Società Archivi - La voce del Trentino https://www.lavocedeltrentino.it/category/home/societa/ Quotidiano online indipendente Wed, 04 Sep 2024 05:05:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Scuole dell’infanzia: oggi in Trentino si ricomincia https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/scuole-dellinfanzia-oggi-in-trentino-si-ricomincia/ Wed, 04 Sep 2024 05:05:43 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477925 Scuole dell’infanzia: oggi in Trentino si ricomincia

Tornano in aula 12.382 bambini e 2.051 insegnanti

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Scuole dell’infanzia: oggi in Trentino si ricomincia

L’anno scolastico 2024-25 per le scuole dell’infanzia in Trentino inizia oggi, 4 settembre, con un totale di 12.382 bambini iscritti.

Di questi, il 60,6% frequenterà scuole equiparate e il 39,4% scuole provinciali, con una leggera flessione delle iscrizioni rispetto all’anno precedente dello 0,78%.

Sono state attivate 623 sezioni, 16 in meno rispetto all’anno scorso, distribuite su 260 scuole (111 provinciali e 149 equiparate).

Quest’anno diventa strutturale la riduzione del numero di bambini per sezione da 25 a 24. Il 68% delle famiglie ha richiesto il prolungamento d’orario fino a tre ore giornaliere per un totale di 8.464 bambini.

Il corpo docente è composto da 2.051 insegnanti, di cui 1.209 nelle scuole equiparate e 842 in quelle provinciali, con 1.331 insegnanti a tempo pieno e 720 a tempo parziale.

A supporto delle scuole ci sono 876 unità di personale non insegnante. Il costo annuale del programma educativo ammonta a 91,3 milioni di euro.

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Codici: «la magistratura italiana affossa la bigenitorialità: disparità di trattamento tra madre e padre» https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/codici-la-magistratura-italiana-affossa-la-bigenitorialita-disparita-di-trattamento-tra-madre-e-padre/ Wed, 04 Sep 2024 04:12:31 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477754 Codici: «la magistratura italiana affossa la bigenitorialità: disparità di trattamento tra madre e padre»

Secondo uno studio solo il 2,6% delle coppie vive un affido congiunto "equo" e i figli sono tra i più infelici d'Europa

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Codici: «la magistratura italiana affossa la bigenitorialità: disparità di trattamento tra madre e padre»

Uno studio intitolato “Joint Physical Custody of Children in Europe,” condotto dalle Università di Turku (Finlandia) e Wisconsin-Madison (USA) e pubblicato su Demographic Research, ha rivelato che in Italia solo il 2,6% delle coppie separate pratica un affido congiunto equo.

Questo dato è molto basso rispetto a paesi come la Svezia, dove la percentuale raggiunge il 42,5%.

L’associazione Codici, attraverso il suo Segretario Nazionale Ivano Giacomelli, sottolinea la preoccupazione per questa situazione, che non solo causa infelicità ai bambini coinvolti, ma anche ai genitori, in particolare ai padri.

“È uno studio interessante perché fotografa una situazione preoccupante e su cui serve un deciso cambio di passo. I genitori che scelgono l’affido condiviso o congiunto lo fanno perché vogliono garantire ai figli una crescita positiva, sgravata il più possibile dal peso della separazione.

Il problema è che i buoni propositi spesso non si realizzano. Ciò avviene perché nella maggior parte dei casi non viene dato seguito ai protocolli d’intesa sottoscritti al momento della separazione, dove si indicano i compiti che spettano ai genitori, gli orari da dedicare ai figli e gli impegni da assolvere. Rimane tutto sul vago e così l’affido condiviso non è ‘equo’, è un concetto astratto che non trova conferma nella realtà.

Circa il 94% dei bambini italiani figli di separati vive in una situazione di affidamento esclusivo sostanziale, trascorre gran parte del tempo con un solo genitore a discapito dell’altro, alimentando così la conflittualità tra loro. A pagarne le conseguenze, come detto, sono i bambini, oltre ai padri, perché è la madre quasi sempre ad avere l’affido e questo spiega le storie raccontate sempre più frequentemente di papà separati che vivono una condizione di grande difficoltà.” si legge in una nota.

La legge italiana del 2006 sull’affido condiviso mira a garantire un rapporto equilibrato tra i genitori separati, ma spesso i protocolli d’intesa non vengono rispettati, lasciando la maggior parte dei bambini in una condizione di affidamento esclusivo.

“Lo studio pubblicato da Demographic Research dimostra che l’Italia è parecchio indietro rispetto ad altre realtà europee. C’è una legge, la 54 del 2006, che va in una direzione opposta per garantire ai figli un rapporto equilibrato tra i genitori separati. Quindi la strada da seguire è tracciata e la speranza è che il nostro Paese si rimetta in carreggiata al più presto, perché questa situazione non è più sostenibile, per i figli e per i genitori, padri in testa”. conclude Giacomelli, invitando a un cambio di rotta urgente per migliorare la situazione.

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Istat: sesso sempre più precoce ma cala il ricorso agli aborti https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/istat-sesso-sempre-piu-precoce-ma-cala-il-ricorso-agli-aborti/ Tue, 03 Sep 2024 04:00:47 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477551 Istat: sesso sempre più precoce ma cala il ricorso agli aborti

L’attività sessuale tra i giovani è iniziata più precocemente e coinvolge più partner rispetto al passato e questo porta ovviamente ad un rinvio della maternità. Nonostante ciò, il ricorso all’aborto è in calo: tra il 1980 e il 2022 è diminuito del 68%, passando da 208 mila a poco più di 65 mila. Questo suggerisce […]

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Istat: sesso sempre più precoce ma cala il ricorso agli aborti

L’attività sessuale tra i giovani è iniziata più precocemente e coinvolge più partner rispetto al passato e questo porta ovviamente ad un rinvio della maternità.

Nonostante ciò, il ricorso all’aborto è in calo: tra il 1980 e il 2022 è diminuito del 68%, passando da 208 mila a poco più di 65 mila. Questo suggerisce che l’aborto è usato come extrema ratio piuttosto che come metodo di controllo delle nascite.

Nel 2022, il 21,6% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze hanno avuto il primo rapporto sessuale completo prima dei 16 anni.

L’uso crescente di metodi contraccettivi, come la pillola d’emergenza (il cui uso è aumentato del 79% dal 2015 al 2018 grazie alla rimozione dell’obbligo di prescrizione), ha aiutato a ridurre le gravidanze indesiderate, ma resta ancora da compiere una vera rivoluzione contraccettiva.

L’obiezione di coscienza da parte dei medici ha visto una diminuzione, con una percentuale scesa al 63,4% nel 2021, mentre il numero di aborti è diminuito drasticamente dal 2005 al 2021, alleggerendo il carico di lavoro per i ginecologi non obiettori.

Tuttavia, il problema è più acuto nelle regioni del Centro e del Sud Italia, con solo tre strutture che superano i 10 aborti settimanali per ginecologo.

Per quanto riguarda l’aborto farmacologico (con pillola Ru486), che nel 2022 ha superato l’aborto chirurgico e può essere eseguito in regime ambulatoriale, c’è un lento adeguamento delle regioni alle nuove disposizioni ministeriali.

Nonostante la circolare del 2020 che allunga i tempi di esecuzione e amplia i luoghi di somministrazione, solo poche regioni hanno implementato questi cambiamenti in maniera estesa.

Inoltre, sono segnalate carenze nei consultori, con una media di uno ogni 30 mila abitanti, rispetto al previsto uno ogni 20 mila, e solo cinque regioni rispettano lo standard raccomandato.

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La provincia cerca tre ispettori scolastici: via libera per il bando https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/la-provincia-cerca-tre-ispettori-scolastici-via-libera-per-il-bando/ Mon, 02 Sep 2024 13:54:14 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477594 La provincia cerca tre ispettori scolastici: via libera per il bando

La Giunta provinciale ha recentemente approvato, lo schema di bando per un concorso pubblico per reclutare tre nuovi ispettori scolastici nella Provincia autonoma di Trento. Questo bando segue un’intensa fase di lavoro e contrattazione collettiva per definire le mansioni degli ispettori, in linea con le disposizioni legislative. Il concorso provinciale si svolgerà in concomitanza con […]

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La provincia cerca tre ispettori scolastici: via libera per il bando

La Giunta provinciale ha recentemente approvato, lo schema di bando per un concorso pubblico per reclutare tre nuovi ispettori scolastici nella Provincia autonoma di Trento. Questo bando segue un’intensa fase di lavoro e contrattazione collettiva per definire le mansioni degli ispettori, in linea con le disposizioni legislative.

Il concorso provinciale si svolgerà in concomitanza con la procedura nazionale per la figura di dirigente tecnico/ispettore.

I candidati non potranno partecipare simultaneamente a entrambe le selezioni. La pubblicazione del bando, la raccolta delle domande e le prove concorsuali avverranno in parallelo con il concorso statale.

Gli ispettori si occuperanno di attività di ispezione, controllo, assistenza agli esami, consulenza per il personale scolastico e partecipazione a progetti di innovazione e ricerca in collaborazione con il Ministero e centri di ricerca.

Gli ispettori scolastici sono cruciali per garantire la qualità e l’efficienza del sistema educativo, monitorando il rispetto degli standard educativi e valutando le metodologie didattiche.

Offrono anche supporto e consulenza agli insegnanti e ai dirigenti scolastici, contribuendo al miglioramento continuo delle scuole.

 

 

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Green e ad alta tecnologia: UniTrento svela l’Edificio 10 https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/green-e-ad-alta-tecnologia-unitrento-svela-ledificio-10/ Mon, 02 Sep 2024 11:29:40 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477581 Green e ad alta tecnologia: UniTrento svela l’Edificio 10

L’edificio 10, nel compendio dell’ex Manifattura Tabacchi a Borgo Sacco, ha subito una significativa trasformazione nel corso degli anni. Dove un tempo si trovava un capannone metallico degli anni Settanta, ora sorge una struttura moderna e all’avanguardia, progettata per ospitare attività di ricerca avanzata. Questo nuovo edificio, inaugurato recentemente, rappresenta un importante passo avanti per […]

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Green e ad alta tecnologia: UniTrento svela l’Edificio 10

L’edificio 10, nel compendio dell’ex Manifattura Tabacchi a Borgo Sacco, ha subito una significativa trasformazione nel corso degli anni.

Dove un tempo si trovava un capannone metallico degli anni Settanta, ora sorge una struttura moderna e all’avanguardia, progettata per ospitare attività di ricerca avanzata.

Questo nuovo edificio, inaugurato recentemente, rappresenta un importante passo avanti per la città di Rovereto, grazie alla sua architettura sostenibile e alle tecnologie innovative che incorpora.

L’Edificio 10 è stato concepito come un polo di attrazione per la ricerca nel campo del neuroimaging, ospitando attrezzature scientifiche di grande valore. È l’unica struttura in Italia interamente dedicata alla ricerca di base sulle neuroimmagini, un settore in cui l’Università di Trento ha già ottenuto un riconoscimento internazionale.

Durante la cerimonia di inaugurazione, il rettore Flavio Deflorian ha sottolineato l’importanza di questa nuova fase di crescita per l’università e per il CIMeC, mentre la sindaca Giulia Robol ha evidenziato la continuità di investimenti in ricerca e innovazione per lo sviluppo di Rovereto.

Anche l’assessore provinciale Achille Spinelli ha rimarcato il ruolo centrale dei laboratori e delle infrastrutture nel sistema trentino della ricerca e innovazione.

Il progetto architettonico dell’edificio ha richiesto una complessa esecuzione dei lavori, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e al comfort ambientale. Il fabbricato si sviluppa su tre livelli, con una superficie complessiva di 3.314 metri quadrati.

Gli spazi sono stati progettati per garantire elevate prestazioni energetiche, grazie all’uso di materiali innovativi e tecnologie avanzate come pannelli fotovoltaici e sistemi di riscaldamento a pompa di calore aerotermica. Inoltre, sono state adottate soluzioni per il comfort acustico e visivo, con spazi che favoriscono la condivisione e la relazione tra i ricercatori.

L’intervento sull’edificio 10 è parte di un più ampio piano di riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi, un’area storica di Rovereto che ha visto investimenti significativi per trasformarsi in un centro di eccellenza nella ricerca e nell’innovazione.

Il progetto ha richiesto anni di lavoro e la collaborazione di numerose figure professionali, ma ora l’edificio è pronto a diventare un simbolo del progresso scientifico e tecnologico, non solo per Rovereto, ma per l’intero territorio trentino.

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Istat: nel secondo trimestre del 2024 il PIL cresce dello 0,2% https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/istat-nel-secondo-trimestre-del-2024-il-pil-cresce-dello-02/ Mon, 02 Sep 2024 08:36:18 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477545 Istat: nel secondo trimestre del 2024 il PIL cresce dello 0,2%

Nel secondo trimestre del 2024, il Prodotto Interno Lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La crescita era già stata comunicata il 30 luglio 2024, con gli stessi tassi di incremento congiunturale e tendenziale. Durante […]

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Istat: nel secondo trimestre del 2024 il PIL cresce dello 0,2%

Nel secondo trimestre del 2024, il Prodotto Interno Lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La crescita era già stata comunicata il 30 luglio 2024, con gli stessi tassi di incremento congiunturale e tendenziale.

Durante questo trimestre, ci sono state due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una in più rispetto al secondo trimestre del 2023. La crescita acquisita per l’intero anno 2024 è dello 0,6%.

Le componenti della domanda interna mostrano una stabilità nei consumi finali nazionali e una lieve crescita degli investimenti fissi lordi dello 0,3%. Tuttavia, sia le importazioni sia le esportazioni sono diminuite, rispettivamente dello 0,6% e dell’1,5%.

La domanda interna, al netto delle scorte, ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 0,1 punti percentuali, con un contributo di pari entità dai consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, e dagli investimenti fissi lordi.

La spesa delle Amministrazioni Pubbliche ha ridotto la crescita di 0,1 punti percentuali. Le scorte hanno avuto un impatto positivo di 0,4 punti percentuali, mentre la domanda estera netta ha sottratto 0,3 punti percentuali alla crescita.

Il valore aggiunto nell’agricoltura e nell’industria è diminuito, rispettivamente dell’1,7% e dello 0,5%, mentre i servizi sono cresciuti dello 0,4%.

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Istat: occupazione in crescita, disoccupazione in diminuzione https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/istat-occupazione-in-crescita-disoccupazione-in-diminuzione/ Mon, 02 Sep 2024 04:54:42 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477479 Istat: occupazione in crescita, disoccupazione in diminuzione

Il documento dell’Istat sulla situazione del lavoro al luglio 2024 racconta come gli occupati siano  aumento mentre i disoccupati diminuiscono. Per la prima volta rispetto agli anni precedenti, il numero degli occupati  supera i 24 milioni: per essere esatti 24.009. 490mila in più rispetto al 2023. Effetto indiretto della stagione turistica  i 56mila lavoratori in […]

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Istat: occupazione in crescita, disoccupazione in diminuzione

Il documento dell’Istat sulla situazione del lavoro al luglio 2024 racconta come gli occupati siano  aumento mentre i disoccupati diminuiscono.

Per la prima volta rispetto agli anni precedenti, il numero degli occupati  supera i 24 milioni: per essere esatti 24.009. 490mila in più rispetto al 2023.

Effetto indiretto della stagione turistica  i 56mila lavoratori in più rispetto allo scorso anno. 2024 con un incremento positivo anche per quanto riguarda l’occupazione femminile: 293mila rispetto a quella maschile +198mila.

Record per il tasso di occupazione che arriva al 62,3% con quello della disoccupazione che scende al 6,5% che è la percentuale più bassa dal 2007.

Purtroppo cresce la percentuale degli inattivi che raggiungono quota 33,3% rispetto al 31,1% di giugno.

La crescita occupazionale nel dettaglio? 75Mila autonomi in più che complessivamente tornano ai livelli pre Covid. Dato comunque da contestualizzare considerando che la Cgia di Mestre segnala il forte calo nel settore dell’artigianato che è uno dei lavori autonomi per eccellenza.

Ripresa occupazionale in corso? Sì, ma non per tutti.

Nella fascia 25-34 anni si registra un calo dello 0,5% contrapposta a quella over 50 che aumenta del 2,3%.

Statisticamente è ai minimi termini la disponibilità di accettare lavori anche transitoriamente che non siano in linea con le proprie aspettative: meglio disoccupati piuttosto che fare un lavoro che non piace sembra essere la filosofia che va per la maggiore.   

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Marcello Osler, ciclista gentiluomo di altri tempi https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/31/marcello-osler-ciclista-gentiluomo-di-altri-tempi/ Sat, 31 Aug 2024 10:57:52 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477239 Marcello Osler, ciclista gentiluomo di altri tempi

Lettera al Direttore

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Marcello Osler, ciclista gentiluomo di altri tempi

Egregio direttore,

Domenica scorsa 25 agosto si è svolto il 1° memorial dedicato a Marcello Osler. Un giusto omaggio ad un grande campione del ciclismo e campione anche nella vita di umiltà e gentilezza. Professionista dal 1973 al 1980 ha colto una sola vittoria nella sua carriera ma altrettanto epica nella tappa del Giro d’ Italia del 1975.

Osler al termine di una fuga d’altri tempi si presentò solo al traguardo di Sorrento dopo quasi 180 km. Fuga che raggiunse un vantaggio massimo di 20 minuti sul gruppo.

A 10 km dal traguardo l’allora patron del Giro d’ Italia Vincenzo Torriani dalla vettura del direttore di corsa fu costretto a invitare caldamente Osler a rallentare in quanto, il gruppo rischiava di arrivare fuori tempo massimo.

Momenti di sport unici e irripetibili in un’epoca moderna come quella di oggi dove la tecnologia determina ogni impresa, basti pensare all’uso del misuratore di potenza o alle fughe calcolate al secondo in base ai fattori esterni dettati dall’ammiraglia.

Per diversi anni Marcello Osler ha poi ha gestito il negozio Osler sport in Via Pennella situato a Pergine Valsugana insieme alla moglie Elena. È stato punto di riferimento per molti sportivi di tutte le età e anche per tanti giovani ciclisti che si recavano da lui per la riparazione della bicicletta.

Memorabili i suoi aneddoti sul ciclismo del “passato” che lo hanno visto protagonista in prima persona, altrettanto preziosi i suoi consigli rivolti sempre ai giovani atleti innamorati di questo magnifico sport, come lo ero io all’epoca.

Marcello Osler manca a tutti in un mondo sempre più superficiale ma grazie alla società Forti e Veloci di Trento e tutti i volontari che si sono prodigati per l’organizzazione di questo “memorial” il suo ricordo rimarrà sempre vivo.

Sunil Pellanda – Borgo Valsugana

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UniTrento: cosa c’è nel microbioma di quello che mangiamo? https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/31/unitrento-cosa-ce-nel-microbioma-di-quello-che-mangiamo/ Sat, 31 Aug 2024 03:52:53 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477119 UniTrento: cosa c’è nel microbioma di quello che mangiamo?

Il cibo che mangiamo contiene microbi che possono influenzare sia la qualità del cibo, sia il microbioma umano, vale a dire il patrimonio di microorganismi proprio di ogni persona. Fino ad ora, sapevamo però poco sui microbi presenti negli alimenti. Un gruppo di ricerca internazionale coordinato dal Dipartimento Cibio dell’Università di Trento ha creato un […]

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UniTrento: cosa c’è nel microbioma di quello che mangiamo?

Il cibo che mangiamo contiene microbi che possono influenzare sia la qualità del cibo, sia il microbioma umano, vale a dire il patrimonio di microorganismi proprio di ogni persona. Fino ad ora, sapevamo però poco sui microbi presenti negli alimenti.

Un gruppo di ricerca internazionale coordinato dal Dipartimento Cibio dell’Università di Trento ha creato un database del “microbioma alimentare” con i metagenomi di 2.533 alimenti diversi. Questo ha permesso di identificare 10.899 genomi di microbi associati al cibo, metà dei quali appartenenti a specie fino ad ora sconosciute.

La ricerca ha inoltre dimostrato che i microbi associati al cibo rappresentano in media fino al 3% del microbioma intestinale di una persona adulta e al 56% del microbioma intestinale di un bambino. Lo studio è stato pubblicato il 29 agosto sulla rivista “Cell”.

«Questa è la più grande indagine sui microbi negli alimenti mai realizzata», racconta Nicola Segata, co-senior author dello studio e microbiologo computazionale dell’Università di Trento e dell’Istituto europeo di Oncologia (Ieo) di Milano.

«Ora, potremo utilizzare questi dati per comprendere meglio come la qualità, la conservazione, la sicurezza e altre caratteristiche degli alimenti siano collegate ai microbi che contengono».

Tradizionalmente, i microbi presenti negli alimenti sono coltivati uno a uno in laboratorio, con un processo molto lento e non adatto a tutti i tipi di microrganismo.

Per caratterizzare il microbioma alimentare in modo più completo ed efficiente, il gruppo di ricerca di Segata e il team internazionale hanno invece sfruttato la metagenomica, uno strumento molecolare che permette di sequenziare simultaneamente l’intero materiale genetico di un campione alimentare. Complessivamente, sono stati analizzati oltre 2.500 metagenomi provenienti da 50 paesi, inclusi 1.950 metagenomi sequenziati per la prima volta.

Attraverso lo studio, sono stati individuati 10.899 genomi di microbi associati agli alimenti, classificati in 1.036 specie batteriche e 108 specie fungine. Il gruppo di ricerca ha inoltre osservato che alimenti simili tendono a ospitare microbi simili ma non identici, con una maggiore varietà tra i latticini.

Nonostante siano stati individuati pochi batteri potenzialmente patogeni, la ricerca ha identificato alcuni microbi meno desiderabili per l’impatto sul sapore o sulla conservazione del cibo. Queste informazioni potrebbero servire per migliorare la qualità di ciò che mangiamo, ma anche aiutare chi si occupa di regolamentazione alimentare o deve determinare l’identità e le origini di un alimento.

«Una cosa sorprendentecontinua Segata – è che alcuni microbi sono presenti con funzioni simili in alimenti molto diversi. Allo stesso tempo, abbiamo dimostrato che gli alimenti che provengono da una specifica struttura o azienda agricola presentano caratteristiche uniche. Questo potrebbe aiutare a determinare le specificità e le eccellenze di una singola zona di produzione. Potremmo addirittura usare la metagenomica per identificare gli alimenti provenienti da un determinato luogo e un determinato processo produttivo».

Comprendere il microbioma alimentare può avere implicazioni anche per la salute umana poiché alcuni dei microbi che mangiamo potrebbero entrare stabilmente nel nostro microbioma. Per esaminare le sovrapposizioni tra i microbi associati al cibo e il microbioma umano, il team ha confrontato il nuovo database con 19.833 metagenomi umani precedentemente sequenziati.

Ne è risultato che le specie microbiche associate agli alimenti compongono circa il 3% del microbioma intestinale adulto e oltre il 50% del microbioma intestinale dei neonati.

«Questo suggerisce che alcuni dei nostri microbi intestinali potrebbero essere acquisiti direttamente dal cibo, o che storicamente le popolazioni umane hanno ottenuto questi microbi dal cibo e poi questi microbi si sono adattati per diventare parte del microbioma umano», spiega Segata.

«Potrebbe sembrare una piccola percentuale, ma quel 3% può essere estremamente rilevante per funzione e ruolo all’interno del nostro organismo. Con questo database possiamo iniziare a studiare su larga scala il modo in cui le proprietà microbiche degli alimenti influiscono sulla nostra salute».

Lo studio è stato uno dei principali risultati del consorzio of MASTER (Microbiome Applications for Sustainable food systems through Technologies and EnteRprise), un’iniziativa finanziata dall’Unione europea che comprende 30 partners in 14 paesi e mira a caratterizzare la presenza e la funzione dei microbi lungo l’intera catena alimentare.

La ricerca è stata sostenuta da Horizon H2020, dal Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dal Consiglio europeo della Ricerca, dal National Cancer Institute of the National Institutes of Health, dal Ministero spagnolo della Scienza e dell’Innovazione, dalla Science Foundation Ireland e dall’Irish Department of Agriculture, Food and the Marine.

L’articolo scientifico è stato pubblicato sulla rivista Cell Press e può essere consultato al link https://doi.org/10.1016/j.cell.2024.06.018. I dati sono disponibili in open access.

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Come si può rendere la ripresa scolastica meno traumatica per i bambini? https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/31/come-si-puo-rendere-la-ripresa-scolastica-meno-traumatica-per-i-bambini/ Sat, 31 Aug 2024 03:45:55 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=475718 Come si può rendere la ripresa scolastica meno traumatica per i bambini?

Rendere la ripresa scolastica meno traumatica per i bambini richiede un approccio che li aiuti a riadattarsi gradualmente e serenamente alla routine scolastica. Un buon punto di partenza è preparare i bambini con anticipo, ripristinando gradualmente i ritmi quotidiani qualche giorno prima dell’inizio della scuola. Regolare l’orario di sonno e sveglia, stabilire una routine per […]

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Come si può rendere la ripresa scolastica meno traumatica per i bambini?

Rendere la ripresa scolastica meno traumatica per i bambini richiede un approccio che li aiuti a riadattarsi gradualmente e serenamente alla routine scolastica.

Un buon punto di partenza è preparare i bambini con anticipo, ripristinando gradualmente i ritmi quotidiani qualche giorno prima dell’inizio della scuola.

Regolare l’orario di sonno e sveglia, stabilire una routine per i pasti e per il tempo libero li aiuterà a sentirsi meno spaesati dal cambiamento improvviso e più pronti a tornare ai ritmi scolastici.

Un altro aspetto importante è la gestione emotiva del rientro. Parlare positivamente della scuola, concentrandosi sugli aspetti che piacciono al bambino, come rivedere gli amici o partecipare alle attività preferite, può ridurre l’ansia.

È utile anche ascoltare eventuali preoccupazioni e rassicurarli che è normale sentirsi un po’ nervosi all’inizio. Mostrare empatia e offrire supporto emotivo aiuterà i bambini a sentirsi compresi e sostenuti.

Coinvolgerli nella preparazione del materiale scolastico è un modo per rendere l’inizio della scuola più eccitante e meno stressante. Lasciarli scegliere alcuni articoli di cancelleria, preparare insieme lo zaino o sistemare la scrivania può trasformare la ripresa in un momento di condivisione e costruire un senso di responsabilità e controllo.

Il dialogo continuo con gli insegnanti e la scuola è fondamentale per garantire un supporto coordinato. Tenersi informati su come il bambino si adatta nei primi giorni di scuola può aiutare a individuare eventuali difficoltà precocemente e intervenire con strategie mirate, come piccoli aggiustamenti alla routine o attività che stimolino l’interesse del bambino.

Infine, è importante bilanciare il tempo dedicato alla scuola con momenti di svago e relax. Non sovraccaricare subito il bambino con compiti o attività extra-scolastiche. Lasciare spazio per il gioco e il tempo libero dopo scuola aiuta a gestire meglio lo stress e a ritrovare gradualmente il ritmo quotidiano.

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