Benessere e Salute Archivi - La voce del Trentino https://www.lavocedeltrentino.it/category/home/rubriche/benessere-e-salute/ Quotidiano online indipendente Wed, 04 Sep 2024 14:39:46 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Nuova cardiologia interventistica al Santa Chiara di Trento: inaugurati spazi all’avanguardia https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/nuova-cardiologia-interventistica-al-santa-chiara-di-trento-inaugurati-spazi-allavanguardia/ Wed, 04 Sep 2024 14:39:46 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=478048 Nuova cardiologia interventistica al Santa Chiara di Trento: inaugurati spazi all’avanguardia

Dopo due anni di lavori e un investimento di circa 1,85 milioni di euro, è stata inaugurata la nuova cardiologia interventistica dell’ospedale Santa Chiara di Trento. L’area rinnovata, che comprende spazi più confortevoli e tecnologie avanzate, migliorerà i servizi offerti ai pazienti, sia locali che turisti. L’investimento ha permesso di dotare la struttura di attrezzature […]

L'articolo Nuova cardiologia interventistica al Santa Chiara di Trento: inaugurati spazi all’avanguardia proviene da La voce del Trentino.

]]>
Nuova cardiologia interventistica al Santa Chiara di Trento: inaugurati spazi all’avanguardia

Dopo due anni di lavori e un investimento di circa 1,85 milioni di euro, è stata inaugurata la nuova cardiologia interventistica dell’ospedale Santa Chiara di Trento.

L’area rinnovata, che comprende spazi più confortevoli e tecnologie avanzate, migliorerà i servizi offerti ai pazienti, sia locali che turisti.

L’investimento ha permesso di dotare la struttura di attrezzature di ultima generazione, come nuovi angiografi e sistemi di monitoraggio cardiologico, garantendo un miglioramento delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche.

Durante l’inaugurazione, il direttore generale dell’Apss, Antonio Ferro, ha evidenziato l’importanza dell’ospedale Santa Chiara come centro nevralgico della sanità provinciale, sottolineando il continuo impegno della Provincia per garantire cure di alta qualità.

«L’inaugurazione di questa nuova area dimostra il costante impegno di Provincia e Azienda sanitaria nel garantire un’alta qualità di cura per i nostri pazienti. L’ospedale Santa Chiara di Trento è uno snodo importante del nostro sistema ospedaliero, un ospedale hub con eccellenze a servizio di tutta la rete ospedaliera che continueremo a rafforzare fino a quando il nuovo ospedale del Trentino sarà realtà.

Per quanto riguarda la cardiologia interventistica accanto all’alta professionalità dei nostri operatori i pazienti troveranno ora attrezzature innovative che, contribuiranno a migliorare la qualità dell’assistenza. Concludo ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile questo intervento e gli operatori che ogni giorno con professionalità e dedizione garantiscono un alto livello di offerta ai nostri pazienti».

Il direttore dell’Unità operativa di cardiologia, Roberto Bonmassari, ha spiegato come i nuovi spazi consentano un approccio multidisciplinare, fondamentale per trattare le patologie cardiache sempre più complesse.

L’assessore provinciale alla salute, Mario Tonina, ha rimarcato che l’evoluzione tecnologica e l’approccio multidisciplinare sono elementi chiave nello sviluppo della sanità trentina, confermando l’impegno della Provincia nel miglioramento continuo delle strutture sanitarie.

«Inaugurare nuovi spazi di un ospedale riveste sempre una soddisfazione particolare. Le due nuove sale di cardiologia interventistica sono state profondamente rinnovate e oggi possono ospitare nuove apparecchiature all’avanguardia, qualificando ulteriormente il servizio offerto ai pazienti dell’ospedale Santa Chiara di Trento, che si conferma punto di riferimento per la sanità provinciale nella fase di progettazione e realizzazione del Nuovo polo ospedaliero e universitario del Trentino.

Evoluzione tecnologica, approccio multidisciplinare, valorizzazione dei professionisti della sanità trentina, presidio territoriale dei servizi sono direttrici di sviluppo della nostra sanità. Un ambito verso il quale la Provincia assicura il massimo impegno, dando attenzione anche agli spunti che emergono dall’operazione ascolto sul territorio».

L'articolo Nuova cardiologia interventistica al Santa Chiara di Trento: inaugurati spazi all’avanguardia proviene da La voce del Trentino.

]]>
Dormire di cuore. Come recuperare il sonno e prevenire le malattie cardiache https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/dormire-di-cuore-come-recuperare-il-sonno-e-prevenire-le-malattie-cardiache/ Mon, 02 Sep 2024 14:07:01 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477635 Dormire di cuore. Come recuperare il sonno e prevenire le malattie cardiache

Dormiamo poco, e le cause sono arcinote: stress, preoccupazioni, ansie, fobie, baldorie serali e seriali con amici, cattive abitudini alimentari, e innumerevoli altre ragioni. Dormire poco fa male ad un po’ tutto l’organismo, ma l’impatto sul corpo riguarda principalmente il cuore. Una soluzione c’è, ed è testata scientificamente: Dormire di più nei fine settimana. Ieri è […]

L'articolo Dormire di cuore. Come recuperare il sonno e prevenire le malattie cardiache proviene da La voce del Trentino.

]]>
Dormire di cuore. Come recuperare il sonno e prevenire le malattie cardiache

Dormiamo poco, e le cause sono arcinote: stress, preoccupazioni, ansie, fobie, baldorie serali e seriali con amici, cattive abitudini alimentari, e innumerevoli altre ragioni.

Dormire poco fa male ad un po’ tutto l’organismo, ma l’impatto sul corpo riguarda principalmente il cuore. Una soluzione c’è, ed è testata scientificamente: Dormire di più nei fine settimana.

Ieri è stato presentato un nuovo studio della Società Europea di Cardiologia, ed in esso sono contenuti i risultati di una analisi su 91.000 persone iscritte al progetto UK Biobank.

I parametri dell’analisi scientifica sono stati rigorosi: chi dormiva meno di sette ore era considerato privo di sonno.

In pratica quasi tutti non pigliano i pesci del proverbio, considerando che le programmazioni televisive più interessanti, le chat più intriganti e l’assuefazione da social sono collocate in fasce semi-notturne.

I pazienti della ricerca sono stati monitorati per ben quattordici anni, con particolare attenzione ai fine settimana.

Dai riscontri scientifici, infatti, le persone considerate prive di sonno che nei fine settimana hanno dormito almeno 90 minuti in più, risultavano aver abbassato il rischio di contrarre varie malattie come insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale, cardiopatia ischemica e ictus, rischio calcolato del 20% inferiore rispetto a chi dormiva meno anche nel week end.

I motivi sono legati alla frequenza cardiaca che rallenta durante il sonno, con la pressione sanguigna che scende anche del 20%, ne consegue che le infiammazioni croniche e le placche circolatorie generate da un cattivo sonno possono essere alleviate dal sonno di recupero.

Dormire poco fa decisamente male: gli adulti he dormono meno di cinque ore a notte, secondo la Chicago University, arrivano ad avere il 300% in più di calcificazione delle arterie coronariche, oltre a diabete e obesità.

Così, il sonno di recupero di almeno 90 minuti in più del solito durante il fine settimana  abbasserebbe il rischio di malattie contratto con privazione notturna da meno di sette ore, afferma la ricerca di cui sopra, effettuata, si presume, da gente sveglia.

 

L'articolo Dormire di cuore. Come recuperare il sonno e prevenire le malattie cardiache proviene da La voce del Trentino.

]]>
Dormire fino a tardi nel week end può ridurre il rischio di malattie cardiache? https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/dormire-fino-a-tardi-nel-week-end-puo-ridurre-il-rischio-di-malattie-cardiache/ Mon, 02 Sep 2024 09:07:58 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477554 Dormire fino a tardi nel week end può ridurre il rischio di malattie cardiache?

Dormire fino a tardi nei fine settimana per recuperare il sonno perso durante la settimana potrebbe ridurre il rischio di malattie cardiache fino al 20%. Questo è quanto emerso da uno studio presentato al Congresso della Società Europea di Cardiologia a Londra. Lo studio, condotto da Yanjun Song dello State Key Laboratory of Infectious Disease […]

L'articolo Dormire fino a tardi nel week end può ridurre il rischio di malattie cardiache? proviene da La voce del Trentino.

]]>
Dormire fino a tardi nel week end può ridurre il rischio di malattie cardiache?

Dormire fino a tardi nei fine settimana per recuperare il sonno perso durante la settimana potrebbe ridurre il rischio di malattie cardiache fino al 20%.

Questo è quanto emerso da uno studio presentato al Congresso della Società Europea di Cardiologia a Londra.

Lo studio, condotto da Yanjun Song dello State Key Laboratory of Infectious Disease a Pechino, ha analizzato i dati di 90.903 persone del progetto UK Biobank, utilizzando smartwatch per monitorare il sonno.

I partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi in base alla quantità di sonno recuperato durante il weekend: poco o nulla, fino a 0,45 ore, tra 0,45 e 1,28 ore, e il massimo recupero.

I risultati mostrano che coloro che recuperavano più ore di sonno nel fine settimana avevano un rischio di malattie cardiache ridotto del 19% rispetto a chi non recuperava sonno.

Tra i partecipanti che dormivano meno di 7 ore a notte, quelli che recuperavano più ore nel weekend avevano un rischio ridotto del 20%.

L'articolo Dormire fino a tardi nel week end può ridurre il rischio di malattie cardiache? proviene da La voce del Trentino.

]]>
Covid: la Corte Ue per i diritti dell’uomo boccia sanitari novax https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/02/covid-la-corte-ue-per-i-diritti-delluomo-boccia-sanitari-novax/ Mon, 02 Sep 2024 08:06:16 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477522 Covid: la Corte Ue per i diritti dell’uomo boccia sanitari novax

Con la sentenza del 29 agosto, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha respinto il ricorso di 26 sanitari (19 sammarinesi, 6 italiani e 1 moldavo) che nel 2021 avevano rifiutato il vaccino anti-Covid e contestato la loro sospensione dall’attività lavorativa. La Corte ha dichiarato che non ci sarebbe stata violazione dei diritti, giudicando “manifestamente infondata” […]

L'articolo Covid: la Corte Ue per i diritti dell’uomo boccia sanitari novax proviene da La voce del Trentino.

]]>
Covid: la Corte Ue per i diritti dell’uomo boccia sanitari novax

Con la sentenza del 29 agosto, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha respinto il ricorso di 26 sanitari (19 sammarinesi, 6 italiani e 1 moldavo) che nel 2021 avevano rifiutato il vaccino anti-Covid e contestato la loro sospensione dall’attività lavorativa.

La Corte ha dichiarato che non ci sarebbe stata violazione dei diritti, giudicando “manifestamente infondata” l’accusa di discriminazione e ritenendo le misure adottate proporzionate e giustificate per proteggere la salute pubblica durante la pandemia.

Le parti coinvolte hanno ora tre mesi per fare ricorso. Questa decisione segue quella della Corte Costituzionale italiana, che aveva già sostenuto la legittimità delle misure restrittive per contenere la diffusione del virus.

L'articolo Covid: la Corte Ue per i diritti dell’uomo boccia sanitari novax proviene da La voce del Trentino.

]]>
Attività socio assistenziali delle Comunità: definiti i budget 2024 https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/01/attivita-socio-assistenziali-delle-comunita-definiti-i-budget-2024/ Sun, 01 Sep 2024 04:00:30 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477149 Attività socio assistenziali delle Comunità: definiti i budget 2024

Oggi la Giunta provinciale ha approvato il budget per le attività socio-assistenziali delle Comunità e del Territorio Val d’Adige per il 2024, allocando complessivamente circa 95 milioni di euro. Questo include una quota aggiuntiva per coprire l’aumento dei costi e delle tariffe dei servizi diurni e residenziali per persone con disabilità. L’assessore provinciale alla salute […]

L'articolo Attività socio assistenziali delle Comunità: definiti i budget 2024 proviene da La voce del Trentino.

]]>
Attività socio assistenziali delle Comunità: definiti i budget 2024

Oggi la Giunta provinciale ha approvato il budget per le attività socio-assistenziali delle Comunità e del Territorio Val d’Adige per il 2024, allocando complessivamente circa 95 milioni di euro.

Questo include una quota aggiuntiva per coprire l’aumento dei costi e delle tariffe dei servizi diurni e residenziali per persone con disabilità.

L’assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Mario Tonina, ha sottolineato l’importanza di questi fondi per consolidare l’offerta di servizi sul territorio e ha annunciato un prossimo incontro con i presidenti delle Comunità e i responsabili dei servizi sociali per pianificare le attività future.

Il budget per il 2024 ammonta a 95.027.083,81 euro e include anche un contributo di 673.355,65 euro dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’accoglienza e l’assistenza alla popolazione ucraina, ripartito tra le Comunità in base al numero di richiedenti protezione temporanea presenti.

Inoltre, è stato deciso che, a partire dal 2025, il servizio PRINS (Pronto Intervento Sociale) sarà gestito dalla Provincia in collaborazione con il Comune di Trento, garantendo così una copertura uniforme su tutto il territorio provinciale.

L'articolo Attività socio assistenziali delle Comunità: definiti i budget 2024 proviene da La voce del Trentino.

]]>
Le zanzare percepiscono il calore dall’uomo? https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/31/le-zanzare-percepiscono-il-calore-dalluomo/ Sat, 31 Aug 2024 03:05:48 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=476362 Le zanzare percepiscono il calore dall’uomo?

Recenti ricerche dell’Università della California a Santa Barbara, pubblicate su Nature, hanno rivelato che le zanzare non solo reagiscono alla CO2 e agli odori umani, ma sarebbero anche in grado di percepire il calore del corpo umano.  Le zanzare sono tra gli animali più pericolosi al mondo, responsabili di circa 400.000 morti annuali per malaria […]

L'articolo Le zanzare percepiscono il calore dall’uomo? proviene da La voce del Trentino.

]]>
Le zanzare percepiscono il calore dall’uomo?

Recenti ricerche dell’Università della California a Santa Barbara, pubblicate su Nature, hanno rivelato che le zanzare non solo reagiscono alla CO2 e agli odori umani, ma sarebbero anche in grado di percepire il calore del corpo umano. 

Le zanzare sono tra gli animali più pericolosi al mondo, responsabili di circa 400.000 morti annuali per malaria e di oltre 10 milioni di casi di dengue, febbre gialla e Zika.

La loro capacità di identificare l’uomo è stata studiata a lungo. In passato, è stato accertato che le zanzare usano sensori per rilevare CO2 e odori della pelle, ma ora è chiaro che queste insetti possiedono anche una sorta di “marcia in più” che permette loro di percepire il calore umano.

I sensori nelle antenne delle zanzare sarebbero in grado di rilevare il calore umano a una distanza di circa 70 centimetri, specificamente nella gamma di temperatura di 35-36 gradi Celsius.

Questa scoperta spiega quindi perché i vestiti larghi possono offrire una protezione migliore: non solo ostacolano l’accesso delle zanzare, ma riducono anche la visibilità del calore corporeo.

L'articolo Le zanzare percepiscono il calore dall’uomo? proviene da La voce del Trentino.

]]>
Violenza contro le donne in sanità, in 3 anni +40% di episodi https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/27/violenza-contro-le-donne-in-sanita-in-3-anni-40-di-episodi/ Tue, 27 Aug 2024 04:25:19 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=476451 Violenza contro le donne in sanità, in 3 anni +40% di episodi

Negli ultimi tre anni in Italia si è registrato un aumento del 40% delle violenze, sia fisiche che psicologiche, contro le donne impiegate nel settore sanitario. L’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), insieme a Unione Medica Euromediterranea e al movimento Uniti per Unire, segnala un’estate particolarmente critica, con un numero record di aggressioni, […]

L'articolo Violenza contro le donne in sanità, in 3 anni +40% di episodi proviene da La voce del Trentino.

]]>
Violenza contro le donne in sanità, in 3 anni +40% di episodi

Negli ultimi tre anni in Italia si è registrato un aumento del 40% delle violenze, sia fisiche che psicologiche, contro le donne impiegate nel settore sanitario.

L’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), insieme a Unione Medica Euromediterranea e al movimento Uniti per Unire, segnala un’estate particolarmente critica, con un numero record di aggressioni, mai così alto negli ultimi 10 anni.

Tra il 1° e il 20 agosto non è passato un giorno senza che un medico o un infermiere subisse un’aggressione, con l’80% delle vittime donne.

Le violenze variano da percosse a aggressioni sessuali e non riguardano solo l’Italia, ma anche il resto dell’Europa e i Paesi in via di sviluppo, dove l’incremento è più marcato. A livello globale, le aggressioni contro il personale sanitario sono aumentate del 42%.

In Europa, il 40% dei professionisti ha subito almeno un episodio di violenza, mentre nei Paesi in via di sviluppo la percentuale tra le donne arriva al 95%. Inoltre, in Italia le discriminazioni contro le donne sanitarie di origine straniera sono aumentate del 35% negli ultimi mesi.

Le aggressioni si verificano principalmente nei pronto soccorso, nei servizi di emergenza 118 e nei reparti di psichiatria. Foad Aodi, presidente di Amsi, sottolinea come i disservizi ospedalieri contribuiscano all’esasperazione dei cittadini, sfociando in violenze contro il personale sanitario.

Per affrontare il problema, Aodi sollecita l’adozione di leggi specifiche e un cambiamento culturale nella società

L'articolo Violenza contro le donne in sanità, in 3 anni +40% di episodi proviene da La voce del Trentino.

]]>
Il rischio di malattie genetiche cresce con l’età del padre? https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/25/il-rischio-di-malattie-genetiche-cresce-con-leta-del-padre/ Sun, 25 Aug 2024 03:55:13 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=475342 Il rischio di malattie genetiche cresce con l’età del padre?

Le nuove scoperte indicherebbero che le mutazioni genetiche che causano malattie rare sono trasmesse in gran parte attraverso il padre. Queste mutazioni, che si accumulano nelle cellule staminali che producono spermatozoi, aumentano con l’età del padre poiché queste cellule si replicano continuamente. Inoltre, le cellule contenenti mutazioni si replicano più frequentemente rispetto a quelle sane, […]

L'articolo Il rischio di malattie genetiche cresce con l’età del padre? proviene da La voce del Trentino.

]]>
Il rischio di malattie genetiche cresce con l’età del padre?

Le nuove scoperte indicherebbero che le mutazioni genetiche che causano malattie rare sono trasmesse in gran parte attraverso il padre.

Queste mutazioni, che si accumulano nelle cellule staminali che producono spermatozoi, aumentano con l’età del padre poiché queste cellule si replicano continuamente.

Inoltre, le cellule contenenti mutazioni si replicano più frequentemente rispetto a quelle sane, incrementando il rischio di trasmettere malattie genetiche ai figli.

Uno studio congiunto dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù e dell’Università di Oxford, pubblicato su The American Journal of Human Genetics, ha identificato questo meccanismo molecolare.

Analizzando campioni di pazienti con la sindrome di Myhre e i dati di famiglie con malattie genetiche rare, i ricercatori hanno osservato che le mutazioni genetiche proliferano maggiormente rispetto alle cellule sane, con un processo simile a quello del cancro. Questo rischio aumenta con l’età del padre.

I risultati dello studio hanno importanti implicazioni per la consulenza genetica e la valutazione del rischio riproduttivo.

Marco Tartaglia, dell’Ospedale Bambino Gesù, sottolinea che l’incremento dell’età paterna può contribuire significativamente alla trasmissione di mutazioni genetiche, suggerendo la necessità di considerare questi fattori nella pianificazione familiare.

“Si tratta di risultati rilevanti per le importanti implicazioni in ambito di consulenza genetica e di calcolo del rischio riproduttivo. Questa scoperta suggerisce che, con l’aumentare dell’età paterna, più meccanismi molecolari possono contribuire ad accrescere la probabilità di trasmissione al nascituro di un gene mutato potenzialmente causa di malattia”.       

L'articolo Il rischio di malattie genetiche cresce con l’età del padre? proviene da La voce del Trentino.

]]>
Mpox non è il “nuovo Covid” e può essere controllato https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/21/mpox-non-e-il-nuovo-covid-e-puo-essere-controllato/ Wed, 21 Aug 2024 09:11:01 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=475586 Mpox non è il “nuovo Covid” e può essere controllato

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Mpox non rappresenta una nuova pandemia simile al Covid-19 e può essere controllato in modo efficace. Secondo quanto riporta un articolo della BBC, il dott. Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’OMS, ha rassicurato la stampa che, nonostante le preoccupazioni per la nuova variante del virus, con le dovute […]

L'articolo Mpox non è il “nuovo Covid” e può essere controllato proviene da La voce del Trentino.

]]>
Mpox non è il “nuovo Covid” e può essere controllato

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Mpox non rappresenta una nuova pandemia simile al Covid-19 e può essere controllato in modo efficace.

Secondo quanto riporta un articolo della BBC, il dott. Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’OMS, ha rassicurato la stampa che, nonostante le preoccupazioni per la nuova variante del virus, con le dovute azioni coordinate e tempestive (tra cui la distribuzione mirata dei vaccini) la situazione potrà essere controllata.

Un caso di Mpox è stata recentemente confermata in Svezia mentre la variante Clade II, responsabile dell’epidemia del 2022, continua a circolare a livello globale. Tuttavia, gli esperti sanno come gestire Mpox tramite misure di sanità pubblica e un accesso equo ai vaccini.

Il Dr. Kluge ha poi sottolineato appunto che il rischio per la popolazione generale è basso e ha escluso la necessità di lockdown. Ha inoltre evidenziato che, due anni fa, l’epidemia di Mpox è stata controllata in Europa grazie al coinvolgimento diretto con le comunità colpite. Ora è fondamentale implementare sistemi per controllare e potenzialmente eliminare Mpox a livello globale.

Attualmente, circa 100 nuovi casi di Clade II vengono segnalati ogni mese in Europa. I viaggiatori verso le aree colpite in Africa sono consigliati di considerare la vaccinazione. L’OMS non raccomanda l’uso di mascherine o vaccinazioni di massa, ma suggerisce l’uso dei vaccini nelle aree colpite e per i gruppi a rischio.

Il Dr. Jean Kaseya, Direttore Generale dell’Africa CDC, in una conferenza stampa ha anche chiesto di evitare divieti di viaggio verso l’Africa, sottolineando che la solidarietà significa fornire supporto medico adeguato. Nel mentre, si apprende, il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie in Africa ha annunciato un piano chiaro per fornire 10 milioni di dosi di vaccino al continente.

L'articolo Mpox non è il “nuovo Covid” e può essere controllato proviene da La voce del Trentino.

]]>
In agosto nessun nuovo caso di vaiolo delle scimmie in Italia https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/20/in-agosto-nessun-nuovo-caso-di-vaiolo-delle-scimmie-in-italia/ Tue, 20 Aug 2024 07:39:03 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=475328 In agosto nessun nuovo caso di vaiolo delle scimmie in Italia

Lo indica la circolare aggiornata del ministero della Salute

L'articolo In agosto nessun nuovo caso di vaiolo delle scimmie in Italia proviene da La voce del Trentino.

]]>
In agosto nessun nuovo caso di vaiolo delle scimmie in Italia

La situazione epidemiologica in Italia è attualmente sotto controllo, con nessun caso accertato del nuovo ceppo di Mpox (clade I).

Mara Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, ha confermato che il Ministero è in costante contatto con organismi internazionali per sviluppare misure condivise e pianificare strategie di contenimento in caso di cambiamenti nello scenario.

“La situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo, poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox. I nostri uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali, per elaborare misure condivise”.

Si sta anche rafforzando la rete di sorveglianza diagnostica e le scorte di vaccini sono sufficienti per il fabbisogno attuale.

Il Ministero della Salute sta preparando una nuova circolare per le Regioni con indicazioni per la popolazione e gli operatori delle frontiere.

Inoltre, si sta valutando l’istituzione di un tavolo interministeriale, in collaborazione con i Ministeri degli Esteri, Economia, Interni e Trasporti, per coordinare piani strategici di contrasto alla diffusione del patogeno.

“Il Ministero della Salute ha attivato i canali operativi con AIFA e ISS per la pianificazione di strategie di contenimento del rischio nell’eventualità di variazione dello scenario attuale; contestualmente si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale.

La scorta nazionale di vaccini al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno e stiamo elaborando una nuova circolare informativa alle Regioni con indicazioni alla popolazione e agli operatori impegnati nei siti di frontiera.

Inoltre è in corso la valutazione dell’istituzione di un tavolo interministeriale di concerto con il Ministero degli Esteri, dell’Economia e delle finanze, degli Interni e dei Trasporti per concordare piani operativi di contrasto alla diffusione del patogeno con un approccio strategico organizzato”.

Il 14 agosto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato nuovamente Mpox un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale (Pheic), dopo una riunione del comitato di emergenza chiamato ad analizzare i rischi connessi all’epidemia partita nei mesi scorsi dalla Repubblica Democratica del Congo.

Il 15 agosto, la Svezia ha segnalato il primo caso di contagio (QUI link) importato al di fuori dell’Africa, dopo che l’OMS aveva dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale il 11 maggio 2023. 

L'articolo In agosto nessun nuovo caso di vaiolo delle scimmie in Italia proviene da La voce del Trentino.

]]>