L Editoriale
Olimpiadi Parigi: oltre nani e ballerine ci sono la nostra Nadia e molti altri
Cosa ci dicono le Olimpiadi di Parigi sull’Integrazione sportiva

Archiviata la discussa cerimonia d’apertura, aldilà delle polemiche per la Senna dove si gareggia contro le pantegane, oppure dei Tyson col ciclo, archiviate pedane allagate dalla pioggia che ci hanno buttato fuori dalla medaglia nel lancio del peso, e altre decisioni arbitrali scippa medaglie, non possiamo non sorvolare sul nostro ragazzo oro Ceccon costretto a dormire sotto un albero perché i letti di cartone del villaggio olimpico sono scomodissimi, o sui miliardi spesi dove però si sono scordati di installare l’aria condizionata, per non parlare di come si mangia, cioè come in un carcere afgano (nessuna offesa alle carceri afgane, chiaramente).
Ci siamo poi indignati perché Macron alla cerimonia era ben riparato dalla pioggia battente sotto una tettoia e guardava indifferente le teste fradicie degli altri capo di Stato privi di copertura, (Mattarella impassibile sotto il diluvio come un Corazziere ha suscitato l’ammirazione e l’invidia di mezzo mondo). Detto questo le Olimpiadi di Parigi hanno mostrato l’altro lato delle medaglie, quello ancor più dorato, l’integrazione sportiva.
Non si sta parlando di integratori a base di sali minerali e altre sostanze di sostegno fisico, ma di integrazione umana.
E la si vede dai nostri tanti atleti di colore, o con un genitore proveniente da paesi extracomunitari che in perfetto italiano, con grande proprietà di linguaggio, e con una serietà esemplare, si gioca il tutto e per tutto per non far sfigurare l’Italia, e il più delle volte ci riescono benissimo.
E l’Italia li ama, senza nessun pregiudizio, ricambiata da tanto impegno. Sono atleti, molti di colore, che fanno parte dei gruppi sportivi militari o delle forze di polizia. Questo fa riflettere sull’importanza dello sport a livello scolastico come giusta via per un’integrazione seria e non a parole.
Alle locali medie Manzoni ubicate nel rione di Cristo Re a Trento ci sono le classi sportive sperimentali, l’offerta formativa prevede tanti sport diversi e molti alunni, magari provenienti da scuole più cupe ed esigenti rispetto ai caratteri solari dei nostri ragazzi. Loro, i ragazzi, sono come rinati dal punto di vista psicologico, magari con qualche difetto sulla comprensione della matematica pretecnologica, ma in “corpore sano” come dovrebbe essere lo sport considerato di importanza se non primaria paritaria a qualsiasi altra materia fondamentale, anche per numero di ore.
La solarità dei ragazzi va coltivata come una pianta preziosa, è quella che tiene distanti i ragazzi dalla depressione (il 75% vorrebbe supporto psicologico) e di riflesso dalla droga e dal suicidio.
Ed in tempi cupi come questi, tra pandemie e guerre globali imminenti, la depressione adolescenziale è dietro l’angolo, e lo sport, accanto all’ascolto, è una medicina efficacissima.
Sport, dunque, e non a parole come certe scuole che si tacciano come sportive e lo sport lo fanno solo con nozioni poco appetibili per l’interesse dell’alunno e poco attinenti all’età esuberante degli adolescenti, che non sempre debbono essere per forza considerati asini, semplicemente vanno considerati anche sotto l’aspetto umano (ci sono stati riportati casi di alunni bocciati d’inglese che parlano fluentemente inglese ma hanno sbagliato il temino a crocette).
Sport, dunque, tanto sport a scuola, perché lo sport favorisce l’integrazione ed è il linguaggio universale che apre porte e costruisce ponti tra culture, con relativo dialogo e rispetto reciproco, indipendentemente dalla provenienza.
Togliere i crocefissi dalle aule e abolire i canti di Natale non fanno altro che fomentare razzismo reciproco e odio eterno, alla faccia dell’integrazione. Sport e musica invece favoriscono l’integrazione, l’aggregazione e la valorizzazione del ragazzo. Pensarci è lecito e questa volta senza polemiche spero. Nadia Battocletti insegna.
A cura di Roberto Conci – direttore editoriale
-
Trento4 giorni fa
Apnea: emozioni senza respiro al Patagonia store di Trento
-
Trento2 settimane fa
Terrore alla stazione di Trento, africano dà in escandescenza e viene bloccato col taser
-
Riflessioni fra Cronaca e Storia2 settimane fa
Imminente invasione aliena? L’oscuro programma del Pentagono che indaga sugli UFO
-
Ambiente1 settimana fa
5.089 attacchi dei grandi carnivori all’uomo, il 50% letale. E quel killer silenzioso che favorisce l’escalation
-
Rovereto e Vallagarina2 settimane fa
Autovelox Mossano, sindaco Luzzi querelato dall’Associazione Nazionale Tutela Utenti della Strada
-
Ambiente1 settimana fa
In ciabatte sulla ferrata: come mettere a rischio la propria vita e quella degli altri
-
Piana Rotaliana2 settimane fa
Tre auto coinvolte e due persone all’ospedale nel frontale sulla provinciale 235, all’altezza di Mezzolombardo
-
Val di Non – Sole – Paganella2 settimane fa
Camion betoniera si ribalta in una scarpata scendendo da Sanzeno: miracolato l’autista
-
Trento2 settimane fa
«Basta orsi e lupi in Trentino»: in corso le raccolte firme per la consultazione popolare
-
Val di Non – Sole – Paganella1 settimana fa
A Mechel apre la prima scuola primaria non paritaria del Trentino
-
Trento1 settimana fa
Itea: sulla strada per un debito di soli 2.000 euro. L’incredibile storia di Paolo Stevanato
-
Trento6 giorni fa
Un milione di euro per accogliere l’orsa JJ4: malumori e polemiche in Germania