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Città per nomadi digitali: il Trentino è protagonista nell’ultima ricerca

Bellezze naturali, buona qualità della vita, gestione efficace delle infrastrutture e opportunità di networking: il Trentino crea una combinazione unica di questi fattori, ergendosi ad ottima scelta per i nomadi digitali.
Questi professionisti, sempre alla ricerca di mete ideali per la loro vita itinerante, non sono legati a un luogo fisso e possono lavorare potenzialmente da qualsiasi parte del mondo.
Per un digital worker è importante avere accesso a un’affidabile connessione Internet e ad alcuni strumenti indispensabili, come il supporto delle VPN per l’Italia. L’ambiente di lavoro ideale corrisponde ad una sintesi tra diverse esigenze, tra cui connettività, comfort e impulsi creativi.
Vivere e lavorare in Trentino: i vantaggi per i nomadi digitali
Tra montagne, laghi e foreste, il Trentino è certamente una destinazione adeguata soprattutto per il suo scenario naturale mozzafiato.
L’ambiente può rappresentare uno stimolo e allo stesso tempo una fonte di relax per chi lavora da remoto, offrendo numerose opportunità per attività all’aperto come escursioni, sci, ciclismo e arrampicata. La qualità dell’aria e dell’acqua è generalmente buona, con la regione che si dimostra particolarmente sensibile verso le tematiche di sostenibilità.
Per quanto riguarda infrastrutture e connettività, la copertura Internet risulta abbastanza estesa e veloce. Spazi di coworking si stanno diffondendo soprattutto nelle città come Trento e Rovereto ma non solo, andando a creare un ambiente professionale e sociale per i lavoratori nomadi.
Quest’ultimo punto si traduce in varie opportunità per fare networking con altri professionisti, partecipando ad eventi e workshop e tessendo una rete di contatti utili. I numerosi eventi culturali, musei e festival renderanno il soggiorno più interessante e vario per chi si trasferisce in maniera temporanea.
Lo stesso discorso vale per la cucina trentina, che tra piatti tradizionali e prodotti locali rappresenta un punto di forza del territorio. Il Trentino, infine, è considerato una regione sicura, con un basso tasso di criminalità e servizi sanitari e di assistenza di qualità: tutti elementi che garantiranno un soggiorno tranquillo e sereno.
Cinque località trentine da non perdere
A proposito di digital nomads, il sito web expressvpn.com ha stilato un elenco di luoghi “nascosti” e sparsi per l’Italia dove recarsi a praticare lo smart working. Per quanto riguarda il Trentino Alto Adige, l’indagine ha incluso le località di Campitello di Fassa, Vermiglio, Molina di Ledro, Tubre e Moso in Passiria.
Piccolo comune della provincia di Trento, Campitello di Fassa offre ai visitatori uno dei paesaggi più suggestivi dell’intera valle omonima e dell’arco alpino. È considerato storicamente il primo centro turistico-alpinistico della Val di Fassa e rappresenta un buon punto di partenza per gli sport di montagna, ma anche per godersi suggestivi scorci paesaggistici.
Moso in Passiria è il comune con la superficie territoriale più grande della Val Passiria. Meta ideale per gli amanti di escursionismo ed arrampicata, rappresenta un connubio perfetto tra relax e attività fisica nel cuore della natura.
Gli appassionati di storia, invece, possono visitare il museo di Vermiglio, dedicato alla Prima guerra mondiale e situato presso il Polo Culturale del piccolo comune in provincia di Trento.
Lì vicino, poi, c’è l’area sciistica Passo Tonale, che offre la possibilità di sciare da autunno a primavera. Molina di Ledro si trova vicino all’omonimo lago: in questa località è famoso soprattutto il villaggio di palafitte risalente all’età del bronzo, i cui resti sono oggi conservati nel Museo delle Palafitte.
Nel profondo occidente dell’Alto Adige troviamo Tubre: tra escursioni alpinistiche e visite alle numerose chiese del posto, è assicurata una permanenza da non dimenticare.
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