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Escherichia Coli un problema legato a cibo e igiene

Un nome impegnativo: le infezioni da Echerichia Coli evoca gravi e irreparabili malattie perché l’Escherichia produce la Shiga tossina (STEC). Ha a che fare con igiene, modalità di lavorazione e cottura del cibo e nostre difese immunitarie.
Per questo è fondamentale, soprattutto per i bambini, adottare un decalogo per evitare di incappare in problematiche, anche gravi, se non gravissime. Importante intervenire in estate quanto ambienti naturali, visite in campagna e in stalla, temperature alte e trasgressioni eno-gastronomiche più libere rendono tutti noi più vulnerabili.
L’iniziativa di prevenzione che trovate nell’immagine riportata è posta in essere a tutela dei bambini e gestita dall’Istituto Superiore di Sanità, il CCm Centro Nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie, la Società Italiana di Pediatria e il SINePE Società Italiana di Infettologia Pediatrica.
Come si trasmette l’escherichia Coli?
La trasmissione del batterio avviene attraverso acqua o cibo contaminato non cotto. Le temperature elevate, e quindi la cottura degli alimenti, uccidono il batterio dell’Escherichia coli.
È possibile trasmetterlo anche con il contatto oro-fecale da persona a persona, in questo senso è fondamentale adottare la precauzione igienica del lavaggio frequente delle mani e, in caso di dissenteria, con una buona igiene con la candeggina domestica dei sanitari e dell’ambiente.
Dieci buone regole di prevenzione
Che siate genitori o strutture di accoglienza o Fattorie didattiche proposte in aziende agricole, è fondamentale esporre il decalogo e suggerirlo per buona abitudine:
- lavare le mani in modo accurato con acqua calda e sapone, le stesse regole del Covid
- cuocere bene tutti i cibi soprattutto quelli a base di carne: evitare cotture al sangue anche in griglia
- latte crudo: ottimo prodotto ma farlo bollire prima del consumo, quindi mai a crudo appena munto
- formaggi: a latte crudo solo se stagionati oltre i 60 giorni e con latte trattato termicamente
- lavare sempre verdura e frutta ed evitare di assaggiare impasti a crudo di biscotti e torte: solo cotte
- cucinare separando verdura e carni crude in modo tale da non contaminare le verdure, se le mangi crude. Questa è una regola che viene seguita in ogni cucina di ristorante con settori e utensili differenti
- igiene in cucina: coltelli, pentole e utensili lavarli sempre prima di usarli anche se sei in mezzo alla lavorazione, mai usare ciò che utilizzi per la carne se tagli verdure da consumare crude
- se arrivano i primi sintomi di mal di pancia e scariche di diarrea: rivolgersi al medico se e in ogni caso sanificare con candeggina e usare i guanti sempre
- gite all’aperto ottime per il benessere così come accarezzare gli animali: sempre lavare bene le mani e cambiare le scarpe prima di entrare in casa, lavando anche le suole successivamente sempre con i guanti
- un tuffo in piscina domestica: attenzione a mantenere l’acqua pulita e fresca seguendo le istruzioni del cambio acqua e sanificazione. Mentre le piscine delle strutture seguono un rigido protocollo di sanificazione.
Quali i sintomi da infezione da Escherichia Coli?
Nella maggior parte dei casi le conseguenze sono relativamente deboli e non pericolose, ma non si possono escludere casi più gravi, per cui suggeriamo di tenere il tutto sotto controllo nella evoluzione. I sintomi: dolore addominale, diarrea, anche sanguinolenta in base alla localizzazione dell’infezione e al ceppo di batterio coinvolto, nausea e vomito, febbre, solitamente nella fase iniziale di contagio.
I sintomi compaiono generalmente da 12 ore a qualche giorno dopo il contatto con il batterio ed hanno la durata di 1 settimana circa. È molto frequente che il contagio avvenga in paesi in via di sviluppo o in tutte le situazioni in cui esistono condizioni igienico-sanitarie precarie o non ottimali. Le situazioni più gravi: cistiti e infezioni delle vie urinarie più o meno gravi, ma anche quadri più severi e per fortuna più rari di polmoniti, meningiti e setticemia.
Cos’è l’Escherichia coli?
L’Escherichia coli è un batterio che normalmente si trova nella flora batterica del nostro intestino. È parte del microbiota ed è un batterio commensale, cioè che sopravvive grazie all’organismo in cui vive (noi stessi), ma allo stesso tempo svolge una sua funzione, ad esempio, producendo vitamina K, quindi non è da demonizzare di per se. Può vivere in un ambiente con o senza aria, fermenta il lattosio, lo zucchero del latte, e ha la caratteristica che gli consentono di aderire alla parete dell’organo che colonizza.
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