Piana Rotaliana
Settembre Rotaliano, un evento in continua crescita per la comunità e per il territorio
A Mezzocorona c’è sinergia tra associazioni ed amministrazione. Ma la burocrazia distrae e impegna sempre più i volontari e gli aspiranti tali.

Sono stati necessari ben otto mesi d’intenso lavoro per organizzare il Settembre Rotaliano, la manifestazione principale per la Pro Loco di Mezzocorona, ma il risultato finale di quest’anno come gli anni precedenti è andato ben oltre le aspettative.
Il degno riassunto per chiudere la 53esima edizione di una manifestazione, che punta sempre più ad essere una festa per la comunità e per chi sceglie di vivere il territorio e più in grande la Piana Rotaliana.
Ma soprattutto, le autorità presenti sul palco dell’inaugurazione hanno fatto presente come eventi di questo genere abbiano molteplici significati, che devono però confluire verso un’unica direzione: mettere in mostra e creare consapevolezza dell’anima su cui un territorio vive e un passo alla volta cresce e si sviluppa. Considerazioni e valori emersi chiaramente e in parte confermati anche dal racconto dei cosiddetti “ambasciatori”.
Il fine settimana appena trascorso, da una prima stima degli organizzatori, è riuscito ad attrarre tra le 20.000 e le 25.000 persone nell’arco di tre giorni.
“Le associazioni hanno lavorato tutte bene. Un po’ di più sulla cena rispetto agli altri anni, però siamo molto soddisfatti” afferma Daniele Postal, presidente della locale pro loco. “Siamo tornati con numeriche a pieno regime. Insomma – la sottolineatura – tutto il lavoro che abbiamo investito in queste settimane e che ancora investiremo in futuro, vale davvero la pena a tutti gli effetti e fino all’ultimo attimo.”
Piazze strapiene tra concerti, spettacoli a vario titolo e dj set. Avvolti, cortili e palazzi, per apprezzamento hanno sortito uguale risultato con le mostre e le attività collaterali. Ad esempio, allo stand della Croce Rossa non è servito chiedere per vedere la massiccia presenza di adulti e bambini alle dimostrazioni della rianimazione cardiopolmonare e della disostruzione pediatrica. Così come le dimostrazioni con l’unità cinofila.
Non diverso per il Soccorso Alpino e i ponti tibetani al parco De Barbieri. “Un grande impegno ad organizzare tutto, ma i risultati si vedono” le parole còlte da uno dei volontari.
“Abbiamo servito 730 pasti il sabato sera. La domenica è andata benissimo con 300 pasti a pranzo e quasi 400 a cena. Sono numeri forti! Abbiamo lavorato bene anche venerdì e un po’ meno sabato a mezzogiorno. Però siamo più che soddisfatti – riferisce Massimo Endrizzi, presidente della Basilisco Volley –. Sicuramente a vedere le 50/60 ragazze che volontariamente tutte le sere si sono turnate a servire ai tavoli, penso che più bella risposta di così non ci sia per descrivere il significato di associazionismo.”
“Abbiamo lavorato molto più degli anni scorsi” afferma Daniela Finardi, presidente del Coro Rigoverticale. “Il valore dell’associazionismo traspare nel modo con cui diamo un contributo per animare il paese e per renderlo vivo – sottolinea -. La cosa bella, anche nei giorni precedenti si vive questo clima in cui tutti stanno lavorando per fare un qualcosa per la propria comunità. Per rendere anche il paese curato con spazi belli, accoglienti e piacevoli. Tutti ci aiutiamo e questo è un bel clima.”
“Senza le associazioni di volontariato questa festa non esisterebbe. Mezzocorona ha bisogno del volontariato, così come il volontariato ha bisogno delle istituzioni per andare avanti assieme” rammenta Mauro Giovannini, presidente del Circolo Tennis. “Per noi è andata benissimo – aggiunge – ma il problema che ogni anno si amplifica, è che ci sono sempre meno persone disponibili a prendersi del tempo per poter organizzare queste cose. Quando la burocrazia sarà meno pressante e darà meno cose a cui dedicarsi, l’associazionismo e il volontariato ritorneranno ad essere quello che sono sempre stati fino agli anni scorsi.”
“Dal nostro punto di vista, se negli altri stand ci sono squadre, qui partiamo da persone che frequentano la chiesa ma non vengono sempre all’oratorio. Si parte da ragazzi e da adolescenti fino agli anziani. Ma questo è bello e quando chiami sono sempre disponibili – la considerazione di Anna Lepore, presidente dell’Associazione Oratorio –. Una cinquantina se non sessanta persone su tutti e tre i giorni le abbiamo avute per aiutarci. Il bello di queste situazioni, è che tutte le associazioni creano un’unione e collaborano tra loro.”
“Sicuramente il discorso associazionismo permette di avere molti volontari (in questi giorni, qui in questo stand, sono girati più di novanta aiutanti). Però ti permette anche di avere un rapporto con le altre associazioni ed è importante, è un altro valore aggiunto” sostiene Mario Bazzanella, presidente della pallamano Mezzocorona. “Comunque abbiamo lavorato bene. Pensavamo di essere messi in un posto lontano, ma per chi mangiava era molto più spazioso e tranquillo. Abbiamo sempre puntato sulla qualità di quello che facciamo e fin ora ci siamo riusciti.”
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