Rubriche Archivi - La voce del Trentino https://www.lavocedeltrentino.it/category/home/rubriche/ Quotidiano online indipendente Wed, 04 Sep 2024 15:15:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 In arrivo temporali sul Trentino, finisce oggi la fase calda dell’estate https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/in-arrivo-temporali-sul-trentino-finisce-oggi-la-fase-calda-dellestate/ Wed, 04 Sep 2024 15:15:30 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478059 In arrivo temporali sul Trentino,  finisce oggi la fase calda dell’estate

Potrebbe concludersi oggi la lunga fase calda dell’estate 2024, caratterizzata da temperature sopra la media del periodo su tutto il Trentino a partire dalla fine dello scorso luglio. Dopo uno degli agosto più caldi di sempre, infatti, l’anticiclone tropicale ha iniziato a ritirarsi a latitudini più meridionali, come tipicamente accade in autunno. Per i prossimi […]

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In arrivo temporali sul Trentino,  finisce oggi la fase calda dell’estate

Potrebbe concludersi oggi la lunga fase calda dell’estate 2024, caratterizzata da temperature sopra la media del periodo su tutto il Trentino a partire dalla fine dello scorso luglio.

Dopo uno degli agosto più caldi di sempre, infatti, l’anticiclone tropicale ha iniziato a ritirarsi a latitudini più meridionali, come tipicamente accade in autunno. Per i prossimi giorni Meteotrentino prevede quindi instabilità sul territorio provinciale, precipitazioni – localmente abbondanti – e un graduale calo delle temperature.

Già nella giornata di oggi, mercoledì 4 settembre, i flussi in quota hanno iniziato ad apportare aria più umida da sud. Al pomeriggio sera di oggi sarà possibile quindi lo sviluppo di locali rovesci e temporali quasi stazionari o in lento movimento verso Nord – Nord Ovest.

A causa della scarsa mobilità dei rovesci, potranno verificarsi su aree ristrette precipitazioni abbondanti in poco tempo. Domani, giovedì, i flussi tenderanno ad intensificare da Sud Est e sono probabili precipitazioni a tratti diffuse già in mattinata e poi, soprattutto, al tardo pomeriggio-sera quand, si potranno verificare anche locali temporali.

Sebbene le precipitazioni più abbondanti siano attualmente previste in Veneto, è possibile che, entro le prime ore di venerdì e soprattutto sui settori orientali del Trentino, si registrino accumuli di pioggia localmente superiori a 50 mm.

Venerdì e soprattutto sabato temporaneo miglioramento per l’afflusso di aria più stabile, mentre domenica la pressione cederà nuovamente e dal tardo pomeriggio sera sono probabili altre piogge.

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Nuova cardiologia interventistica al Santa Chiara di Trento: inaugurati spazi all’avanguardia https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/nuova-cardiologia-interventistica-al-santa-chiara-di-trento-inaugurati-spazi-allavanguardia/ Wed, 04 Sep 2024 14:39:46 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478048 Nuova cardiologia interventistica al Santa Chiara di Trento: inaugurati spazi all’avanguardia

Dopo due anni di lavori e un investimento di circa 1,85 milioni di euro, è stata inaugurata la nuova cardiologia interventistica dell’ospedale Santa Chiara di Trento. L’area rinnovata, che comprende spazi più confortevoli e tecnologie avanzate, migliorerà i servizi offerti ai pazienti, sia locali che turisti. L’investimento ha permesso di dotare la struttura di attrezzature […]

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Nuova cardiologia interventistica al Santa Chiara di Trento: inaugurati spazi all’avanguardia

Dopo due anni di lavori e un investimento di circa 1,85 milioni di euro, è stata inaugurata la nuova cardiologia interventistica dell’ospedale Santa Chiara di Trento.

L’area rinnovata, che comprende spazi più confortevoli e tecnologie avanzate, migliorerà i servizi offerti ai pazienti, sia locali che turisti.

L’investimento ha permesso di dotare la struttura di attrezzature di ultima generazione, come nuovi angiografi e sistemi di monitoraggio cardiologico, garantendo un miglioramento delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche.

Durante l’inaugurazione, il direttore generale dell’Apss, Antonio Ferro, ha evidenziato l’importanza dell’ospedale Santa Chiara come centro nevralgico della sanità provinciale, sottolineando il continuo impegno della Provincia per garantire cure di alta qualità.

«L’inaugurazione di questa nuova area dimostra il costante impegno di Provincia e Azienda sanitaria nel garantire un’alta qualità di cura per i nostri pazienti. L’ospedale Santa Chiara di Trento è uno snodo importante del nostro sistema ospedaliero, un ospedale hub con eccellenze a servizio di tutta la rete ospedaliera che continueremo a rafforzare fino a quando il nuovo ospedale del Trentino sarà realtà.

Per quanto riguarda la cardiologia interventistica accanto all’alta professionalità dei nostri operatori i pazienti troveranno ora attrezzature innovative che, contribuiranno a migliorare la qualità dell’assistenza. Concludo ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile questo intervento e gli operatori che ogni giorno con professionalità e dedizione garantiscono un alto livello di offerta ai nostri pazienti».

Il direttore dell’Unità operativa di cardiologia, Roberto Bonmassari, ha spiegato come i nuovi spazi consentano un approccio multidisciplinare, fondamentale per trattare le patologie cardiache sempre più complesse.

L’assessore provinciale alla salute, Mario Tonina, ha rimarcato che l’evoluzione tecnologica e l’approccio multidisciplinare sono elementi chiave nello sviluppo della sanità trentina, confermando l’impegno della Provincia nel miglioramento continuo delle strutture sanitarie.

«Inaugurare nuovi spazi di un ospedale riveste sempre una soddisfazione particolare. Le due nuove sale di cardiologia interventistica sono state profondamente rinnovate e oggi possono ospitare nuove apparecchiature all’avanguardia, qualificando ulteriormente il servizio offerto ai pazienti dell’ospedale Santa Chiara di Trento, che si conferma punto di riferimento per la sanità provinciale nella fase di progettazione e realizzazione del Nuovo polo ospedaliero e universitario del Trentino.

Evoluzione tecnologica, approccio multidisciplinare, valorizzazione dei professionisti della sanità trentina, presidio territoriale dei servizi sono direttrici di sviluppo della nostra sanità. Un ambito verso il quale la Provincia assicura il massimo impegno, dando attenzione anche agli spunti che emergono dall’operazione ascolto sul territorio».

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Orsi in Trentino, Alessandro de Guelmi: «La provincia sta lavorando molto bene» https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/orsi-in-trentino-alessandro-de-guelmi-ex-veterinario-della-provincia-gli-allevatori-devono-sentirsi-supportati/ Wed, 04 Sep 2024 07:09:05 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=475095 Orsi in Trentino, Alessandro de Guelmi: «La provincia sta lavorando molto bene»

«Il lavoro degli allevatori va riconosciuto, sostenuto e remunerato. L'abbattimento degli orsi pericolosi va fatto»

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Orsi in Trentino, Alessandro de Guelmi: «La provincia sta lavorando molto bene»

Alessandro De Guelmi (foto) è un veterinario esperto di fauna selvatica, con una grande conoscenza dell’orso, grazie ai trent’anni di esperienze dirette con questo animale.

Ora in pensione, ha collaborato per anni con la Provincia ed è stato il responsabile del benessere degli orsi e della loro sedazione durante le fasi di cattura.

Dato il clima di grande tensione che si è determinato negli ultimi anni in Trentino a riguardo alla questione orsi, abbiamo deciso di porgli qualche domanda.

Partiamo subito dai numeri… Secondo il Rapporto Grandi Carnivori 2023, il numero di orsi presenti in Trentino è stato stimato intorno ai 98 esemplari, con un Intervallo di Confidenza che va tra gli 86 e i 120, considerando gli orsi dall’anno di età in su. Lei cosa ne pensa? C’è chi parla di 200 orsi o più, altri sostengono che non ci siano dati sufficienti per fare una stima corretta.

“Sono abbastanza d’accordo con questa stima, realizzata nel 2023, anche se secondo me e altri esperti che girano per il territorio alcuni orsi mancano all’appello. Probabilmente ci sono stati diversi episodi di bracconaggio o di avvelenamento.”

E qui veniamo al caso dell’orsa F36, trovata morta nei boschi. Si parla di bracconaggio, ma è stata chiesta l’archiviazione…

“L’autopsia non lascia dubbi, è stata uccisa con una fucilata. Quanto alle questioni legali non mi esprimo, perchè non ho competenze in merito. Sicuramente dispiace che non venga fatta chiarezza.”

Secondo lei è legittima la paura che i trentini provano nell’andar per boschi?

“La paura è irrazionale, ma se gestita con razionalità è fondamentale per comprendere e valutare il rischio. La situazione di paura che c’è oggi è stata creata ad hoc, è una psicosi collettiva. C’è da temere di più l’encefalite da zecca, è molto più probabile che subire l’attacco di un orso.

La gente ha il terrore ad andare nei boschi, come se ci fossero orsi nascosti pronti ad assaltare. L’orso attacca per difesa e non per predare, non è una belva feroce. Non sopporta essere colto di sorpresa e infatti l’80% degli incidenti ha riguardato uomini adulti che nei momenti crepuscolari correvano veloci ed in silenzio nei boschi.”

L’orso ha un’alimentazione di tipo opportunistico…

“Sì, è un onnivoro per eccellenza, si nutre di qualsiasi cosa. Per circa l’80% la sua dieta è composta da vegetali, il resto da insetti e carcasse di animali che ritrova morti. Non è un predatore, generalmente non insegue per predare. È un plantigrado, ovvero appoggia tutta la pianta del piede per terra, cosa che richiede molta energia. Se vuol sopravvivere all’inverno è perfettamente cosciente che non può sprecare energie rincorrendo prede o simili. Solamente una piccola percentuale di orsi effettua predazioni su animali domestici”

E si apre il discorso degli allevatori…

“Gli allevatori vanno aiutati. Non è facile il loro lavoro e la presenza di orsi e lupi aggiunge incombenze che prima non avevano. Per mettere nel ricovero notturno il bestiame devono andare nei pascoli a prelevarli, affrontando la montagna anche in momenti non ideali, come brutto tempo, buio e nebbia. Inoltre la notte è importante per l’alimentazione degli animali da pascolo, quindi sarebbe meglio lasciarli all’aperto. Durante il giorno sono infastiditi da mosche e tafani e mangiano dunque di più di notte. Anche questo impatta economicamente sugli allevatori.

La Provincia dal punto di vista della prevenzione delle predazioni da parte di orsi e lupi sta lavorando molto bene, in maniera ottimale, fornendo recinti elettrificati e tutto quanto occorra per custodire adeguatamente il bestiame, ma ci vuole il sostegno dell’intera società. Il lavoro di questi allevatori va riconosciuto e remunerato.

Devono sentirsi supportati. Va fatto un patto sociale, tramite l’elaborazione di strategie prese di comune accordo tra tutte le parti, chi ama orsi e lupi, chi li odia e chi ci convive. Bisogna ridurre la conflittualità sociale che si è creata intorno alla questione. Prima era tra orso e uomo, adesso anche tra uomo e uomo…”

Cosa pensa dello spray anti-orso?

“Penso sia uno strumento utile, ma non è una soluzione. Intendo che vanno fatte comunque una serie di attività di ricerca e prevenzione. Sicuramente aiuterebbe certe persone che frequentano la montagna a viverla più serenamente. In particolare pastori o altre persone che per lavoro o diletto si muovono da sole ed in silenzio nei boschi.

Non dovrà essere venduto liberamente, ma sotto controllo. Funziona certamente meglio delle armi da fuoco che sono una falsa sicurezza, anzi, un pericolo. Durante un falso attacco, sparare all’orso è estremamente pericoloso, difficilmente si può riuscire ad abbatterlo e di conseguenza il falso attacco può trasformarsi in uno vero, con conseguenze disastrose per la persona.”

Che tipo di prevenzione?

“Occorre installare i bidoni anti-orso, per evitare che l’orso associ l’uomo alla presenza di cibo. Un altro grande problema sono i siti di foraggiamento per gli animali selvatici, è una pratica sbagliata sotto tanti punti di vista. Abitua gli ungulati a ricevere alimentazione artificiale e la maggior concentrazione di tali animali in questi luoghi aumenta di gran lunga il rischio di malattie infettive e parassitarie.

Quanto agli orsi, spesso in tali siti trovano mele e mais, di cui sono ghiotti. L’orso ha un olfatto dieci volte più potente di quello del cane, quindi sente l’odore dell’uomo su questi alimenti. E da qui nasce il collegamento uomo-cibo, condizionando l’orso al facile alimento antropico, che lo spinge ad avvicinarsi all’uomo e ai suoi insediamenti. I siti di foraggiamento andrebbero vietati, ora sono solamente sconsigliati. Mi pare un controsenso investire più di due milioni di euro di soldi pubblici in bidoni anti-orso e mantenere questa pratica che potrebbe inficiarne il risultato.

Non è tutto. La ricerca di cibo facile può portare l’orso a seguire gli escursionisti o a frequentare con assiduità sentieri, mulattiere o strade. Lungo questi itinerari non va lasciato neanche un torsolo di mela.

Al fine della sicurezza, sarà indispensabile implementare la ricerca ed il monitoraggio della popolazione ursina, solo così si potranno avere tutte le opportune conoscenze per informare ed educare le persone. L’informazione va messa in atto professionalmente, in modo capillare e sistematico, partendo ovviamente dalla scuola. È fondamentale trasmettere tutte le conoscenze riguardanti l’orso: il suo comportamento, cosa fare per non disturbarlo o per non incrociarlo e come agire in caso di incontro.”

Come funziona la dissuasione?

“Consiste nell’intervenire nel momento in cui l’orso manifesti atteggiamenti problematici o potenzialmente pericolosi; per esempio, se un orso si dovesse avvicinare ripetutamente a un paese per fare predazioni o alla ricerca di cibo facile, come i nostri rifiuti organici.

In tal caso la squadra di emergenza della forestale della Provincia interviene spaventando l’orso con luci e rumori, sparando pallettoni di gomma e facendo inseguire il malcapitato dai cani anti-orso, debitamente addestrati. Non sempre questa strategia risulta efficace, normalmente può funzionare, specialmente su soggetti giovani. È fondamentale che la potenziale fonte di cibo che ha attratto l’orso venga rimossa.

La cattura e il successivo radiocollaraggio sono operazioni complesse, difficili e rischiose, ma necessarie: quella della ricerca è un’ attività fondamentale. Conosciamo pochissimo sulle loro abitudini, non sappiamo bene come si muovano sul territorio, ma per poter rendere la convivenza ottimale dobbiamo fare ricerca sui nostri orsi e non basarci sui dati di altre nazioni, come Canada o Stati Uniti.

Il tutto accompagnato da un adeguato monitoraggio genetico. Siamo la zona con più alta densità di presenza umana in cui risiede in maniera stanziale una popolazione di orsi… Dobbiamo perciò attivare al meglio tutti gli strumenti che la scienza mette a disposizione per studiarli, conoscerli e gestirli.”

E i corridoi faunistici?

“Il territorio trentino è diviso da solchi vallivi che rendono problematici e pericolosi gli attraversamenti a tutta la fauna, orsi compresi. In particolare la Val d’Adige, con autostrada, ferrovia, insediamenti umani, rumori e luci, risulta essere una barriera molto difficile da oltrepassare e impedisce di fatto qualsiasi contatto con la popolazione di orsi slovena, bloccando lo scambio genetico.

I corridoi faunistici ci sono in tutto il mondo, qua no, anche se è da anni che li propongo. Il progetto Life Ursus prevedeva la distribuzione dell’orso sull’intero arco alpino, non solo nel Trentino occidentale. A titolo esemplificativo, due sovrappassi stradali nella zona di Vezzano e a Loppio andrebbero a collegare la val Venosta con il monte Baldo, con indubbi vantaggi per la fauna, ma anche per la sicurezza stradale. Ovviamente i tempi non sono brevi, ci vogliono progetti e finanziamenti.”

Che altro consiglia per una migliore gestione?

“Ritengo sia indispensabile istituire un tavolo di partecipazione molto allargato, che veda coinvolti tutti i portatori di interesse, al fine di raggiungere un patto sociale che definisca il numero di orsi che il territorio trentino e la popolazione sono in grado di sopportare.

Ho lavorato molti anni con i bravissimi forestali della provincia di Trento: affianchiandoli ai tecnici del Parco Adamello Brenta e del Muse avremmo un equipe stroadinaria che tutto il mondo ci invidierebbe. Mettiamoli nelle condizioni di lavorare al meglio!  Sono bravissimi e molto competenti, con una grandissima esperienza. Basta dar loro il modo di lavorare.”

Cosa pensa del recente abbattimento dell’orsa nella zona di Arco?

“Penso che l’abbattimento di esemplari pericolosi sia necessario, è una cosa che va accettata. Avviene in tutto il mondo, l’abbattimento legale è uno degli strumenti più importanti per garantire la sicurezza delle persone e la sopravvivenza della popolazione stessa degli orsi. Prima però bisogna adottare una serie di misure per evitare che ciò si renda necessario.

L’abbattimento è da considerarsi l’ultima spiaggia e non è mai una cosa piacevole, è una sconfitta, un fallimento.  L’orso è un animale pericoloso, né più né meno di tanti altri pericoli che incontriamo tutti i giorni, tuttavia il rischio che possa nuocere alle persone è molto basso.

Possiamo ulteriormente minimizzare tale rischio attraverso un’informazione corretta, costante e capillare riguardante il comportamento dell’orso e di conseguenza del nostro, in occasione di un eventuale incontro. A ciò è indispensabile affiancare tutte le attività inerenti alla prevenzione e alla ricerca, utilizzando tutti le indicazioni e gli strumenti tecnici che la scienza moderna può mettere a disposizione.”

Cosa succederebbe se l’orso scomparisse?

“La logica antropocentrica che ci spinge a eliminare tutto ciò che ci dà fastidio è la stessa che sta distruggendo il pianeta e che sta portando l’Homo sapiens sempre più velocemente verso la sua stessa estinzione. La natura siamo anche noi umani, non è una cornice che ci racchiude. Con l’orso verrebbe a mancare parte dell’ecosistema, ogni specie che si perde è un campanello d’allarme per la nostra stessa sopravvivenza.

Inoltre ci insegna il rispetto: quando si entra in un bosco dove non è presente l’orso ci si sente i più forti, i padroni. Al contrario, quando c’è l’orso si entra con attenzione, circospezione e rispetto e ci si sente ospiti. Lo stesso comportamento lo dovremmo mettere in pratica nel nostro rapporto con la natura in generale.”

Quante volte ha incontrato l’orso e quante si è sentito minacciato?

“L’ho incontrato tantissime volte e non mi sono mai sentito minacciato. Se non lo indisponi non fa niente. Ho subito dei falsi attacchi senza contatto, l’orso li utilizza per farti capire di non entrare nel suo spazio vitale, ma se si reagisce nella maniera corretta non succede nulla. Lo sa bene il ragazzino in Val di Non che qualche anno fa si è imbattuto in un orso, comportandosi correttamente.

Poi però si sente di certe persone, magari cacciatori, che dovrebbero sapere ormai cosa fare (sono più a rischio, perchè si muovono silenziosamente, sorprendendo l’orso), che si mettono a correre, cosa assolutamente sbagliata… C’è chi si è arrampicato sull’albero, che nel linguaggio dell’orso vuol dire “giochiamo”!”

Cosa risponderebbe a chi afferma che l’orso, prima della reintroduzione, fosse scomparso da cento anni o più?

“L’orso ha convissuto con l’uomo per migliaia di anni. Dal 1800 in poi, a causa del miglioramento delle armi da fuoco e delle alettanti taglie e ricompense che venivano elargite dal governo austriaco a chi uccideva l’orso, oltre che per l’eccessivo utilizzo e sfruttamento dei boschi, l’orso ha iniziato la sua graduale scomparsa.

Per una famiglia di allora, la perdita di un solo capo di bestiame, predato dall’orso, era un fatto grave e poteva voler dire “fame”. Questo accanimento contro l’orso poteva allora essere giustificato, ma certamente anche ai tempi veniva enfatizzato. Basta pensare che il cacciatore di orsi godeva nei paesi di grande stima ed ammirazione.

A causa delle continue persecuzioni e probabilmente anche a causa di problematiche genetiche legate alla consanguineità, negli anni 70 del secolo scorso erano rimasti solamente circa 10-12 orsi. Vent’anni dopo, negli anni ’90, solo due vecchi maschi e la popolazione poteva perciò considerarsi estinta.”

 

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Istat: Pil in crescita, fermi i consumi, bene gli investimenti https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/istat-pil-in-crescita-fermi-i-consumi-bene-gli-investimenti/ Wed, 04 Sep 2024 04:56:03 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477921 Istat: Pil in crescita, fermi i consumi, bene gli investimenti

Quella dell’Italia è una crescita che avanza lentamente con consumi deboli ai quali corripondono investimenti di buon livello; nel secondo trimestre dell’anno il Pil cresce dello 0,2, mentre il risultato acquisito per il 2024 è allo 0,6% con ritocco al ribasso. La fotografia è dell’Istat che ritiene possibile raggiungere l’1% di crescita previsto dal Governo […]

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Istat: Pil in crescita, fermi i consumi, bene gli investimenti

Quella dell’Italia è una crescita che avanza lentamente con consumi deboli ai quali corripondono investimenti di buon livello; nel secondo trimestre dell’anno il Pil cresce dello 0,2, mentre il risultato acquisito per il 2024 è allo 0,6% con ritocco al ribasso.

La fotografia è dell’Istat che ritiene possibile raggiungere l’1% di crescita previsto dal Governo dal momento che attualmente siano allo 0,9%. La crescita è stata trainata dagli investimenti, mentre i consumi delle imprese risultano stazionarie, fermi quelli delle pubbliche amministrazioni.

Quando si tratta di percentuali minime anche i particolari hanno la loro importanza ed allora va detto che il secondo trimestre 2024 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al primo ed una in più al confronto del 2023.

Un contributo positivo arriva dalle scorte con uno 0,4% che compensa quello negativo della domanda estera netta che sottrae 0,3 punti alla crescita del Pil.

A trainare l’Italia è in particolar modo il settore dei servizi, negativo l’apporto di agricoltura, silvicultura e pesca (-1,7%), industria ( 0,8%) dove sono aumentati i costi di produzione specialmente a causa dell’aumento dei costi dei prodotti energetici e delle bollette.

Preoccupante la negatività dei consumi finali che rispetto al trimestre precedente diminuiscono dello 0,1%. Per il Codacons è indispensabile un intervento governativo urgente per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. 

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Pubblicità PPC per le imprese di e-commerce: a cosa serve? https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/pubblicita-ppc-per-le-imprese-di-e-commerce-a-cosa-serve/ Tue, 03 Sep 2024 10:22:08 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477802 Pubblicità PPC per le imprese di e-commerce: a cosa serve?

Oggi è ben noto che le opportunità offerte dalla PPC sono piuttosto ampie. Per l’e-commerce, questo significa solo una cosa: grandi opportunità sia per aumentare il livello delle vendite online, sia per ampliare la portata dei clienti. Tuttavia, trasformare un visitatore in un potenziale acquirente avviene proprio attraverso un annuncio di qualità, strutturato e rilevante, […]

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Pubblicità PPC per le imprese di e-commerce: a cosa serve?

Oggi è ben noto che le opportunità offerte dalla PPC sono piuttosto ampie. Per l’e-commerce, questo significa solo una cosa: grandi opportunità sia per aumentare il livello delle vendite online, sia per ampliare la portata dei clienti.

Tuttavia, trasformare un visitatore in un potenziale acquirente avviene proprio attraverso un annuncio di qualità, strutturato e rilevante, che deve essere redatto, lanciato e impostato secondo tutte le regole e le condizioni di utilizzo di questo canale di marketing online.

Se si decide di pubblicizzare un sito, questo dovrebbe offrire tutte le opportunità possibili per gli utenti di Internet. Ad esempio, il cambio trx usdt o altre operazioni di scambio di criptovalute sono ottime occasioni per dimostrare ai marchi e alle aziende che sono interessati ai clienti con portafogli criptografici o che possiedono criptovalute. Un sito che integra servizi finanziari online affidabili merita sicuramente di essere pubblicizzato e promosso.

Perché la pubblicità PPC svolge un ruolo chiave nella promozione del marchio?

1. Le campagne pubblicitarie sono un canale online che può essere considerato efficace. Tuttavia, è molto difficile lavorarci. La sostanza è che serve per aumentare gradualmente o immediatamente il livello delle vendite online. Non importa per quale tipo di business viene creata la pubblicità, quello che conta è che il canale online funzioni realmente nella pratica e aiuti nel settore dell’e-commerce. Tra le caratteristiche principali, si possono evidenziare:

2. Potenziale enorme del canale di marketing. Questo strumento può essere considerato sia efficace che potente. Permette di raggiungere un vasto pubblico e giustifica pienamente l’aumento del tasso di conversione sul sito. Tuttavia, è importante pubblicare annunci tenendo conto dei passi strategici. Cosa significa? È semplice: la pubblicità deve essere rilevante e attrattiva, non respingente. Solo in questo modo si potrà migliorare la visibilità online e ottenere realmente riconoscimento ovunque venga pubblicato l’annuncio.

3. Targeting. È noto che la pubblicità mirata viene lanciata sui social media, ma qui si parla di un altro tipo di targeting. Il grande potenziale della PPC risiede nel fatto che è possibile indirizzare la pubblicità a consumatori specifici. In sostanza, nelle impostazioni ci sono sempre criteri di selezione, quindi è possibile scegliere i clienti in base ai loro fattori demografici e dati. È anche possibile avviare una campagna in base agli interessi del pubblico, ma è importante considerare molti dettagli, come la rilevanza dell’annuncio e assicurarsi che gli utenti siano effettivamente interessati (meglio fare prima un’analisi e poi avviare il blocco pubblicitario).

4. Approccio economicamente vantaggioso. Se si guarda da vicino l’aspetto finanziario, si deve sottolineare che il proprietario dell’azienda o del marchio può stabilire un budget specifico e non superarlo. Questo è molto comodo, poiché nel tempo non sarà necessario modificare i piani di spesa finanziaria e così via. Tuttavia, l’impostazione del costo per clic deve, almeno, ripagarsi nel tempo. Quindi, è consigliabile investire un po’ più di denaro nella creazione dell’annuncio pubblicitario (in questo modo si può essere certi che il risultato sarà molto positivo).

5. Analisi. Qualunque cosa si dica, monitorare i risultati misurabili è compito principale del professionista che si occupa della promozione del progetto aziendale o del proprietario se gestisce autonomamente il lancio e l’impostazione della PPC. Le informazioni analitiche possono informare su quanto siano redditizi i fondi spesi per la campagna pubblicitaria. È possibile anche capire quanta traffico è arrivato, quanti clienti hanno acquistato il prodotto e quanti sono entrati e usciti dal sito web del marchio. In sostanza, tutti i parametri misurabili e i numeri possono essere visualizzati e poi si può riflettere su come migliorare la propria pubblicità.

6. Successo al 100%. Gli annunci pubblicitari funzionano. E questo è evidente dal modo in cui alcuni marchi diventano più riconoscibili e visibili nella rete. L’importante è “colpire” il bersaglio, cioè ottenere posizioni elevate nelle classifiche e altri indicatori di crescita importanti. Se l’annuncio è redatto con qualità, non ci saranno problemi.

Non dimenticare che è meglio promuovere siti che offrono più opportunità per gli utenti di Internet, ad esempio, quelli che offrono servizi online come LetsExchange e altri dove è possibile scambiare criptovalute vantaggiosamente.

Se si sfruttano tutte le opportunità di questo canale di marketing efficace per l’e-commerce, i marchi e le aziende hanno tutte le possibilità di raggiungere il successo.

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Marketing digitale per le attività online: ecco quali sono le 5 strategie efficaci https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/marketing-digitale-per-le-attivita-online-ecco-quali-sono-le-5-strategie-efficaci/ Tue, 03 Sep 2024 09:25:41 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477815 Marketing digitale per le attività online: ecco quali sono le 5 strategie efficaci

Oggi, gli imprenditori si trovano ad affrontare sfide considerevoli nella promozione e nello sviluppo dei loro marchi e aziende. L’uso di tecnologie efficaci come il marketing su Internet è uno dei passaggi che può portare alla fama, al successo, alla popolarità e alla prosperità. È fondamentale, però, non dimenticare che solo strategie ben concepite e intelligenti […]

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Marketing digitale per le attività online: ecco quali sono le 5 strategie efficaci

Oggi, gli imprenditori si trovano ad affrontare sfide considerevoli nella promozione e nello sviluppo dei loro marchi e aziende. L’uso di tecnologie efficaci come il marketing su Internet è uno dei passaggi che può portare alla fama, al successo, alla popolarità e alla prosperità.

È fondamentale, però, non dimenticare che solo strategie ben concepite e intelligenti possono contribuire a raggiungere il successo in un determinato periodo e a conseguire gli obiettivi prefissati.

Naturalmente, è importante considerare che la strategia di marketing dovrebbe includere anche l’uso di sistemi finanziari per il pagamento di beni o servizi. Ad esempio, se una persona possiede criptovalute come xrp o solana e desidera utilizzarle per pagare un prodotto o un servizio, il titolare dell’attività deve offrire un servizio online affidabile per le transazioni. Questo non solo risparmierà tempo agli utenti e ai potenziali clienti, ma dimostrerà anche che l’azienda è interessata a fare in modo che l’acquisto avvenga proprio presso di essa.

Quali sono le strategie più efficaci?

1. Grazie all’evoluzione continua delle tecnologie “digitali”, le aziende possono aspettarsi risultati eccellenti nella promozione e ottimizzazione sui motori di ricerca. L’adozione delle ultime tendenze rappresenta una prospettiva di crescita, in cui i risultati misurabili non restano fermi. Utilizzare le giuste tattiche, metodi, pratiche e strumenti è un ottimo modo per influenzare il successo. Pertanto, le principali strategie o TOP-5 dei piani d’azione che le aziende moderne non possono trascurare sono le seguenti:

2. Investimenti nel web design. Un sito web esteticamente piacevole e facile da usare è fondamentale per un’azienda. Un design ben realizzato contribuisce a una buona esperienza utente. È importante assicurarsi che le pagine web siano completamente adattate ai dispositivi mobili e che il contenuto sia ottimizzato con font ben scelti. Inoltre, l’implementazione del concetto di minimalismo, con fotografie, immagini e illustrazioni accattivanti, una navigazione semplice e intuitiva, e contenuti facilmente leggibili, è cruciale.

3. Azioni di ottimizzazione per migliorare il ranking nei motori di ricerca. Per crescere e progredire, le aziende devono capire che il posizionamento nei motori di ricerca è una priorità. Ottenere una buona indicizzazione delle pagine web, posizioni elevate e miglioramenti nei ranking dipende dalle parole chiave pertinenti. La selezione, raccolta, ricerca e compilazione delle parole chiave sono criteri fondamentali per guadagnare la fiducia degli utenti e l’autorità presso i motori di ricerca.

4. Content marketing. Questo servizio offre ai clienti abituali informazioni aggiornate su novità, dati e prodotti. Attraverso contenuti utili, preziosi, originali e informativi pubblicati sulla piattaforma web del marchio o dell’azienda, gli utenti di Internet vengono informati su ciò che li interessa. Creare una strategia di contenuti è una sfida complessa che richiede l’uso di un calendario editoriale. Contenuti scritti di qualità, unici e creativi aiutano a mantenere i clienti con recensioni veritiere, storie persuasive, descrizioni dettagliate dei prodotti e altro ancora.

5. Pubblicità pay-per-click. Questo strumento è universale e immediato. Non solo attrae rapidamente nuovi utenti sulla piattaforma del marchio o dell’azienda, ma è anche economico. In pratica, il titolare dell’attività paga solo per i clic effettuati dagli utenti. L’annuncio pubblicitario influenza l’utente e questi decide se acquistare o meno. È possibile segmentare il pubblico e orientare le impostazioni verso gruppi specifici attraverso questo tipo di pubblicità.

6. Email marketing. Sebbene sia un metodo più tradizionale, è ancora efficace e dimostrato. Questo approccio prevede un contatto personalizzato con le richieste di ogni cliente. Anche se il banner o l’annuncio testuale sono realizzati su template, è fondamentale che offrano proposte irresistibili. Utilizzare email contenenti informazioni sui metodi di pagamento vantaggiosi o su servizi di cambio come Godex attirerà l’attenzione. Questo tipo di pubblicità può incrementare i profitti dell’azienda.

Qualunque strategia venga adottata, la decisione migliore è quella di implementare un insieme di passaggi che aiutino a stabilizzare l’attività, a favorirne la prosperità e a raggiungere il leader tra i concorrenti.

Tutte le strategie sono progettate per raggiungere gli obiettivi aziendali stabiliti all’inizio della promozione del progetto.

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Rilasciato il certificato ISO 9001 a ProM Facility, il centro prototipazione di Trentino Sviluppo https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/rilasciato-il-certificato-iso-9001-a-prom-facility-il-centro-prototipazione-di-trentino-sviluppo/ Tue, 03 Sep 2024 09:21:37 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477755 Rilasciato il certificato  ISO 9001 a ProM Facility, il centro prototipazione di Trentino Sviluppo

Si è concluso con successo a fine luglio il percorso di certificazione ISO 9001 per ProM Facility, il centro di prototipazione di Trentino Sviluppo in Polo Meccatronica a Rovereto. Lo standard internazionale promuove un approccio olistico nell’impostazione delle aziende pubbliche e private, con una particolare attenzione ai temi della qualità dei servizi ai clienti, della […]

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Rilasciato il certificato  ISO 9001 a ProM Facility, il centro prototipazione di Trentino Sviluppo

Si è concluso con successo a fine luglio il percorso di certificazione ISO 9001 per ProM Facility, il centro di prototipazione di Trentino Sviluppo in Polo Meccatronica a Rovereto.

Lo standard internazionale promuove un approccio olistico nell’impostazione delle aziende pubbliche e private, con una particolare attenzione ai temi della qualità dei servizi ai clienti, della formazione del personale e della sicurezza.

Il direttore della facility Paolo Gregori spiega: «Raggiungere questa certificazione è per noi un traguardo molto significativo. Si tratta infatti di un requisito fondamentale per accedere a una serie di bandi pubblici e privati, per poter instaurare nuove collaborazioni con aziende multinazionali, marchi e istituti di ricerca che sempre più spesso lo richiedono».

La certificazione è modulare: ad oggi, è stata riconosciuta la base del sistema qualità, ma l’ISO 9001 funge da stimolo per un miglioramento continuo e in futuro potranno essere aggiunti ulteriori tasselli e specificità su certificazione di processi tecnologici e di sostenibilità ambientale.

Il percorso di certificazione è stato validato da Bureau Veritas. Tra i criteri di valutazione per il rilascio sono stati, in particolare, la tracciabilità dei processi di gestione interna delle commesse e dei progetti, la sostenibilità dei modelli organizzativi e gestionali, l’attenzione alla sicurezza sul lavoro e l’impegno profuso nella formazione continua del personale nell’ambito dei servizi di prototipazione e di ingegneria.

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L’effetto incentivi è finito, mercato auto in calo del 13,4% https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/leffetto-incentivi-e-finito-mercato-auto-in-calo-del-134/ Tue, 03 Sep 2024 06:46:34 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477736 L’effetto incentivi è finito, mercato auto in calo del 13,4%

Il mercato dell’auto ha subito un calo significativo ad agosto, con immatricolazioni in diminuzione del 13,4%, interrompendo la crescita registrata a giugno e luglio. Questo calo è parzialmente dovuto a due giornate lavorative in meno rispetto all’anno precedente. Nonostante questo, il bilancio dei primi otto mesi del 2024 rimane positivo, con 1.080.447 immatricolazioni, in aumento […]

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L’effetto incentivi è finito, mercato auto in calo del 13,4%

Il mercato dell’auto ha subito un calo significativo ad agosto, con immatricolazioni in diminuzione del 13,4%, interrompendo la crescita registrata a giugno e luglio. Questo calo è parzialmente dovuto a due giornate lavorative in meno rispetto all’anno precedente.

Nonostante questo, il bilancio dei primi otto mesi del 2024 rimane positivo, con 1.080.447 immatricolazioni, in aumento del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Stellantis ha registrato una forte flessione, con un calo del 32,4% nelle immatricolazioni di agosto e una riduzione della sua quota di mercato dal 31,8% al 24,8%.

Anche la quota delle auto elettriche a batteria e delle ibride plug-in è diminuita, riflettendo l’impatto della fine degli incentivi ecologici.

Il Centro Studi Promotor e altre associazioni del settore, tra cui Unrae e Anfia, sottolineano la necessità di una strategia governativa più chiara per sostenere la transizione energetica nel settore automobilistico, con richieste specifiche per rifinanziare i fondi per i veicoli a basse emissioni.

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Ritrovato il toro Olaf, era scappato a causa dell’orso https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/ritrovato-il-toro-olaf-era-scappato-a-causa-dellorso/ Tue, 03 Sep 2024 05:53:15 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477727 Ritrovato il toro Olaf, era scappato a causa dell’orso

Lo scorso 31 agosto, a Bocenago, l’orso ha messo in fuga le mucche e un toro che si trovavano al pascolo. “Ieri pomeriggio l’orso ha spaventato e fatto scappare per l’ennesima volta le nostre mucche. Purtroppo non troviamo più il toro, Olaf, da ieri. Potrebbe essere sopra i monti di Bocenago, Massimeno o Giustino. L’ultima […]

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Ritrovato il toro Olaf, era scappato a causa dell’orso

Lo scorso 31 agosto, a Bocenago, l’orso ha messo in fuga le mucche e un toro che si trovavano al pascolo.

“Ieri pomeriggio l’orso ha spaventato e fatto scappare per l’ennesima volta le nostre mucche. Purtroppo non troviamo più il toro, Olaf, da ieri. Potrebbe essere sopra i monti di Bocenago, Massimeno o Giustino. L’ultima volta è stato visto ieri pomeriggio in località Plan di Massimeno!

Olaf è un toro molto grande e potrebbe intimorire chi non lo conosce, ma è sempre stato estremamente buono, basta avvicinarlo con dei piccoli pezzi di pane.” è l’appello sui social, poi diventato virale, dei proprietari.

Poi, il 1° settembre intorno alle 21:30 la buona notizia, data via social: “All’alba delle 21.30 abbiamo terminato il recupero di Olaf. È molto provato ma fortunatamente sta bene. Purtroppo per la seconda volta in un’estate abbiamo dovuto abbandonare l’alpeggio con tutto ciò che ne consegue. Grazie mille a tutti per le condivisioni è stato importante per aiutarci ad individuarlo!” si legge sulla pagina Facebook della proprietaria. 

Insomma, una situazione – quella con i plantigradi – che continua a diventare sempre più problematica. La convivenza/coesistenza sicuramente è possibile ma servono dei limiti che vanno fatti rispettare. 

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Il mercato del lavoro in Trentino rallenta nei primi sei mesi del 2024 https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/il-mercato-del-lavoro-in-trentino-rallenta-nei-primi-sei-mesi-del-2024/ Tue, 03 Sep 2024 03:42:41 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477715 Il mercato del lavoro in Trentino rallenta nei primi sei mesi del 2024

Il mercato del lavoro in Trentino ha registrato un rallentamento nei primi sei mesi del 2024, soprattutto nel settore industriale. Secondo l‘analisi dell’Agenzia del Lavoro, le assunzioni nell’industria sono diminuite del 9,8%, mentre nel settore terziario, esclusi turismo e pubblici esercizi, si è registrato un calo del 7,7% nei servizi alle imprese. Sebbene il saldo […]

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Il mercato del lavoro in Trentino rallenta nei primi sei mesi del 2024

Il mercato del lavoro in Trentino ha registrato un rallentamento nei primi sei mesi del 2024, soprattutto nel settore industriale.

Secondo l‘analisi dell’Agenzia del Lavoro, le assunzioni nell’industria sono diminuite del 9,8%, mentre nel settore terziario, esclusi turismo e pubblici esercizi, si è registrato un calo del 7,7% nei servizi alle imprese. Sebbene il saldo occupazionale rimanga positivo con 8.786 unità, è inferiore rispetto al 2023, con una diminuzione del 13,8%.

Il segretario generale della Cgil del Trentino, Andrea Grosselli, ha evidenziato che questi dati indicano una contrazione nella qualità della domanda di lavoro, soprattutto nei settori più avanzati.

Inoltre, si registra una diminuzione dei contratti a tempo indeterminato (-5,5%) e delle stabilizzazioni (-7%), così come delle assunzioni in apprendistato (-13%). Gli unici contratti in crescita sono quelli a chiamata (+3%).

La Cgil sottolinea che, sebbene la situazione non sia ancora allarmante, segnala una preoccupante inversione di tendenza, e invita a implementare rapidamente le misure previste dagli Stati Generali del Lavoro.

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