Italia ed estero Archivi - La voce del Trentino https://www.lavocedeltrentino.it/category/home/italia-estero/ Quotidiano online indipendente Thu, 05 Sep 2024 05:22:20 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Al via il vertice tra la Cina e i leader dei paesi africani https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/05/al-via-il-vertice-tra-la-cina-e-i-leader-dei-paesi-africani/ Thu, 05 Sep 2024 05:22:20 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478103 Al via il vertice tra la Cina e i leader dei paesi africani

La Cina dà il via a un importante vertice africano nel tentativo di corteggiare i leader in mezzo alla pressione dell’Occidente Delegazioni provenienti da decine di paesi africani si riuniranno a Pechino per un vertice di tre giorni destinato a vedere la Cina presentarsi come partner leader del Continente, nonostante il rallentamento dei prestiti per […]

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Al via il vertice tra la Cina e i leader dei paesi africani

La Cina dà il via a un importante vertice africano nel tentativo di corteggiare i leader in mezzo alla pressione dell’Occidente

Delegazioni provenienti da decine di paesi africani si riuniranno a Pechino per un vertice di tre giorni destinato a vedere la Cina presentarsi come partner leader del Continente, nonostante il rallentamento dei prestiti per il suo sviluppo. 

Si tratta del primo incontro tra leader cinesi e africani nella Capitale dal 2018 e giunge in un momento critico dei rapporti tra Pechino e un Continente che ospita la sua unica base militare all’estero e di cui è sua potenza economica straniera.

Negli ultimi decenni, i finanziamenti cinesi a flusso libero hanno guidato la costruzione di autostrade, linee ferroviarie e centrali elettriche in tutta l’Africa. I finanziamenti hanno colmato le lacune finanziarie e ampliato l’influenza politica della Cina, ma hanno anche generato critiche per il fatto che stavano gravando i paesi con un debito insostenibile.

Ora, di fronte a queste preoccupazioni e al rallentamento economico, Xi e i suoi funzionari probabilmente lanceranno quelli che definiscono investimenti sostenibili “piccoli ma belli” e una maggiore collaborazione sulle tecnologie verdi in cui la Cina è leader mondiale nella produzione.

Il termine, che si riferisce a progetti con budget più ridotti e impatto ambientale o sociale, è emerso come una parola d’ordine chiave come la Belt and Road Initiative (BRI) di punta di Xi. 

Questa settimana sarà l’occasione più importante per Pechino di comunicare questa prospettiva, mentre cerca di indicare la visione futura per i legami con un Continente il cui sostegno politico sta diventando sempre più importante nel contesto delle crescenti frizioni tra Pechino e Washington, e per l’obiettivo di Xi di posizionare la Cina come paladina del Sud del mondo e leader alternativo agli Stati Uniti.

Molti dei leader che partecipano al Forum triennale sulla cooperazione tra Cina e Africa provengono da paesi alle prese con un pesante debito internazionale, compresi i prestiti cinesi, e cercano maggiori investimenti e scambi commerciali per rilanciare le loro economie.

Probabilmente indagheranno se la promessa fatta da Xi nel 2021 di importare prodotti per un valore di 300 miliardi di dollari dall’Africa entro l’anno prossimo sarà rispettata e faranno anche pressione per trovare modi per garantire che il commercio in crescita non sia semplicemente uno scambio di materie prime africane per beni di produzione cinese.

Alcuni leader africani impegnati nei colloqui a Pechino stanno affrontando grandi difficoltà nel ripagare i debiti contratti con la Cina.

Gli analisti affermano tuttavia che la Cina non è la causa principale dell’aumento del debito africano ma è certo che  l’afflusso di prestiti cinesi ha aumentato il peso del debito e gli osservatori sostengono che la Cina sia poi stata inflessibile nel richiedere indietro i fondi. 

Pechino ha difeso le sue pratiche di prestito e i suoi sforzi per facilitare il rimborso del debito ed è improbabile che faccia della riduzione del debito un tema importante del vertice.

Si prevede inoltre che Pechino si impegnerà affinché il mercato africano diventi una destinazione per la sua prolifica produzione di tecnologie verdi, come pannelli solari e veicoli elettrici.

La mossa potrebbe essere accolta con favore dalle nazioni africane alle prese con la carenza di energia e la minaccia climatica.

Negli ultimi anni, gli Stati Uniti e i loro partner europei hanno avviato iniziative per finanziare infrastrutture in Africa, ampiamente considerate spinte dalla preoccupazione per la presenza espansiva della Cina nella regione e per il suo accesso a minerali africani essenziali per la fabbricazione di tecnologie verdi ma questo non ha frenato né spaventato la Cina che ha continuato a fare del suo meglio a scapito della concorrenza.

Si prevede infine che i leader in visita continuino a sostenere la retorica fondamentale di Xi sulla costruzione di una “comunità con un futuro condiviso globale“, una visione che lui vede come diversa da quella che è stata ingiustamente dominata dall’Occidente. 

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Vicenzaoro: sarà inaugurata venerdì con 1200 brand espositori https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/05/vicenzaoro-sara-inaugurata-venerdi-con-1200-brand-espositori/ Thu, 05 Sep 2024 04:30:28 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478072 Vicenzaoro: sarà inaugurata venerdì con 1200 brand espositori

Millecinquecento stand il 40% dei quali provenienti da 35 paesi: al primo posto Turchia, seguita da Cina, Hong Kong, Germania, Thailandia e Belgio sono alcuni dei numeri di Vincenzaoro che venerdì 6 settembre aprirà i battenti. Già da due mesi non c’erano più posti disponibili. Il quartiere fieristico vicentino per una settimana si trasformerà in […]

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Vicenzaoro: sarà inaugurata venerdì con 1200 brand espositori

Millecinquecento stand il 40% dei quali provenienti da 35 paesi: al primo posto Turchia, seguita da Cina, Hong Kong, Germania, Thailandia e Belgio sono alcuni dei numeri di Vincenzaoro che venerdì 6 settembre aprirà i battenti. Già da due mesi non c’erano più posti disponibili.

Il quartiere fieristico vicentino per una settimana si trasformerà in una boutique di gioielleria con provenienze da tutto il mondo. A Vicenza i buyer esteri trovano il Made in Italy, i mercati italiani ed internazionali trovano una filiera che nel 2023 ha realizzato ricavi per complessivi 725 miliardi di euro.

Sulla scia anche di questo successo il quartiere fieristico si sta rinnovando con un  autofinanziamento di 60 milioni di euro per una riqualificazione che si concluderà a fine estate 2026.

Quella di Vicenzaoro è una storia che dura da settanta anni. Nel 1948 c’era la Fiera Campionaria; nel 1954 è nata l’esposizione orafa di Vicenza diventata negli anni ‘80 “Vicenzaoro”. Per celebrarne la storia in uno dei padiglioni è stata allestita una mostra in sette teppe, una per ogni decennio.

Nell’ambito della Fiera ci sarà anche uno spazio dedicato agli appassionati di orologi. “Vo’ Clock Privè” che ospiterà 25 brand divisi in tre aree espositive. La prima è chiamata “Manifatture” con orologi di alta gamma come Zenith, Speake Marin e Frederique Constant. 

L’area “Maestri” sarà invece dedicata agli orologi artigianali dell’ Acadèmie Horlogère des Crèateurs Indèpendants di Ginevra. La terza area infine sarà “Avanguardie” dedicata ai brand emergenti.  

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La crisi dell’auto italiana ed i silenzi della sinistra https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/05/la-crisi-dellauto-italiana-ed-i-silenzi-della-sinistra/ Thu, 05 Sep 2024 03:07:38 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477911 La crisi dell’auto italiana ed i silenzi della sinistra

Siamo arrivati all’ assurdo. La Stellantis (ex Fiat) degli Elkann ha qualche giorno fa proposto ad una decina di operai specializzati in cassa integrazione a zero ore di rientrare al lavoro. Non a Torino o almeno in Italia, ma in Polonia. Come a dire che il lavoro c’è, ma all’ estero. Sulla notizia, si è […]

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La crisi dell’auto italiana ed i silenzi della sinistra

Siamo arrivati all’ assurdo. La Stellantis (ex Fiat) degli Elkann ha qualche giorno fa proposto ad una decina di operai specializzati in cassa integrazione a zero ore di rientrare al lavoro. Non a Torino o almeno in Italia, ma in Polonia. Come a dire che il lavoro c’è, ma all’ estero.

Sulla notizia, si è parlato molto poco su poche testate. Pure il sindacato tace. L’ intera compagine della sinistra non ha aperto bocca. Ed invece io credo che la notizia va data e con enfasi.

In primo luogo perché si tratta di una prepotenza aziendale e conseguentemente di un comportamento a mio dire palesemente antisindacale.

In secondo luogo perché è un fatto che i marchi storici italiani controllati da Stellantis stianno, anno dopo anno, perdendo quote significative di mercato rispetto ai concorrenti, il che può significare che non ci sia più una politica industriale di lunga visione.

In terzo luogo perché Stellantis ha aperto e apre tutt’ ora stabilimenti in tutto il globo, assumendo migliaia di operai,  e invece li ridimensiona in Italia, ponendo gli parte degli occupati sulle spalle della collettività.

La situazione degli stabilimenti in Italia è presto detta, con le approssimazioni del caso essendo la situazione fluida, mutevole giorno dopo giorno.

Alla Mirafiori di Torino sono rimasti circa 22.000 occupati, circa la metà di quelli che erano vent’ anni fa, di cui oltre 2.000 in cassa integrazione. In quello stabilimento si produce essenzialmente la 500 elettrica\ibrida, alcune carrozzerie di vari modelli ed una decina di esemplari al giorno di Maserati, ivi trasferita dopo la definitiva chiusura dello stabilimento di Grugliasco.

A Melfi gli attuali occupati sono circa 5.500 di cui un quinto sono in cassa integrazione o messi in trasferta. Vengono ivi prodotti due modelli a marchio Jeep, la Lancia Y, la 550 X, un modello a marchio Opel e un modello a marchio DS.

A Cassino gli attuali occupati sono circa 2700, la metà di qualche anno fa.  Vengono ivi prodotti due modelli a marchio Alfa, la Giulia e la Stelvio, oltre alla Maserati Grecale. Una quota di questi effettua la trasferta principalmente verso Pomigliano.

A Pomigliano gli attuali occupati sono  circa 4.500. Vengono  prodotti la fiat Panda e l’ Alfa Tonale ed la sua versione americana Dodge Hornet. Il mese scorso sono state sospese le linee di produzione di quest’ ultimi modelli a fronte di un aumento della produzione della Panda. Ciò nonostante si sono posti tutti i dipendenti in cassa integrazione per cinque giorni invece puntare tutto sui necessari ricollocamenti interni. E sono stati sospese le trasferte da Melfi e Cassino di circa 1.300 lavoratori che probabilmente verranno posti in cassa integrazione.

Non meglio il settore commerciale in Abruzzo nello stabilimento di Atessa ove vengono prodotti i Ducato e gli omologhi modelli di Peugeot, Citroen e Opel. Qui gli occupati sono circa 6.000 ma la turnazione, il mutamento delle linee di produzione e la collocazione in cassa integrazione  per centinaia di essi alla volta avviene in maniera repentina e secondo l’andamento del mercato.

In controtendenza invece la situazione della Iveco Bolzano  (con succursali a Vittorio Veneto e Piacenza) che conta circa 800 occupati, visto anche il periodo “favorevole” sul piano bellico.

In totale gli assunti da Stellantis in Italia sono circa 42.000 di cui almeno un decimo interessati in procedure di incentivazione all’ esodo, mentre non sono stimabili coloro che sono posti in esubero dopo il periodo di cassa integrazione.

I trasfertisti – foto in evidenza -, cioè quelli che per evitare la cassa integrazione, o peggio, peregrinano da uno stabilimento all’ altro sono circa 2.800. Per ora solo da e verso l’ Italia.

Alla luce di ciò, fa pensare che Stellantis preferisca portare la produzione all’estero, massimizzare il profitto e socializzare le perdite. Nel silenzio di chi dovrebbe invece scendere in piazza e denunciare la situazione.

 a cura di Stefano Sforzellini

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Si schianta al suo primo volo, la tragedia di Alessandra Freschet https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/si-schianta-al-suo-primo-volo-la-tragedia-di-alessandra-freschet/ Wed, 04 Sep 2024 17:11:43 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478087 Si schianta al suo primo volo, la tragedia di Alessandra Freschet

Amava il volo e voleva diventare pilota

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Si schianta al suo primo volo, la tragedia di Alessandra Freschet

Non ce l’ha fatta. Dopo lunghe ore di agonia Alessandra Freschet, (foto) la studentessa quindicenne di Roveredo che amava il volo e voleva diventare pilota è morta.

Studiava all’Istituto Aeronautico Volta di Udine e l’altro ieri stava partecipando ad una giornata dedicata al volo d’ambientamento che comportava un breve sorvolo della zona su un ultraleggero Storch pilotato da Simone Fanti, brevettato da pochi mesi ma considerato un buon pilota.

Durante il volo di Alessandra e Simone i testimoni hanno visto il velivolo perdere progressivamente quota per poi precipitare in una boscaglia e prendere fuoco.

Alessandra e Simone erano persino riusciti ad uscire dal mezzo, nonostante le gravi ferite, sono stati tempestivamente soccorsi e trasportati in ospedale in codice rosso.

Purtroppo, di ora in ora le loro condizioni si sono aggravate e nella notte entrambi sono deceduti, creando sgomento nella comunità di Roveredo in Piano e in tutto il Friuli.

Per Alessandra, ragazza entusiasta, determinata e grande appassionata di aerei e auto sportive era il suo primo volo d’ambientamento. Che il cielo la accolga per sempre.

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Codici: «dall’Ue più difese per i consumatori contro le truffe bancarie» https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/codici-dallue-piu-difese-per-i-consumatori-contro-le-truffe-bancarie/ Tue, 03 Sep 2024 10:25:39 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477770 Codici: «dall’Ue più difese per i consumatori contro le truffe bancarie»

Le truffe bancarie sono in costante evoluzione, colpendo un numero crescente di persone con tecniche sempre più sofisticate. Questo problema ha attirato l’attenzione del Parlamento Europeo e l’associazione Codici continua a mettere in guardia i consumatori. Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, sottolinea i rischi legati alla gestione online dei conti bancari, evidenziando come i […]

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Codici: «dall’Ue più difese per i consumatori contro le truffe bancarie»

Le truffe bancarie sono in costante evoluzione, colpendo un numero crescente di persone con tecniche sempre più sofisticate.

Questo problema ha attirato l’attenzione del Parlamento Europeo e l’associazione Codici continua a mettere in guardia i consumatori.

Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, sottolinea i rischi legati alla gestione online dei conti bancari, evidenziando come i truffatori spesso si spaccino per operatori bancari utilizzando numeri di telefono apparentemente affidabili.

“Controllare il proprio conto online è sicuramente comodo, ma purtroppo questa opportunità è accompagnata da insidie sempre più numerose e pericolose.

Riceviamo quotidianamente segnalazioni da parte di consumatori truffati anche per decine di migliaia di euro dopo una telefonata da parte di un presunto operatore che li ha avvisati di un’anomalia sul conto o di un accesso non autorizzato.

Chiamate che arrivano da numeri riconducibili al proprio istituto, motivo per cui il cliente si fida e fornisce i dati per sventare la frode. In realtà poi si scopre che la persona al telefono non era un operatore bancario ma un truffatore e così dal conto spariscono i propri risparmi. Stiamo seguendo diversi casi, spesso riusciamo ad ottenere il pieno risarcimento da parte della banca, ricorrendo anche all’Abf, ma è chiaro che serve un atteggiamento diverso da parte degli istituti.

Ci sono delle lacune nei sistemi di sicurezza evidenti e questo lo dimostra il fatto che spesso le vittime vengono chiamate per nome dai truffatori, che ne conoscono anche la situazione bancaria ed i movimenti effettuati.

In un quadro del genere non è possibile scaricare la responsabilità della frode sul consumatore, ignorando il suo stato d’animo quando riceve la chiamata in cui viene avvisato di un problema urgente da risolvere.

Le ultime azioni che si sono registrate a livello europeo sono importanti e lasciano ben sperare per l’avvio di un nuovo corso con una maggiore responsabilizzazione delle banche. Gli istituti devono tutelare meglio i propri clienti per proteggerli dalle truffe e per risarcirli in caso di frode, invece di opporre un secco rifiuto alla richiesta di restituzione dei soldi sottratti, come avviene frequentemente”. conclude la nota.

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Dal 9 settembre si distribuisce Carta “Dedicata a Te”: 500 euro a 1,3 milioni di famiglie https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/dal-9-settembre-si-distribuisce-carta-dedicata-a-te-500-euro-a-13-milioni-di-famiglie/ Tue, 03 Sep 2024 06:16:54 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477732 Dal 9 settembre si distribuisce Carta “Dedicata a Te”: 500 euro a 1,3 milioni di famiglie

"Dedicata a te" per cibo e carburante con Isee sotto 15mila euro

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Dal 9 settembre si distribuisce Carta “Dedicata a Te”: 500 euro a 1,3 milioni di famiglie

Prende il via lunedì 9 settembre la distribuzione della nuova carta “Dedicata a Te”, l’iniziativa che il Governo Meloni ha deciso di confermare e rifinanziare anche quest’anno aggiungendo maggiori risorse: 600 milioni che hanno permesso di aumentare il valore della carta a 500 euro a nucleo familiare.

Sono 1.330.000 i nuclei familiari, con reddito ISEE inferiore a 15.000 euro, che potranno ritirare la carta all’ufficio postale dopo aver ricevuto la comunicazione dal Comune di residenza.

Per i possessori della carta, che abbiano i requisiti anche nel 2024, l’importo di 500 euro si ricaricherà automaticamente. Sono esclusi i cittadini che usufruiscono di altri contributi pubblici a favore dei nuclei familiari.

La Carta può essere utilizzata per acquistare generi alimentari di prima necessità (esclusi gli alcolici), carburanti o abbonamenti al trasporto pubblico locale. La lista di prodotti acquistabili è stata ampliata rispetto al 2023, includendo anche prodotti DOP e IGP, ortaggi surgelati e prodotti da forno surgelati.

I nuclei familiari potranno anche beneficiare della scontistica del 15% che il Governo ha assicurato anche quest’anno assieme alla Grande Distribuzione. Le società di gestione dei punti di distribuzione carburanti hanno inoltre sottoscritto specifiche convenzioni con il Mimit pubblicate sul sito istituzionale.

Il primo acquisto con la Carta deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2024 e l’importo totale assegnato deve essere interamente utilizzato entro il 28 febbraio 2025.

Sul sito del Masaf è predisposta una sezione dedicata dove sarà possibile reperire maggiori informazioni.

“Dopo i riscontri positivi registrati dalla carta “Dedicata a te” nel 2023, abbiamo voluto rilanciare la carta dedicata a te aumentando i beneficiari e le risorse disponibili per i nuclei familiari. Questo provvedimento ribadisce l’attenzione del Governo Meloni nei confronti delle famiglie che vivono un momento di difficoltà e allo stesso tempo rappresenta un sostegno e stimolo alle filiere produttive italiane. Una misura concreta e strutturale, non un semplice spot, che va nella direzione della crescita del Sistema Italia per garantire a tutti accessibilità economica a prodotti sani sostenibili e di qualità”, ha dichiarato il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

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Mpox, 30 mila test in consegna in Africa ma “ne servono di più” https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/mpox-30-mila-test-in-consegna-in-africa-ma-ne-servono-di-piu/ Mon, 02 Sep 2024 09:17:03 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477560 Mpox, 30 mila test in consegna in Africa ma “ne servono di più”

Nei prossimi giorni, l‘Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) fornirà ai Paesi africani altri 30.000 test per la diagnosi del virus mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie. Questo arriva in risposta all’emergenza sanitaria internazionale dichiarata per l’epidemia di mpox. L’Oms sottolinea l’urgenza di ampliare l’accesso ai servizi diagnostici e sollecita i produttori a presentare una […]

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Mpox, 30 mila test in consegna in Africa ma “ne servono di più”

Nei prossimi giorni, l‘Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) fornirà ai Paesi africani altri 30.000 test per la diagnosi del virus mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie. Questo arriva in risposta all’emergenza sanitaria internazionale dichiarata per l’epidemia di mpox.

L’Oms sottolinea l’urgenza di ampliare l’accesso ai servizi diagnostici e sollecita i produttori a presentare una manifestazione di interesse per l’Emergency Use Listing, una procedura d’emergenza per accelerare l’approvazione e la distribuzione dei test. I test di laboratorio sono cruciali per identificare le catene di trasmissione, rilevare i casi precocemente e prevenire ulteriori diffusioni.

 Dal 2022, l’Oms ha distribuito circa 150.000 test diagnostici per l’mpox in tutto il mondo, di cui oltre un quarto destinati ai Paesi africani.

Con 1.000 casi sospetti appena segnalati nella Repubblica Democratica del Congo, epicentro dell’epidemia, la domanda di test è aumentata notevolmente. Sei nuovi laboratori sono stati attrezzati nel Paese dal maggio 2024, e i test effettuati quest’anno sono quadruplicati rispetto al 2023.

La procedura di Emergency Use Listing permetterà di approvare rapidamente i test e altri prodotti medici, aiutando i Paesi a soddisfare le loro esigenze urgenti in situazioni di emergenza.

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L’abolizione della pazzia per decreto: lo stato dell’ arte ad oggi https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/labolizione-della-pazzia-per-decreto-lo-stato-dell-arte-ad-oggi/ Mon, 02 Sep 2024 08:14:51 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477486 L’abolizione della pazzia per decreto: lo stato dell’ arte ad oggi

Una volta esistevano i manicomi, che erano dei veri e propri lager. Per questo venne varata, giustamente, nel 1978 la legge 180 denominata “legge Basaglia” in omaggio all’ illuminato psichiatra che la ispirò. Poi, come sempre in Italia, l’esigenza pratica di rivedere le condizioni terribili di cura e confinamento sanitario ha ceduto il passo all’ […]

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L’abolizione della pazzia per decreto: lo stato dell’ arte ad oggi

Una volta esistevano i manicomi, che erano dei veri e propri lager. Per questo venne varata, giustamente, nel 1978 la legge 180 denominata “legge Basaglia” in omaggio all’ illuminato psichiatra che la ispirò.

Poi, come sempre in Italia, l’esigenza pratica di rivedere le condizioni terribili di cura e confinamento sanitario ha ceduto il passo all’ ideologia ed alla smania di essere i primi della classe, almeno sulla carta.

Si sono quindi chiusi i manicomi ed i relativi pazienti, che non potevano essere eliminati con decreto a differenza delle strutture, vennero “scaricati” sulle spalle delle famiglie, dei medici di base e dei servizi sociali, con andirivieni da e per i reparti psichiatrici degli ospedali.

Il resto è cronaca, poiché ogni tanto ci scappa il morto e l’Italia, che pare un gigantesco bar in cui si discute di tutto senza decidere niente di buon senso, si divide in discussioni infinite sino alla prossima “disgrazia”.

A parere di chi scrive, invece che abolire la pazzia per decreto, bastava solo rendere civili i manicomi. Semplice e lineare. Come nel resto del mondo.

Quando il Governo Monti varò il c.d. “svuotacarceri” – L. 9\2012 “Severino” – si accorse del residuare delle strutture psichiatriche  carcerarie ( già prima oggetto di mero belletto linguistico: da Manicomi Giudiziari a OPG – ospedali psichiatrici giudiziari )  e pose il termine del 2015 per la loro concreta abolizione, soppressione che avvenne nel 2014  con L.  81\2014 ” Decreto Orlando”- governo Renzi-  ed i relativi detenuti, per l’ effetto, vennero posti in libertà con soggezione a misure di sicurezza e nei casi più gravi da affidare alle istituende su base regionale REMS – residenze per l’ esecuzione delle misure di sicurezza -.

In pratica con questa “riforma” gli ex detenuti delle abolite OPG\ex manicomi giudiziari sono stati posti ancora  sulle spalle di famiglie, strutture sociali locali, ospedali e carabinieri per il controllo.

Quelli  con pena più grave collocati nelle infermerie delle carceri in attesa della piena attuazione delle REMS.

Attuazione – a mio parere – ad oggi lungi dall’essere completata, dato che i pochi posti disponibili nelle poche strutture create sono terminati da tempo e i condannati con tale destinazione sistematicamente continuano a permanere o in carcere assieme agli altri, contribuendo al clima di invivibilità delle strutture penitenziarie, oppure direttamente in libertà, con restrizioni, qualora la condanna lo consenta.

Dunque, ancora una volta in Italia, ritengo, si sia finito per mettere la polvere sotto il tappeto, ingannando in un certo senso i cittadini sulla predisposizione di una valida e democratica soluzione al problema, chepermane nonostante le “riforme”, ed i ripetuti casi di cronaca di scarsa o nulla attenzione al crescente fenomeno psichiatrico lo dimostrano.

a cura di Stefano Sforzellini

 

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Morto Hvaldimir, il beluga ‘spia’ che ha conquistato la Norvegia https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/morto-hvaldimir-il-beluga-spia-che-ha-conquistato-la-norvegia/ Mon, 02 Sep 2024 06:19:28 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477505 Morto Hvaldimir, il beluga ‘spia’ che ha conquistato la Norvegia

Hvaldimir, il celebre beluga noto per la sua socievolezza e soprannominato ‘la balena spia’, è stato trovato morto nel porto di Stavanger, nel sud-ovest della Norvegia. Il suo nome, un gioco di parole tra “Hval” (balena in norvegese) e “Vladimir” (in riferimento al presidente russo Putin), rifletteva il mistero che lo circondava. Scoperto per la […]

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Morto Hvaldimir, il beluga ‘spia’ che ha conquistato la Norvegia

Hvaldimir, il celebre beluga noto per la sua socievolezza e soprannominato ‘la balena spia’, è stato trovato morto nel porto di Stavanger, nel sud-ovest della Norvegia.

Il suo nome, un gioco di parole tra “Hval” (balena in norvegese) e “Vladimir” (in riferimento al presidente russo Putin), rifletteva il mistero che lo circondava.

Scoperto per la prima volta nel 2019 dai pescatori di Hammerfest, nell’Artico norvegese, Hvaldimir indossava una cinghia per GoPro con l’etichetta “attrezzatura di San Pietroburgo”, suscitando il sospetto che fosse stato addestrato come “spia” dai militari russi.

Sebastian Strand, biologo marino della nonprofit Marine Mind, ha seguito Hvaldimir per anni e si è recato immediatamente sul posto quando è stato avvistato il suo corpo galleggiante.

Hvaldimir aveva percorso un lungo viaggio, dal Mar Artico fino alla costa svedese, dove l’estate scorsa è entrato nel porto di Göteborg durante la festa nazionale. La sua abitudine di avvicinarsi alle persone e alle barche lo aveva reso un’attrazione irresistibile.

La necroscopia sul corpo di Hvaldimir verrà effettuata domani, e nei prossimi giorni si attende che i veterinari rivelino la causa della sua morte, ponendo fine alla storia di uno degli animali marini più amati e discussi della Norvegia.

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L’ultradestra vince nell’ex Germania dell’est, crollano i partiti di governo https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/lultradestra-vince-nellex-germania-dellest-crollano-i-partiti-di-governo/ Mon, 02 Sep 2024 05:30:31 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477492 L’ultradestra vince nell’ex Germania dell’est, crollano i partiti di governo

Boom dell’ultradestra tedesca nelle elezioni nell’est della Germania. Secondo i primi exit poll diffusi a chiusura delle urne, AfD (Alternative für Deutschland) vince le elezioni in Turingia con il 33,5%, mentre in Sassonia i populisti sono secondi con il 31,5%, di appena 0,5% alle spalle della Cdu. Sempre secondo gli exit poll, i partiti del governo del semaforo guidato da Olaf Scholz […]

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L’ultradestra vince nell’ex Germania dell’est, crollano i partiti di governo

Boom dell’ultradestra tedesca nelle elezioni nell’est della Germania. Secondo i primi exit poll diffusi a chiusura delle urne, AfD (Alternative für Deutschland) vince le elezioni in Turingia con il 33,5%, mentre in Sassonia i populisti sono secondi con il 31,5%, di appena 0,5% alle spalle della Cdu.

Sempre secondo gli exit poll, i partiti del governo del semaforo guidato da Olaf Scholz incassano una batosta alle elezioni regionali in Turingia: l’Spd del cancelliere è attestata al 6,5% (-1,7), i Verdi al 4% (-1,2), i liberali Fdp 1% (-4). Questi ultimi due non superano quindi la soglia di sbarramento del 5%.

“Abbiamo un risultato molto buono in Sassonia, in Turingia è addirittura sensazionale, con un risultato storico. È chiaro che la gente vuole che ci sia un cambiamento nella politica”, ha commentato il leader nazionale dell’ultradestra tedesca di AfD, Tino Chrupalla. (foto) “È importante che i Verdi, il più pericoloso partito della Germania, siano fuori dal Parlamentino in Turingia”, ha aggiunto.

E a raggiungere questo storico risultato è il politico più radicale di Alternative fuer Deutschland, l’estremista Bjoern Hoecke, l’uomo che la giustizia in Germania ha autorizzato a definire “fascista” e che i servizi interni tengono sotto sorveglianza.

Le amministrative nell’Est del Paese, in Turingia e in Sassonia, hanno comunque consegnato il terremoto atteso: il trionfo dei nazionalisti, il crollo dei partiti del governo di Olaf Scholz, la deriva della Linke e l’ascesa di Sahra Wagenknecht, con il suo controverso soggetto politico sospettato di ‘rosso-brunismo’.

L’unico argine alla deriva populista, nelle regioni di quella che fu la Ddr, è costituito dai cristiano democratici della Cdu, che ora si sentono investiti della responsabilità di governare.

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