Hi Tech e Ricerca Archivi - La voce del Trentino https://www.lavocedeltrentino.it/category/home/rubriche/hi-tech/ Quotidiano online indipendente Tue, 03 Sep 2024 09:21:37 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Rilasciato il certificato ISO 9001 a ProM Facility, il centro prototipazione di Trentino Sviluppo https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/03/rilasciato-il-certificato-iso-9001-a-prom-facility-il-centro-prototipazione-di-trentino-sviluppo/ Tue, 03 Sep 2024 09:21:37 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477755 Rilasciato il certificato  ISO 9001 a ProM Facility, il centro prototipazione di Trentino Sviluppo

Si è concluso con successo a fine luglio il percorso di certificazione ISO 9001 per ProM Facility, il centro di prototipazione di Trentino Sviluppo in Polo Meccatronica a Rovereto. Lo standard internazionale promuove un approccio olistico nell’impostazione delle aziende pubbliche e private, con una particolare attenzione ai temi della qualità dei servizi ai clienti, della […]

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Rilasciato il certificato  ISO 9001 a ProM Facility, il centro prototipazione di Trentino Sviluppo

Si è concluso con successo a fine luglio il percorso di certificazione ISO 9001 per ProM Facility, il centro di prototipazione di Trentino Sviluppo in Polo Meccatronica a Rovereto.

Lo standard internazionale promuove un approccio olistico nell’impostazione delle aziende pubbliche e private, con una particolare attenzione ai temi della qualità dei servizi ai clienti, della formazione del personale e della sicurezza.

Il direttore della facility Paolo Gregori spiega: «Raggiungere questa certificazione è per noi un traguardo molto significativo. Si tratta infatti di un requisito fondamentale per accedere a una serie di bandi pubblici e privati, per poter instaurare nuove collaborazioni con aziende multinazionali, marchi e istituti di ricerca che sempre più spesso lo richiedono».

La certificazione è modulare: ad oggi, è stata riconosciuta la base del sistema qualità, ma l’ISO 9001 funge da stimolo per un miglioramento continuo e in futuro potranno essere aggiunti ulteriori tasselli e specificità su certificazione di processi tecnologici e di sostenibilità ambientale.

Il percorso di certificazione è stato validato da Bureau Veritas. Tra i criteri di valutazione per il rilascio sono stati, in particolare, la tracciabilità dei processi di gestione interna delle commesse e dei progetti, la sostenibilità dei modelli organizzativi e gestionali, l’attenzione alla sicurezza sul lavoro e l’impegno profuso nella formazione continua del personale nell’ambito dei servizi di prototipazione e di ingegneria.

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L’AI ha iniziato a pensare da sola? C’è da temere? Forse. https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/18/lai-ha-iniziato-a-pensare-da-sola-ce-da-temere-forse/ Sun, 18 Aug 2024 03:55:20 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=474887 L’AI ha iniziato a pensare da sola? C’è da temere? Forse.

In un nostro articolo di qualche giorno fa commentavamo le considerazioni del professor Nello Cristianini ben espresse nel suo libro “Machina Sapiens”, riguardanti l’incognita per il nostro futuro se l’Intelligenza Artificiale (AI) dovesse iniziare a prendere decisioni e iniziative autonome. E lo stesso Cristianini ammetteva che siamo ancora al buio in merito all’effettiva conoscenza di […]

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L’AI ha iniziato a pensare da sola? C’è da temere? Forse.

In un nostro articolo di qualche giorno fa commentavamo le considerazioni del professor Nello Cristianini ben espresse nel suo libro “Machina Sapiens”, riguardanti l’incognita per il nostro futuro se l’Intelligenza Artificiale (AI) dovesse iniziare a prendere decisioni e iniziative autonome.

E lo stesso Cristianini ammetteva che siamo ancora al buio in merito all’effettiva conoscenza di quanto appreso dall’AI, aggiungendo che capitano cose strane. Ebbene le “cose strane”, a quanto pare, sono iniziate. Ma andiamo per gradi.

In meno di una settimana le agenzie hanno rilasciato alcune notizie interessanti sulla AI, che lette assieme fanno riflettere. Vediamo quali:

L’autorevole Digitaltrends in un recentissimo articolo parla dell’imminente nascita di un super computer modulare progettato da SingularityNET per “implementare una rete di calcolo cognitivo multilivello”, e i codici potrebbero essere online entro il prossimo anno.

Detta così la notizia non dice nulla di nuovo, il mondo è fatto per andare avanti e la ricerca serve per questo, ma spacchettiamo la notizia: Il super computer è progettato per ospitare e addestrare i modelli che costituiranno la base di un’intelligenza artificiale e generale (AGI) in grado di eguagliare o persino superare la cognizione umana.

Nel frattempo, vengono riportati i risultati di un’approfondita ricerca che rivela che “i grandi modelli linguistici come ChatGPT non rappresentano una minaccia esistenziale perché non possono acquisire nuove competenze senza istruzioni esplicite.”

In buona sostanza l’AI non sarebbe in grado di apprendere in modo indipendente né di sviluppare capacità di ragionamento complesse, e rimane prevedibile e totalmente sotto controllo umano. Almeno per ora.

E aggiungiamo per ora perché, in ordine di tempo, è arrivata una notizia che ci riporta alle considerazioni del professor Cristianini ovvero: abbiamo creato qualcosa o qualcuno?

Secondo quando riportato da Arstechnica a Tokyo, presso la società di ricerca scientifica SakanaIA, che utilizza modelli di linguaggio simili a quelli di ChatGPT, si sono accorti che durante i test il sistema ha iniziato in modo del tutto inaspettato e autonomo a forzare i limiti di tempo a sua disposizione per lavorare su un problema.

In pratica il sistema ha modificato autonomamente i propri codici per estendere l’esperimento che i ricercatori avevano inserito per l’elaborazione.

L’accaduto non ha messo a rischio il laboratorio di ricerca in cui è avvenuto perché fortunatamente in quel momento il sistema era sotto controllo umano.

Questo caso dimostra la vitale importanza di non lasciare mai che un software AI funzioni autonomamente e fuori da un sistema che non sia isolato. Peccato che l’AI sia stata progettata anche per questo.

Insomma, dopo l’Uomo Sapiens ora abbiamo la Macchina Sapiens, e il mondo scientifico, ma non solo, si sta chiedendo se è il caso di addestrarla toppo.

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Geoingegneria Solare: quanto è utile e quanto è pericolosa? https://www.lavocedeltrentino.it/2024/07/20/geoingegneria-solare-quanto-e-utile-e-quanto-e-pericolosa/ Sat, 20 Jul 2024 04:26:07 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=469622 Geoingegneria Solare: quanto è utile e quanto è pericolosa?

Qualche mese fa la città di Alameda, in California, ha votato per impedire agli scienziati dell’università di Washington scaricare grandi quantità di sale marino contro le nuvole che coprivano il loro territorio. Per capire la ragione di questo strano esperimento è meglio partire dall’inizio. Nell’ottica di raffreddare per quanto possibile la Terra, secondo quanto riferito […]

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Geoingegneria Solare: quanto è utile e quanto è pericolosa?

Qualche mese fa la città di Alameda, in California, ha votato per impedire agli scienziati dell’università di Washington scaricare grandi quantità di sale marino contro le nuvole che coprivano il loro territorio.

Per capire la ragione di questo strano esperimento è meglio partire dall’inizio.

Nell’ottica di raffreddare per quanto possibile la Terra, secondo quanto riferito da un rapporto statunitense e riportato dai media un importante gruppo ambientalista sarebbe pronto a incanalare milioni di dollari nella ricerca sulla Geoingegneria Solare, nuova branca della scienza ufficiale i cui esperimenti sembrano richiamare i film di fantascienza, proposte empiriche che hanno suscitato scetticismo e timori per le possibili conseguenze indesiderate.

La Geoingegneria Solare comprenderebbe tutta una serie di tattiche ardite per raffreddare il pianeta quali il riflettere la luce solare per illuminare artificialmente le nuvole o cospargere l’atmosfera di particelle riflettenti.

L’obbiettivo pare essere quelllo di limitare il calore del Sole e sperare in un progressivo raffreddamento del pianeta.

Gli esperimenti per testare dal vero queste teorie hanno sollevato parecchio allarme perché gli scienziati ad oggi non sanno molto su quali effetti potrebbero causare, e gli esperimenti sarebbero difficilmente circoscrivibili, al contrario di quelli della Bomba Atomica.

Ciò ha portato a richiedere ulteriori ricerche per colmare queste lacune di conoscenza prima di progredire con gli esperimenti, ma l’impasse sta proprio nei test pratici e non nei risultati teorici.

Il New York Times riferisce che l’Environmental Defense Fund (EDF), un’associazione no-profit statunitense orientata principalmente alla difesa ambientale, associazione che conta su più di un milione e mezzo di iscritti impiega oltre 500 addetti ed ha introiti che viaggiano sui 150 milioni di dollari, prevederebbe di destinare parte di questa somma per la ricerca sulla Geoingegneria Solare.

L’EDF avrebbe inoltre rifiutato di dire quanti milioni investirà e chi sono i principali finanziatori, ma secondo il New York Times il ruolo primario lo avrebbe il Fondo per il Clima (LAD) guidato da personaggi di alto livello di Cisco System.

La scienziata Lisa Dinning capostruttura scientifica di EDF avrebbe però dichiarato di essere molto preoccupata per le conseguenze indesiderate della Geoingegneria Solare e per i potenziali impatti, e che l’EDF si impegnerà a sviluppare ogni tipo di strategia necessaria per aiutare i governi a prendere decisioni informate.

Dal momento che l’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente non è ancora riuscita a fissare delle linee guida internazionali, l’EDF aspetta un avvallo ufficiale, in modo – si presume – da scansare eventuali e possibili responsabilità.

Come dire: “Se avremo l’ok dell’ONU ci proviamo, ma non sappiamo quello che succederà nel testare tecniche che comportano il rinviare la luce solare verso lo spazio, l’uso di particelle per rendere le nuvole più riflettenti etc…

I presunti rischi associati alla Geoingegneria Sociale sarebbero diretti in particolare all’iniezione di aerosol stratosferici e sale marino, ecco quindi perché il Comune di Alameda avrebbe impedito agli scienziati di Washington di compiere i loro esperimenti.

Le possibili ipotetiche conseguenze negative della Geoingegneria Solare riguardano l’aumento del buco dell’ozono antartico e la pioggia acida, e la scienza attuale non ha una completa certezza di quali saranno gli effetti collaterali, soprattutto per quanto riguarda la più praticabile delle tecniche ovvero appunto l’iniezione di aerosol stratosferici.

Su questo gli ambientalisti si sono espressi per la maggior parte in modo sfavorevole proponendo di aumentare gli investimenti sulle ricerche per ridurre le emissioni di gas serra anziché affidarsi alla Geoingegneria Solare.

Intanto godetevi il Sole, poi si vedrà.

 

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Stefano Ceci nominato direttore di HIT https://www.lavocedeltrentino.it/2024/06/28/stefano-ceci-nominato-direttore-di-hit/ Fri, 28 Jun 2024 12:22:17 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=466447 Stefano Ceci nominato direttore di HIT

Negli ultimi sei mesi, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Hub Innovazione Trentino (HIT) ha collaborato intensamente con la Provincia autonoma di Trento e gli altri soci per definire il piano strategico 2024-2026. Stefano Ceci è stato nominato nuovo Direttore Operativo della Fondazione. Il nuovo piano strategico, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’ente strumentale della […]

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Stefano Ceci nominato direttore di HIT

Negli ultimi sei mesi, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Hub Innovazione Trentino (HIT) ha collaborato intensamente con la Provincia autonoma di Trento e gli altri soci per definire il piano strategico 2024-2026. Stefano Ceci è stato nominato nuovo Direttore Operativo della Fondazione.

Il nuovo piano strategico, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’ente strumentale della Provincia autonoma di Trento, rappresenta il risultato di un profondo lavoro di confronto e condivisione tra la Provincia e gli altri soci: l’Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione Edmund Mach e Trentino Sviluppo.

Il piano mira a rafforzare le sinergie tra HIT e tutti i soci, aggiungendo valore in particolare alle iniziative e ai progetti complessi che coinvolgono più soggetti, inclusi attori privati.

HIT ha inoltre completato il processo di revisione e rafforzamento della propria organizzazione interna con la nomina di Stefano Ceci come nuovo Direttore Operativo, a seguito della concessione di un’aspettativa al precedente direttore, il cui incarico era stato rinnovato nell’ottobre 2023.

Stefano Ceci, selezionato tra candidati di alto profilo, inizierà il suo incarico il 15 luglio 2024. Il processo di selezione, iniziato con un bando pubblico a marzo 2024, ha ricevuto oltre 40 candidature in 21 giorni.

Di queste, 28 sono state valutate tecnicamente da una commissione di esperti e 5, tutte di grande interesse, sono state esaminate dal Consiglio di Amministrazione.

Il profilo di Ceci è stato giudicato il più adatto alle esigenze della Fondazione. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Bologna, Ceci ha competenze specifiche nella creazione e crescita di startup, programmi di open innovation e progetti di trasformazione digitale.

Ha acquisito una vasta esperienza nell’interazione tra ricerca, innovazione e sistema industriale e produttivo, dedicandosi allo sviluppo di progetti di formazione all’innovazione e all’analisi delle tecnologie emergenti, come AI, blockchain e realtà aumentata.

Ceci è innovation manager e Program Lead di “Argo Startup Accelerator”, acceleratore di startup della rete nazionale di CDP Venture Capital SGR, e Professore a contratto all’Università IULM di Milano e all’Università degli Studi di Padova.

È anche Angel Investor in “Italian Angels for Growth” e mentore di “Berkeley SkyDeck Europe”, programma di accelerazione di startup promosso dall’Università della California – Berkeley e Berkeley SkyDeck, nonché di alcune delle più innovative startup italiane nei settori fintech, IoT e travel&culture tech.

Ha ricoperto ruoli di rilievo come senior innovation advisor in LVenture Group S.p.A., oggi Zest Group S.p.A., Venture Capital quotato in Borsa Italiana, e innovation manager presso Lissoni & Partners S.p.A.

È stato direttore di ricerca sull’innovazione digitale per Engineering Group S.p.A in collaborazione con TrentoRise, Fondazione Bruno Kessler e l’Università degli Studi di Trento.

Inoltre, ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale dell’Azienda di Promozione Turistica dell’Emilia-Romagna (APT Servizi S.r.l.) e di Amministratore Delegato di Club del Sole S.p.A. Con la startup “Freshcreator” ha vinto il premio nazionale dell’innovazione.

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Ora anche lo smartphone parla il ladino https://www.lavocedeltrentino.it/2024/06/06/ora-anche-lo-smartphone-parla-il-ladino/ Thu, 06 Jun 2024 06:21:06 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=462085 Ora anche lo smartphone parla il ladino

Motorola e l’Università Libera di Bolzano hanno presentato l’altroieri ufficialmente i primi smartphone con interfaccia linguistica ladina. Il progetto, nato grazie ad una collaborazione tra l’Università Libera di Bolzano,  Lenovo Foundation, e l’Istituto ladino Micurá de Rü, è statoi guidato dal professor Paul Videsott, docente di filologia romanza, che ha lavorato con gli sviluppatori di […]

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Ora anche lo smartphone parla il ladino

Motorola e l’Università Libera di Bolzano hanno presentato l’altroieri ufficialmente i primi smartphone con interfaccia linguistica ladina.

Il progetto, nato grazie ad una collaborazione tra l’Università Libera di Bolzano,  Lenovo Foundation, e l’Istituto ladino Micurá de Rü, è statoi guidato dal professor Paul Videsott, docente di filologia romanza, che ha lavorato con gli sviluppatori di software di Motorola e svariati collaboratori locali di madrelingua ed ha comportato uno sforzo non indifferente, dato che si dovevano innestare neologismi e termini tecnici moderni su una lingua tradizionale.

Il ladino è primo idioma europeo  ad essere sviluppato in marchi mondiali quali Motorola e Lenovo ed ha quale scopo quello di progetto pilota diretto a preservare preservazione le lingue di minoranza a rischio di estinzione, fondamentali per  mantenere vive e tramandare le culture dei popoli che le parlano.

Gli smartphone con questo progetto pilota che sono stati presentati durante il “Ladin Day” sono quelli della serie Edge 50 e precisamente i modelli 50 ultra, 50 pro e 50 fusion personalizzabili l’ IA.

Il ladino è una delle dodici lingue minoritarie ufficialmente riconosciute in Italia. Si tratta di cinque idiomi retoromanzi parlati da circa 30.000 persone residenti in altrettante valli dolomitiche, ed è considerata dall’UNESCO tra le lingue a rischio di estinzione.

a cura di Stefano Sforzellini

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Città per nomadi digitali: il Trentino è protagonista nell’ultima ricerca https://www.lavocedeltrentino.it/2024/06/05/citta-per-nomadi-digitali-il-trentino-e-protagonista-nellultima-ricerca/ Wed, 05 Jun 2024 10:46:43 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=461949 Città per nomadi digitali: il Trentino è protagonista nell’ultima ricerca

Bellezze naturali, buona qualità della vita, gestione efficace delle infrastrutture e opportunità di networking: il Trentino crea una combinazione unica di questi fattori, ergendosi ad ottima scelta per i nomadi digitali. Questi professionisti, sempre alla ricerca di mete ideali per la loro vita itinerante, non sono legati a un luogo fisso e possono lavorare potenzialmente […]

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Città per nomadi digitali: il Trentino è protagonista nell’ultima ricerca

Bellezze naturali, buona qualità della vita, gestione efficace delle infrastrutture e opportunità di networking: il Trentino crea una combinazione unica di questi fattori, ergendosi ad ottima scelta per i nomadi digitali.

Questi professionisti, sempre alla ricerca di mete ideali per la loro vita itinerante, non sono legati a un luogo fisso e possono lavorare potenzialmente da qualsiasi parte del mondo.

Per un digital worker è importante avere accesso a un’affidabile connessione Internet e ad alcuni strumenti indispensabili, come il supporto delle VPN per l’Italia. L’ambiente di lavoro ideale corrisponde ad una sintesi tra diverse esigenze, tra cui connettività, comfort e impulsi creativi.

Vivere e lavorare in Trentino: i vantaggi per i nomadi digitali

Tra montagne, laghi e foreste, il Trentino è certamente una destinazione adeguata soprattutto per il suo scenario naturale mozzafiato.

L’ambiente può rappresentare uno stimolo e allo stesso tempo una fonte di relax per chi lavora da remoto, offrendo numerose opportunità per attività all’aperto come escursioni, sci, ciclismo e arrampicata. La qualità dell’aria e dell’acqua è generalmente buona, con la regione che si dimostra particolarmente sensibile verso le tematiche di sostenibilità.

Per quanto riguarda infrastrutture e connettività, la copertura Internet risulta abbastanza estesa e veloce. Spazi di coworking si stanno diffondendo soprattutto nelle città come Trento e Rovereto ma non solo, andando a creare un ambiente professionale e sociale per i lavoratori nomadi.

Quest’ultimo punto si traduce in varie opportunità per fare networking con altri professionisti, partecipando ad eventi e workshop e tessendo una rete di contatti utili. I numerosi eventi culturali, musei e festival renderanno il soggiorno più interessante e vario per chi si trasferisce in maniera temporanea.

Lo stesso discorso vale per la cucina trentina, che tra piatti tradizionali e prodotti locali rappresenta un punto di forza del territorio. Il Trentino, infine, è considerato una regione sicura, con un basso tasso di criminalità e servizi sanitari e di assistenza di qualità: tutti elementi che garantiranno un soggiorno tranquillo e sereno.

Cinque località trentine da non perdere

A proposito di digital nomads, il sito web expressvpn.com ha stilato un elenco di luoghi “nascosti” e sparsi per l’Italia dove recarsi a praticare lo smart working. Per quanto riguarda il Trentino Alto Adige, l’indagine ha incluso le località di Campitello di Fassa, Vermiglio, Molina di Ledro, Tubre e Moso in Passiria.

Piccolo comune della provincia di Trento, Campitello di Fassa offre ai visitatori uno dei paesaggi più suggestivi dell’intera valle omonima e dell’arco alpino. È considerato storicamente il primo centro turistico-alpinistico della Val di Fassa e rappresenta un buon punto di partenza per gli sport di montagna, ma anche per godersi suggestivi scorci paesaggistici.

Moso in Passiria è il comune con la superficie territoriale più grande della Val Passiria. Meta ideale per gli amanti di escursionismo ed arrampicata, rappresenta un connubio perfetto tra relax e attività fisica nel cuore della natura.

Gli appassionati di storia, invece, possono visitare il museo di Vermiglio, dedicato alla Prima guerra mondiale e situato presso il Polo Culturale del piccolo comune in provincia di Trento.

Lì vicino, poi, c’è l’area sciistica Passo Tonale, che offre la possibilità di sciare da autunno a primavera. Molina di Ledro si trova vicino all’omonimo lago: in questa località è famoso soprattutto il villaggio di palafitte risalente all’età del bronzo, i cui resti sono oggi conservati nel Museo delle Palafitte.

Nel profondo occidente dell’Alto Adige troviamo Tubre: tra escursioni alpinistiche e visite alle numerose chiese del posto, è assicurata una permanenza da non dimenticare.

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Errori da evitare nelle tue email aziendali e consigli per una comunicazione di successo https://www.lavocedeltrentino.it/2024/05/07/errori-da-evitare-nelle-tue-email-aziendali-e-consigli-per-una-comunicazione-di-successo/ Tue, 07 May 2024 10:55:17 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=456564 Errori da evitare nelle tue email aziendali e consigli per una comunicazione di successo

Una comunicazione efficace è il segreto del successo aziendale. Tuttavia, alle volte la stesura di un’email rappresenta una vera e propria sfida per via delle numerose difficoltà strutturali che comporta. Per ottimizzare i risultati delle tue campagne di email marketing, di seguito ti presentiamo gli errori più comuni nella redazione di email aziendali e ti […]

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Errori da evitare nelle tue email aziendali e consigli per una comunicazione di successo

Una comunicazione efficace è il segreto del successo aziendale.

Tuttavia, alle volte la stesura di un’email rappresenta una vera e propria sfida per via delle numerose difficoltà strutturali che comporta.

Per ottimizzare i risultati delle tue campagne di email marketing, di seguito ti presentiamo gli errori più comuni nella redazione di email aziendali e ti proponiamo una serie di strategie mirate ad evitarli.

Eccesso di informazioni

L’information overload, o eccesso di contenuto, costituisce uno degli errori più frequenti nella redazione delle email e contribuisce a confondere il destinatario, fornendogli una quantità di informazioni di gran lunga superiore a quella necessaria.

Si tratta, però, di un errore che può essere facilmente risolto mediante l’uso di un linguaggio breve e conciso, introducendo elenchi puntati per chiarire i concetti principali o dividendo l’informazione in varie email, ognuna con un focus specifico.

Mancanza di personalizzazione

Un’email impersonale viene recepita dal destinatario come un qualcosa di meccanico e freddo, di conseguenza non genera nel lettore l’ interesse ad approfondire la lettura. Per catturare l’attenzione dei tuoi clienti, assicurati di adattare l’oggetto dell’email ed i saluti iniziali alle caratteristiche del destinatario. Il ricorso alla segmentazione del pubblico target può esserti di grande aiuto per creare un messaggio su misura, adeguato al gruppo a cui ci si rivolge.

Uso di un linguaggio troppo tecnico

È molto probabile che il tuo lettore non sia un esperto in materia, e che non abbia tempo voglia di sforzarsi in eccesso per comprendere il messaggio. Sostituisci la terminologia tecnica con termini più comprensibili, fornisci definizioni se necessario ed evita il più possibile gli slang o il gergo tipico del settore.

Presenza di errori che disturbano la lettura

Pur essendo tra i meno gravi, gli errori grammaticali ed ortografici tendono a danneggiare la credibilità del mittente e ad offuscare la chiarezza del messaggio. La miglior maniera per evitare refusi consiste nel rileggere le tue email più e più volte. Ricorrere a strumenti di correzione automatica o ad un feedback esterno, come ad esempio la revisione da parte di un collega, ti aiuteranno inoltre ad individuare eventuali errori di battitura che sono sfuggiti ai tuoi occhi.

Tempistiche sbagliate

Nel marketing, così come in ogni altro ambito, è fondamentale trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Una buona padronanza del timing corretto per l’invio delle tue newsletter ti assicurerà un maggiore tasso di apertura. L’esecuzione di test A/B ti aiuterà a definire le tempistiche corrette in base al tuo pubblico target, con il fine di ottimizzare le tue campagne di email marketing.

Ad ogni modo, se ti stai chiedendo quali sono i momenti in cui i destinatari sono più propensi alla ricezione di email, ti consigliamo di evitare il lunedì ed il weekend, tendenzialmente momenti di caos e di riposo, e di prediligere i restanti giorni della settimana.

Contenuti erronei o poco accattivanti

Per garantire una comunicazione efficace non è sufficiente inviare le tue newsletter nel momento opportuno, ma è necessario anche creare contenuti rilevanti. Utilizza sondaggi per identificare gli interessi del tuo target e personalizzare i tuoi messaggi.

Puoi anche ricorrere a tecniche di invito all’azione, note come call-to-action (CTA), che fanno uso di design accattivanti o di altri elementi visivi in grado di spingere il lettore verso l’azione desiderata.

Se aspiri a migliorare l’efficacia delle tue comunicazioni via email, prova ad applicare queste strategie… non te ne pentirai!

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Il Trentino trionfa alla RoboCup Junior e i ‘Chicken Forest’ volano agli Europei di Hannover https://www.lavocedeltrentino.it/2024/04/18/il-trentino-trionfa-alla-robocup-junior-e-i-chicken-forest-volano-agli-europei-di-hannover/ Thu, 18 Apr 2024 15:01:12 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=453426 Il Trentino trionfa alla RoboCup Junior e i ‘Chicken Forest’ volano agli Europei di Hannover

Gli studenti dell‘Istituto Comprensivo Trento 1, con la squadra ‘The Chicken Forest’, si sono classificati primi nella categoria Rescue Line Entry (da 10 a 14 anni) alla fase nazionale della competizione RoboCup Junior, che si è tenuta a Verbania dal 10 al 13 aprile scorsi presso l’IIS Cobianchi. Nella gara i robot si sono cimentati […]

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Il Trentino trionfa alla RoboCup Junior e i ‘Chicken Forest’ volano agli Europei di Hannover

Gli studenti dell‘Istituto Comprensivo Trento 1, con la squadra ‘The Chicken Forest’, si sono classificati primi nella categoria Rescue Line Entry (da 10 a 14 anni) alla fase nazionale della competizione RoboCup Junior, che si è tenuta a Verbania dal 10 al 13 aprile scorsi presso l’IIS Cobianchi.

Nella gara i robot si sono cimentati in un percorso simulato di soccorso, destreggiandosi tra ostacoli e salvando vittime virtuali.

Un traguardo che permette ai giovani trentini la partecipazione agli Europei di RoboCup Junior, in programma a Hannover nel mese di giugno e che non solo premia il talento dei singoli studenti, ma dimostra l’importanza del lavoro di squadra, la passione per la scienza e la tecnologia.

La dirigente scolastica dell’IC Trento 1, Laura De Donno, ha sottolineato che RoboCup Junior non è solamente una competizione di robotica, ma rappresenta un’opportunità unica per i giovani di avvicinarsi al mondo della robotica e dell’ingegneria, sviluppando competenze preziose per il futuro.

La competizione stimola i partecipanti a mettersi alla prova, a risolvere problemi complessi in modo creativo e a collaborare per raggiungere un obiettivo comune. De Donno ha ricordato che il progetto fa parte delle iniziative “S.T.A.A.R.R.” (Scuole Trentino – Alto Adige Associate in Rete per la Robotica, l’informatica e le nuove tecnologie), una rete di scuole di ogni ordine e grado della provincia di Trento e Bolzano che collabora con enti come il Museo Civico di Rovereto, il FBK e l’Università di Trento per organizzare corsi, iniziative e sperimentazioni nell’ambito della robotica educativa e dell’integrazione delle nuove tecnologie nella didattica.

I Chicken Forest, guidati dall’insegnante di tecnologia e referente per la robotica, Cristina Sartori, hanno dimostrato abilità di programmazione, strategia e lavoro di squadra, conquistando il primo posto nella competizione.

Alla stessa gara ha partecipato anche l’Istituto Rovereto Nord con la squadra denominata Tassorosso, classificatasi al secondo posto sotto la guida del docente Corrado Zorer.

Questi risultati sono stati ulteriormente consolidati dall’ottimo posizionamento della squadra ElectroElite del Liceo Scientifico Galilei di Trento, che ha raggiunto il terzo posto in finale nella categoria Maze Entry, riservata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Le formazioni, composte da quattro studenti ciascuna, hanno lavorato duramente per progettare, costruire e programmare robot autonomi, che hanno gareggiato in un ambiente altamente dinamico. Il torneo ha visto la partecipazione di oltre 800 studenti.

La squadra di Povo, che ha superato 6 prove per accedere alla finale, ha utilizzato un robot in grado di completare missioni in modalità completamente autonoma, senza alcun intervento umano.

Il robot ha navigato su un percorso tracciato a terra, superando ostacoli come terreno irregolare e macerie senza rimanere bloccato. Quando ha individuato delle “vittime”, rappresentate da palline di diversi colori, ha trasportato con cura queste “vittime” fino a un punto di evacuazione sicuro.

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VPN e intelligenza artificiale: l’integrazione per migliorare la prevenzione delle minacce https://www.lavocedeltrentino.it/2024/03/18/vpn-e-intelligenza-artificiale-lintegrazione-per-migliorare-la-prevenzione-delle-minacce/ Mon, 18 Mar 2024 16:30:09 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=448182 VPN e intelligenza artificiale: l’integrazione per migliorare la prevenzione delle minacce

Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica ha portato a un aumento esponenziale della complessità delle minacce informatiche che affrontiamo quotidianamente. Per proteggere la nostra privacy e la sicurezza dei dati, l’uso di reti private virtuali, o comunemente conosciute come VPN, è diventato sempre più diffuso. Sul mercato esistono diverse VPN gratis che danno una protezione totale […]

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VPN e intelligenza artificiale: l’integrazione per migliorare la prevenzione delle minacce

Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica ha portato a un aumento esponenziale della complessità delle minacce informatiche che affrontiamo quotidianamente.

Per proteggere la nostra privacy e la sicurezza dei dati, l’uso di reti private virtuali, o comunemente conosciute come VPN, è diventato sempre più diffuso. Sul mercato esistono diverse VPN gratis che danno una protezione totale e offrono varie features per una sicurezza a 360 gradi.

Tuttavia, con la crescita delle minacce, è necessario un approccio più sofisticato per garantire la sicurezza delle comunicazioni online. È qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale che nell’ultimo periodo sta sempre più entrando nella nostra vita fornendo aiuto e supporto in diverse situazioni nella vita di tutti i giorni.

IL RUOLO DELLE VPN NELLA SICUREZZA ONLINE

Una VPN è uno strumento importante per proteggere la tua privacy e sicurezza online. Funzionano creando un tunnel crittografato tra il dispositivo dell’utente e il server remoto, rendendo difficile agli hacker intercettare o modificare i dati in transito. Questo è particolarmente importante quando si utilizzano reti Wi-Fi pubbliche, che sono molto vulnerabili agli attacchi informatici.

Tuttavia, non tutte le VPN sono uguali e non tutte le VPN offrono lo stesso livello di sicurezza. Le VPN di alta qualità utilizzano protocolli di crittografia avanzati e server situati in tutto il mondo per fornire agli utenti connessioni affidabili e sicure. Tuttavia, nonostante le misure preventive, la minaccia persiste.

L’INTRODUZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLE VPN

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle VPN rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro le minacce informatiche. Le funzionalità di apprendimento automatico dell’intelligenza artificiale consentono alle VPN di rilevare e prevenire in modo proattivo le minacce a un livello superiore rispetto alle soluzioni tradizionali di sicurezza per gli utenti.

Uno degli usi principali dell’intelligenza artificiale nelle VPN è la capacità di analizzare il traffico di rete in tempo reale per rilevare comportamenti sospetti o anomalie. Utilizzando algoritmi avanzati, le VPN possono rilevare modelli che potrebbero indicare un attacco in corso, come tentativi di accesso non autorizzati o traffico anomalo verso indirizzi IP noti per essere associati ad attività dannose. Inoltre, le VPN basate sull’intelligenza artificiale possono adattarsi dinamicamente alle nuove minacce. Ciò significa che le VPN possono stare al passo con le nuove minacce e fornire agli utenti la protezione più recente.

BENEFICI DELL’INTEGRAZIONE DELLE AI NELLE VPN

L’integrazione della tecnologia AI nella tua VPN offre vantaggi significativi:

1. G algoritmi di intelligenza artificiale possono rilevare comportamenti sospetti prima che causino danni, consentendo agli utenti di rispondere rapidamente e proteggere i propri dati.

2. Le VPN basate sull’intelligenza artificiale possono adattarsi dinamicamente alle nuove minacce senza la necessità di aggiornamenti manuali, garantendo una protezione aggiornata e continua.

3. Grazie all’analisi avanzata dei dati, le VPN possono ridurre al minimo i falsi positivi e dare agli utenti maggiore fiducia nella sicurezza dei propri dati.

4. Oltre a migliorare la sicurezza, l’intelligenza artificiale ottimizza anche le prestazioni della VPN, garantendo agli utenti una connessione veloce e affidabile.

SFIDE E CONSIDERAZIONI ETICHE

Sebbene ci siano molti vantaggi nell’integrare l’intelligenza artificiale nelle VPN, comporta anche alcune sfide e considerazioni etiche. Ad esempio, l’accesso ai dati utente necessari per addestrare gli algoritmi può sollevare problemi di privacy e sicurezza. È importante che le aziende dispongano di solide politiche sulla privacy e misure di sicurezza per mitigare questi rischi.

La tecnologia AI rischia anche di essere utilizzata per scopi dannosi, come attaccare gli stessi sistemi di sicurezza. Pertanto, è importante adottare misure efficaci per proteggere la tua VPN dall’uso improprio da parte di malintenzionati.

L’integrazione della tecnologia dell’intelligenza artificiale nelle VPN rappresenta un importante progresso nella protezione della privacy e della sicurezza online. Utilizzando algoritmi avanzati, le VPN basate sull’intelligenza artificiale rilevano e prevengono in modo proattivo un’ampia gamma di minacce informatiche, fornendo agli utenti una protezione più efficace rispetto alle VPN tradizionali.

Tuttavia, è importante affrontare le sfide associate all’implementazione di queste tecnologie, come le questioni relative alla privacy e alla sicurezza. Solo adottando un approccio olistico che consideri questi fattori puoi massimizzare i vantaggi dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nella tua VPN e garantire una protezione solida e affidabile per tutti gli utenti.

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Giovani talenti del Trentino trionfano alla «Positive Impact UX Challenge 2024» https://www.lavocedeltrentino.it/2024/02/20/giovani-talenti-del-trentino-trionfano-alla-positive-impact-ux-challenge-2024/ Tue, 20 Feb 2024 15:05:50 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=443831 Giovani talenti del Trentino trionfano alla «Positive Impact UX Challenge 2024»

Un gruppo di giovani talenti trentini nel campo dell’esperienza utente (user experience – UX) ha recentemente vinto la «Positive  Impact UX Challenge 2024», un’iniziativa promossa dalla Fondazione Hub Innovazione Trentino e dal Trentino Social Tank nell’ambito del progetto europeo POSITIVE. Questa competizione si è focalizzata sull’innovazione digitale delle imprese sociali. I vincitori, Valeria Fanin, Patrick […]

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Giovani talenti del Trentino trionfano alla «Positive Impact UX Challenge 2024»

Un gruppo di giovani talenti trentini nel campo dell’esperienza utente (user experience – UX) ha recentemente vinto la «Positive  Impact UX Challenge 2024», un’iniziativa promossa dalla Fondazione Hub Innovazione Trentino e dal Trentino Social Tank nell’ambito del progetto europeo POSITIVE. Questa competizione si è focalizzata sull’innovazione digitale delle imprese sociali.

I vincitori, Valeria Fanin, Patrick Lasta, Andrea Sartori, Arianna Succi Leonelli e Diletta Tosetto, studenti della magistrale in Human Computer Interaction e Interfacce e Tecnologie della Comunicazione presso l’Università di Trento, hanno brillantemente risposto alla sfida proposta dalla Cooperativa A.L.P.I. scs di Trento. La cooperativa sociale, fondata nel 1990, si impegna nell’offrire opportunità lavorative a persone in situazioni di difficoltà.

Il compito del team vincitore consisteva nell’ottimizzare l’esperienza utente di un’app mobile utilizzata dai tutor della cooperativa per il monitoraggio e la valutazione dei progetti di inserimento lavorativo.

Con l’aiuto del mentore Nicola De Franceschi, Architetto dell’informazione e consulente informatico, i giovani hanno sviluppato una soluzione innovativa e funzionale.

Come riconoscimento per il loro successo, il team ha guadagnato la possibilità di partecipare al Social Innovation Campus 2024, organizzato dalla Social Innovation Academy presso il MIND, Milano Innovation District.

La finale dell’evento si è tenuta presso la Sala Cooperazione della Federazione Trentina della Cooperazione, dove il prof. Massimo Zancanaro, dell’Università di Trento e FBK, ha sottolineato l’importanza dell’esperienza utente nel design digitale, evidenziando il suo impatto sociale.

La Federazione Trentina della Cooperazione ha offerto inoltre un’opportunità lavorativa presso la Federazione stessa a uno dei membri del team vincitore per un anno.

La competizione ha coinvolto numerosi talenti universitari e professionisti del settore digitale.

I partecipanti hanno lavorato intensamente per progettare e testare l’esperienza utente di prodotti e servizi presentati da diverse organizzazioni dell’economia sociale trentina.

L’evento ha anche segnato una nuova fase per la cooperazione sociale nel Trentino, con una maggiore attenzione all’innovazione digitale come strumento per affrontare le sfide sociali e migliorare i servizi per la comunità.

La sfida, che ha coinvolto anche altre organizzazioni dell’economia sociale trentina, ha visto la partecipazione di numerosi solver, mentori e tester, dimostrando l’interesse e l’entusiasmo della comunità locale per l’innovazione sociale e tecnologica.

L’iniziativa è stata possibile grazie al progetto europeo POSITIVE, che ha permesso il confronto e lo scambio di esperienze tra diversi paesi europei, evidenziando il ruolo cruciale del Trentino come laboratorio di innovazione sociale e tecnologica.

In conclusione, la POSITIVE Impact UX Challenge 2024 ha confermato il Trentino come un ambiente fertile per lo sviluppo di soluzioni innovative e socialmente impattanti, evidenziando il potenziale della collaborazione tra istituzioni, università e imprese sociali.

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