le iscrizioni rispetto allo scorso anno evidenziano una flessione pari al 0,78%. Le sezioni attivate sono 623 con un saldo complessivo negativo di -16 sezioni rispetto allo scorso anno.

Il numero di scuole è pari a 260 distribuite sull’intero territorio provinciale, di cui 111 provinciali e 149 equiparate.

In merito all’organizzazione viene confermato il parametro, diventato strutturale a seguito della modifica normativa voluta dalla vicepresidente, che prevede l’accoglimento di 24 bambini per sezione anziché 25.

La domanda delle famiglie per la fruizione del servizio di prolungamento d’orario continua ad essere particolarmente rilevante attestandosi sul 68%, in leggero aumento rispetto al 2023/2024.

Sono infatti 8.464 dei complessivi 12.382, i bambini per i quali è stata fatta richiesta di prolungamento fino alle tre ore giornaliere, rispetto all’orario di apertura standard.

In tema di organico, gli insegnanti sono 2.051 dei quali 1.209 alle scuole equiparate e 842 alle scuole provinciali. Sul totale degli insegnanti, 1.331 hanno un incarico a tempo pieno (25 ore settimanali) e 720 a tempo ridotto.

Sono inoltre 876 le unità di personale non insegnante complessivamente assegnate alle scuole dell’infanzia, 354 assegnate alle scuole provinciali e 522 alle scuole equiparate. Il personale non insegnante è composto dalle figure professionali del cuoco e dell’operatore d’appoggio.

Il costo del programma annuale delle scuole dell’infanzia provinciali ed equiparate, per l’anno 2024/2025, ammonta a 91,3 milioni di Euro.

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Gestione grandi carnivori: tutti uniti a garanzia della sicurezza dei cittadini trentini https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/gestione-grandi-carnivori-tutti-uniti-a-garanzia-della-sicurezza-dei-cittadini-trentini/ Wed, 04 Sep 2024 05:45:07 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477890 Gestione grandi carnivori: tutti uniti a garanzia della sicurezza dei cittadini trentini

oltre 50 sindaci, 8 presidenti di comunità e 25 consiglieri provinciali per sostenere la sicurezza della comunità

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Gestione grandi carnivori: tutti uniti a garanzia della sicurezza dei cittadini trentini

Un fronte saldamente unito, aldilà delle diverse sensibilità politiche, per garantire la sicurezza dei cittadini trentini nella gestione del tema dei grandi carnivori.

E’ quanto emerso nel pomeriggio di ieri dall’incontro con i consiglieri provinciali di Trento chiesto dai rappresentanti delle amministrazioni locali in merito alla discussa questione della coesistenza dell’uomo con orsi e lupi.

Il Presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini, che ha moderato l’evento, ha chiarito la genesi dell’evento, nato da un’esigenza emersa dai territori. Oltre ai 4 sindaci nominati nel tavolo dei grandi carnivori Giacomo Redolfi (Mezzana), Michele Cereghini (Pinzolo), Alberto Perli (Andalo) e Valerio Linardi (Garniga Terme), sono intervenuti presso la sala di Rappresentanza della Regione, in presenza o da remoto, oltre 50 sindaci, 8 presidenti di comunità e 25 consiglieri provinciali.

«Quello che ci preoccupa è il numero degli orsi, chiediamo al Consiglio di unirsi su questo tema Da questo incontro ci aspettiamo di capire quale sia il pensiero del Consiglio provinciale sul tema dei grandi carnivori – ha esordito il Presidente della Comunità val di Sole Lorenzo Cicolini – che ha ammesso che le dinamiche e le priorità del suo territorio sono cambiate molto a seguito dell’aggressione mortale da parte dell’orso avvenuta nell’aprile dello scorso anno. Aldilà della formazione e dell’informazione è il numero degli orsi che ci preoccupa, ha detto, un numero in costante, allarmante aumento: vi chiediamo, aldilà delle posizioni politiche, di dare al territorio una prospettiva su questo problema. Si è poi espresso contrariamente, perché l’ha definita non praticabile visto che parliamo di una specie che in un giorno si sposta anche di 60 chilometri, verso l’ipotesi della chiusura dei sentieri. Ha chiesto infine il coordinamento di vigili del fuoco e soccorso alpino affinché si fissino regole certe per la gestione delle emergenze nelle aree interessate dalla presenza dell’orso».

Il referente del Cal per i grandi carnivori e sindaco di Mezzana Giacomo Redolfi ha ricordato che l’obiettivo dell’incontro odierno è quello di riportare le esigenze e le sensazioni delle comunità locali rispetto al tema dei grandi carnivori. «Se il nostro futuro sarà insieme all’orso occorre costruire una convivenza, non una coesistenza e dunque avere sistemi di vita e di intervento che non comportino un conflitto. In questa prospettiva chiedo degli strumenti di autodifesa dei cittadini, che rispondano al loro bisogno di sicurezza, ha chiarito. Noi non scenderemo dalla montagna, ma abbiamo bisogno di viverla in sicurezza e mi auguro che il Consiglio provinciale sappia fare squadra con tutti gli attori coinvolti e restituisca sicurezza e libertà ai cittadini».

Per Roberto Failoni, assessore provinciale alle foreste con delega ai grandi carnivori, l’ascolto dei rappresentanti istituzionali del territorio è quantomai fondamentale. L’assessore ha ricordato il confronto avviato già a fine 2023 e proseguito fino ad oggi in particolare nei territori interessati dalla presenza dell’orso, ma anche del lupo. Failoni ha ringraziato gli amministratori locali per l’onestà intellettuale dimostrata anche rispetto al grande lavoro di gestione e monitoraggio promosso dal Corpo forestale trentino, che ha un’esperienza di oltre 25 anni nella gestione dei plantigradi: fare squadra è importante e dobbiamo continuare a farlo.

L’assessore alle foreste ha parlato dunque del Piano di sostituzione dei cassonetti nel Trentino occidentale, per rendere il sistema di raccolta a prova di orso: un sistema rispetto al quale le Amministrazioni locali hanno dimostrato grande interesse, tanto che la Provincia autonoma di Trento ha assegnato tutte le risorse messe a disposizione nel 2024.

Per quanto riguarda il monitoraggio, Failoni ha ricordato come tre trappole a tubo siano state posizionate sul territorio per la cattura di esemplari confidenti per munirli di radiocollare. La priorità dell’Amministrazione provinciale – ha aggiunto Failoni – è di garantire la sicurezza delle persone, impiegando ogni strumento a disposizione (a partire dalla legge provinciale che oggi consente l’abbattimento di 8 esemplari problematici all’anno).

Per questo motivo, fondamentale è la sinergia con la Provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Veneto e Lombardia – in cui alcuni esemplari sono presenti – anche per sensibilizzare rispetto a questa tematica sia il Governo nazionale sia la Commissione europea.

Il primo obiettivo da raggiungere sarà quello di consentire l’utilizzo dello spray anti-orso a forze dell’ordine, custodi forestali, operatori della Protezione civile ed a chi lavora nell’ambiente boschivo, per arrivare all’estensione a tutti. Lo spray è infatti uno strumento di dissuasione che ha dimostrato la propria efficacia nel 97% dei casi.

Relazioni tecniche: il quadro delle competenze, l’applicazione delle deroghe e l’indagine demoscopica sul progetto Life Ursus
A seguire alcuni interventi hanno contestualizzato la materia dal punto di vista tecnico, ripercorrendo sinteticamente quanto già emerso nel corso della conferenza d’informazione sui grandi carnivori.

Valeria Placidi, dirigente generale del dipartimento affari istituzionali, ha svolto una relazione illustrando gli interventi del legislatore sul tema, distinguendo le competenze sul piano europeo, nazionale e provinciale. In particolare si è soffermata sull’intervento legislativo del 2023, che ha sollevato contestazioni da parte statale ed ha ricordato la successiva modifica con l’introduzione del numero di orsi abbattibili nel corso di un anno, numero definito idoneo a non pregiudicare la conservazione della specie. Il legislatore provinciale, ha aggiunto, si muove tra incertezze legate alla legge nazionale e all’interpretazione della Corte di giustizia della direttiva habitat e agli sviluppi del diritto europeo e nazionale.

Alessandro Brugnoli dirigente del Servizio faunistico, ha parlato delle fattispecie di applicazione delle deroghe e delle potestà in capo alla Provincia e ha introdotto il collega Claudio Groff, coordinatore del settore Grandi carnivori, che ha illustrato gli elementi di un’indagine demoscopica sul progetto Life Ursus, svolgendo una comparazione per comprendere il trend che fa emergere un netto incremento degli atteggiamenti negativi rispetto alla presenza dei grandi carnivori sul territorio trentino.

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