Cani Gatti & C
Il progetto di Noemi, una fattoria didattica con animali salvati da situazioni difficili

Realizzare una fattoria didattica: è sempre stato questo il sogno di Noemi Cimonetti, ragazza trentina di 21 anni…
Lo spazio non manca, Noemi è nata e cresciuta a Valle San Felice, frazione di Mori, in Val di Gresta, in una casa con un ampio spazio verde intorno che ospita diversi animali. L’azienda agricola si chiamerà “L’arca di Noemi” , nome con il quale è già presente sui social.
“Mio padre ha sempre avuto i cavalli, io sono cresciuta con loro. Amo immensamente gli animali e fin da piccola avevo già chiaro in mente il mio obiettivo e la mia famiglia mi ha sostenuto da subito…Ora devo sbrigare un po’ di faccende burocratiche, ma presto potrò aprire.” racconta Noemi, che si sta laureando in psicologia.
“Sono già coadiutrice del cavallo per attività di ippoterapia. L’intenzione è di diventare anche referente del progetto. Sto già abituando i miei cavalli alla sedia a rotelle e lì sto addestrando da terra.
Farò anche altro, piano piano mi sto organizzando… Scuole e privati che verranno in visita saranno prima di tutto guidati in un giro della fattoria in cui potranno vedere gli animali, apprendere nozioni su di loro e conoscere la loro storia. Poi si potrà scegliere tra diverse attività:spazzolatura e pulitura degli zoccoli degli asinelli, passeggiate a cavallo, preparazione del pasto per le galline con crusca, acqua e pane…
Questa è un’esperienza che piacerà moltissimo ai bambini, come la “caccia al tesoro” delle uova nel pollaio. Ne metteremo anche qualcuna di finta, utilizzata di solito per indicare alle galline dove covare, e i bambini dovranno distinguerle da quelle vere. In futuro mi piacerebbe anche acquistare un branco di alpaca.”
Quella di Noemi non sarà una fattoria come le altre....Lei rispetta profondamente gli animali. Infatti è vegetariana e si sta avvicinando sempre di più al veganesimo, per non partecipare, seppur in maniera indiretta, alle violenze che vengono compiute negli allevamenti.
Inoltre, non vuole che i suoi cavalli si sentano obbligati e sfruttati nelle varie attività, ma che ci sia uno scambio reciproco tra loro e gli utenti.
Noemi è sempre alla ricerca di nuovi animali da inserire nel suo progetto, con un particolare occhio di riguardo per quelli provenienti da situazioni difficili, in modo da dare loro una vita dignitosa.
“Alcuni animali sono sempre stati con me: la mia cavalla pezzata, Butterfly, c’è da quando sono piccola e ha avuto un puledro che adesso ha un anno… Striscia mi è invece stata segnalata da una conoscente. Era chiusa in un box da giorni senza cibo né acqua, piena di raffreddore, pericolosissimo per gli equini, dato che loro respirano solo dal naso.
Anche Zoey, che è un’asina, è stata salvata da una situazione di degrado. Quando è arrivata da noi era obesa e gli zoccoli erano rovinati a causa del peso che dovevano sopportare. Ora sta bene, anche se le è rimasta una grossa massa di grasso sul collo, che però non le dà fastidio.
Isabella è una capra salvata da un allevamento a Treviso, dove viveva nel bosco. È traumatizzata perché negli allevamenti i piccoli vengono tolti il prima possibile alla madre e non ha dunque un buon rapporto con le persone…Faccio fatica anche io ad accarezzarla.
Altri animali mi sono stati regalati da persone che non volevano o non potevano più tenerli. Ho un pony affetto da laminite, che gli ha colpito le zampe posteriori, causandogli grossi dolori. Le altre due asinelle sono inseparabili e mi sono state regalate da una signora col cuore d’oro, che a sua volta le aveva accudite dopo la morte del vecchio proprietario. Poi capre, galline, oche, anatre, conigli, pesci, tartarughe, cani.

Le due asinelle
Vivono tutti in branco, non ci sono differenze di specie qui. Tempo fa avevamo un gallo che si credeva un’oca e Zoey pensa di essere un cavallo. Una volta che si conoscono, vanno d’accordo. Quando inserisco un nuovo animale, dapprima lo tengo in un recinto separato, in modo che gli altri lo possano annusare, infine lo libero. Sanno gestirsi molto bene, anche in caso di ” antipatie”.”
Gli animali infatti sono liberi di passare tra i vari box e recinti, solo la notte vengono chiusi per la presenza di lupi in zona.
L‘Arca di Noemi guarda anche all’ ambiente, dato che funziona in parte con pannelli solari e in generale, ci spiega Noemi, lì da loro il cibo non viene mai buttato, ma viene dato piuttosto alle galline.
“Mi piacerebbe trasmettere alle nuove generazioni il valore della semplicità, ma anche far capire che è bello e giusto prendersi delle responsabilità, come la cura dei vari animali.” conclude Noemi. Si può sostenere il progetto di Noemi tramite una donazione.
Complimenti, Noemi, non vediamo l’ora di visitare la tua fattoria!
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