Musica Archivi - La voce del Trentino https://www.lavocedeltrentino.it/category/home/arte-e-cultura/musica/ Quotidiano online indipendente Wed, 04 Sep 2024 08:52:50 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Disabilità e concerti: quando per avere i biglietti non basta soltanto un click https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/disabilita-e-concerti-quando-per-avere-i-biglietti-non-basta-soltanto-un-click/ Wed, 04 Sep 2024 08:52:50 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477835 Disabilità e concerti: quando per avere i biglietti non basta soltanto un click

Roberta OfferSi chiama Roberta Offer e nel cassetto ha un sogno: poter assistere al concerto di Renato Zero. A seguito di una poliomielite avuta quando aveva appena dieci mesi e che le ha paralizzato la gamba sinistra, Roberta si trova oggi costretta sulla sedia a rotelle. Questa sua condizione le ha però impedito per il secondo […]

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Disabilità e concerti: quando per avere i biglietti non basta soltanto un click

Roberta Offer

Si chiama Roberta Offer e nel cassetto ha un sogno: poter assistere al concerto di Renato Zero.

A seguito di una poliomielite avuta quando aveva appena dieci mesi e che le ha paralizzato la gamba sinistra, Roberta si trova oggi costretta sulla sedia a rotelle. Questa sua condizione le ha però impedito per il secondo anno di seguito di partecipare al concerto del suo idolo.

“Tutto è iniziato nel 2023 quando, aiutata dall’Agenzia Viaggi di Pergine ho inoltrato la richiesta a Ticket One per avere i biglietti del concerto di Renato Zero che si sarebbe tenuto a Mantova. Per noi disabili la procedura è un po’ più complessa. Dobbiamo infatti fornire al sito i nostri dati e quelli dell’accompagnatore, nonché una copia dei documenti e del certificato di invalidità.

Inizialmente mi viene detto che era tutto a posto e che mi avevano già messo in lista. Nonostante i continui solleciti però, dei biglietti non vi era traccia. Poco tempo dopo però ricevo un’e-mail mi si dice che il posto per me non c’è. Vi lascio immaginare la delusione che ho provato! Oltretutto, dicendomi di essere già in lista, mi avevano pure illusa.”

A giugno 2024 escono le date del nuovo tour di Renato Zero e la signora Roberta scopre che a ottobre vi sarà nuovamente una tappa a Mantova.

“Anche questa volta mi sono subito attivata e con l’appoggio dell’agenzia, ho inoltrato la domanda. Al primo sollecito mi viene detto che sono già stata inserita nella lista d’attesa. Dopo una serie di mail e telefonate da parte degli operatori dell’agenzia, un’operatrice risponde invece che i miei biglietti possono essere confermati anche all’ultimo.

Peccato che l’unica risposta ricevuta alla fine diceva che i posti erano esauriti. Questa volta ci sono rimasta proprio male. Anch’io ho diritto di assistere ai concerti! Inoltre, per il secondo anno di fila ho mandato a terzi i miei documenti recanti anche dati sensibili.

Mi sono subito messa in contatto con il comune di Mantova perché volevo andare a fondo della questione. Mi è stato quindi detto di contattare l’infopoint e il PalaUnical, ma purtroppo nessuno ha saputo darmi una risposta.”

A Roberta i concerti piacciono. Giovedì sera andrà a sentire Umberto Tozzi alla Music Arena e per ottenere il biglietto le è bastato semplicemente effettuare una telefonata e seguire la procedura indicata.

“Qualche anno fa mi era successo un episodio simile nel prenotare i biglietti per il concerto di Antonello Venditti a Marostica.

Aiutata dalla mia amica Rita, avevo telefonato alla Due Punti Eventi per farmi spiegare cosa avrei dovuto fare per garantirmi il posto. L’operatore con cui avevo parlato mi aveva detto esserci ancora disponibilità, ma il giorno dopo mi era stato scritto che, viste le numerose richieste, i biglietti per persone come me erano esauriti. Nonostante avessimo risposto alla mail chiedendo spiegazioni, ad oggi non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta.

Purtroppo, temo di essere giunta ad una conclusione: dal momento che noi disabili i biglietti non li paghiamo, la precedenza viene data a chi invece li acquista, indipendentemente dalla cronologia delle richieste.”

Come Roberta, viene da chiedersi chissà quante altre persone si sono trovate in questa situazione.

Ad oggi, purtroppo, non esiste una legge nazionale volta a disciplinare la presenza dei disabili ai concerti e la gestione dei posti loro riservata è affidata all’organizzazione. Spesso però i biglietti vengono venduti da soggetti terzi, per cui se ad una persona pagante basta un click e il codice della carta di credito, per altre è invece l’inizio di un’odissea.

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Trentino Music Arena: oltre 3.000 persone per gli «Europe» https://www.lavocedeltrentino.it/2024/09/04/trentino-music-arena-oltre-3-000-persone-per-gli-europe/ Wed, 04 Sep 2024 05:22:22 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=477920 Trentino Music Arena: oltre 3.000 persone per gli «Europe»

Quasi due ore di spettacolo per gli Europe e una scaletta che ha ripercorso i quarant’anni di musica della leggendaria hard rock band svedese. Joey Tempest, John Norum, Mic Michaeli, John Leven e Ian Haugland hanno cavalcato il palco della Trentino Music Arena suonando i loro grandi successi. Sedici i brani in scaletta: On Broken […]

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Trentino Music Arena: oltre 3.000 persone per gli «Europe»

Quasi due ore di spettacolo per gli Europe e una scaletta che ha ripercorso i quarant’anni di musica della leggendaria hard rock band svedese.

Joey Tempest, John Norum, Mic Michaeli, John Leven e Ian Haugland hanno cavalcato il palco della Trentino Music Arena suonando i loro grandi successi.

Sedici i brani in scaletta: On Broken Wings, Rock the Night, Walk the Earth, Scream of Anger, Sign of the Times, Hold Your Head Up, Carrie, War of Kings, Stormwind, Open Your Heart, More Than Meets the Eye, Eden, Ready or not, Superstitious, Cherokee. E naturalmente The Final Countdown. (clicca qui per vedere il video)

Eterogeneo il pubblico proveniente da tutta Italia ma anche da molt stati Europei. Gli appassionati sono arrivati dal Trentino, dall’Alto Adige, dal Veneto, dalla Lombardia, dal Friuli Venezia Giulia. Ma anche da Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia a conferma che la Trentino Music Arena si sta posizionando come “Arena musicale delle Terre Alte”.

Oltre 3000 i biglietti staccati per chi ha voluto fare un tuffo negli anni ’80 e arrivare fino ad oggi a ritmo di hard rock. Alla TMA anche una rappresentanza della Trentino Volley Femminile con il coach Davide Mazzanti.

Il 2023 è stato il quarantesimo anniversario dell’album di debutto degli Europe, celebrato con un tour di diciotto concerti in tutta Europa che si è concluso con due show al London Palladium.

La la band sta girando l’Europa con una serie di nuovi concerti. Lo show di Trento, organizzato dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara con la collaborazione di Barley Arts, è stata l‘unica tappa italiana.

Gli Europe hanno segnato la storia di un genere, solo la hit The Final Countdown nel 2022 ha raggiunto il traguardo di un miliardo di visualizzazioni su YouTube.

Ad aprire il concerto gli UNDERTONE e NEREIS, band trentine selezionate dal management degli EUROPE con un contest dedicato che ha coinvolto quasi un centinaio di artisti. (clicca qui per vedere il video di The Final Countdown.)

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Gli Oasis tornano ma dureranno? https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/30/gli-oasis-tornano-ma-dureranno/ Fri, 30 Aug 2024 04:47:01 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=476936 Gli Oasis tornano ma dureranno?

Oasis reunionBrano consigliato “Don’t look back in anger” Una band tormentata da mille litigi, finita, smontata, riformata, ancora sciolta, ancora riformata quella degli Oasis. Al punto che nessuno dei followers osava più credere in una possibilità di riformarla. Troppe volte l’annuncio era stato dato e troppe volte era stata la delusione all’ennesimo rifiuto di tornare in […]

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Gli Oasis tornano ma dureranno?

Oasis reunion

Brano consigliato “Don’t look back in anger

Una band tormentata da mille litigi, finita, smontata, riformata, ancora sciolta, ancora riformata quella degli Oasis. Al punto che nessuno dei followers osava più credere in una possibilità di riformarla.

Troppe volte l’annuncio era stato dato e troppe volte era stata la delusione all’ennesimo rifiuto di tornare in scena. Sembra veramente fatta stavolta, ma molti sono ancora in un tempo sospeso tra l’incredulità e il “vedremo come finirà”.

Sono 14 le date fissate per questa tournée in Inghilterra e Irlanda. Facile prevedere un rapido tutto esaurito dopodomani, quando i biglietti verranno posti in vendita. (QUI link)

Non molti lo ricorderanno ma già 22 anni fa gli Oasis si erano riformati dopo due anni di assenza dai palcoscenici, ed avevano messo in scaletta un tour Italiano. Al Vox Di Nonantola si presentarono proprio nel giorno del solstizio d’estate.

Ovviamente il locale, relativamente piccolo, era stipato in ogni angolo e il caldo e l’ascella pezzata, hanno reso la serata indimenticabile sotto molti aspetti: musicali, scenici e per gli aromi condivisi.

I fratelli Liam e Noel Gallagher cominciarono con quella data al Vox il loro tour italiano. E  non ci sono notizie di particolari screzi tra loro in quelle date. Ma la pace durò poco e tornarono i battibecchi e le cose lanciate sul palco.

Il tour era a supporto del nuovo album “Heathen Chemistry”. Concerto molto buono, ottima energia anche se la voce dei due fratelli era molto diversa nella potenza e nella versatilità. 

Le voci che si rincorrevano sulla riunione, confinavano ormai con le leggende, svelate, smentite, di nuovo riproposte. La conferma della ripartenza ha mandato in estasi i fan, che erano in astinenza sin dal 2009. 

15 anni senza Oasis, senza che i fratelli suonassero assieme, ha creato le condizioni per una tournée evento. Vada come vada, chi acquisterà i biglietti, sa che potrebbe essere di nuovo l’ultima volta che suoneranno assieme.

Riusciranno Liam and Noel a proseguire la loro avventura musicale e dare un seguito al successo di “What’s The Story Morning Glory”? L’album che gli fece guadagnare in popolarità e risultò essere il più venduto album inglese. 

I loro successi sono memorabili, da Stop crying your Heart Out, a Don’t look back in anger, Don’t Go Away, Wonderwall, Supersonic, Stand by me… e molti altri

Gli Oasis tornano ma dureranno?

Oasis reunion

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Gli Oasis tornano insieme e annunciano un tour di 14 spettacoli nel 2025 https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/27/gli-oasis-tornano-insieme-e-annunciano-un-tour-di-14-spettacoli-nel-2025/ Tue, 27 Aug 2024 08:22:34 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=476538 Gli Oasis tornano insieme e annunciano un tour di 14 spettacoli nel 2025

È ufficiale: gli Oasis torneranno insieme per una serie di concerti dopo 15 anni dallo scioglimento. Oggi alle 8 del mattino, la band ha annunciato un tour che prevede 14 spettacoli in Regno Unito e Irlanda durante la prossima estate. Le date dei concerti includeranno Cardiff, Manchester, Londra, Edimburgo e Dublino. Nello specifico: Cardiff Principality Stadium […]

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Gli Oasis tornano insieme e annunciano un tour di 14 spettacoli nel 2025

È ufficiale: gli Oasis torneranno insieme per una serie di concerti dopo 15 anni dallo scioglimento. Oggi alle 8 del mattino, la band ha annunciato un tour che prevede 14 spettacoli in Regno Unito e Irlanda durante la prossima estate.

Le date dei concerti includeranno Cardiff, Manchester, Londra, Edimburgo e Dublino. Nello specifico: Cardiff Principality Stadium – 4/5 luglio; Manchester Heaton Park – 11/12/19/20 luglio; London Wembley Stadium – 25/26 luglio e 2/3 agosto; Edinburgh Scottish Gas Murrayfield Stadium – 8/9 agosto; Dublin Croke Park – 16/17 agosto.

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KISS Dressed to kill: una copertina iconica per il trionfo del rock’n’roll https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/26/kiss-dressed-to-kill-una-copertina-iconica-per-il-trionfo-del-rocknroll/ Mon, 26 Aug 2024 07:58:18 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=476329 KISS Dressed to kill: una copertina iconica per il trionfo del rock’n’roll

Come’è nata una copertina iconica, che ha fatto la storia del rock’n’roll ed è diventata un esempio per molti creativi in campo musicale: KISS Dressed to kill I vinili agli esordi, venivano “vestiti” solamente di una copertina generica, con un foro centrale per poter leggere il titolo del singolo o dell’album. Al massimo cambiava il […]

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KISS Dressed to kill: una copertina iconica per il trionfo del rock’n’roll

Come’è nata una copertina iconica, che ha fatto la storia del rock’n’roll ed è diventata un esempio per molti creativi in campo musicale: KISS Dressed to kill

I vinili agli esordi, venivano “vestiti” solamente di una copertina generica, con un foro centrale per poter leggere il titolo del singolo o dell’album. Al massimo cambiava il colore, da bianco ad avana, ma non presentava elementi riconoscibili.

Con l’esigenza di proteggere i delicati vinili, alla Columbia Records pensarono di aggiungere una sovra-copertina più robusta, che però rendeva tutti i dischi troppo simili. 

Aggiungere un disegno o una immagine alla sovra-copertina fu il passaggio successivo e diede vita ad una escalation artistica a cui si applicarono molte scuole di design e celebri artisti, che proprio grazie a quei dischi divennero famosi (lo stesso Andy Warhol ne fu un profeta)

Tra gli esempi più interessanti di copertine diventate iconiche c’è sicuramente l’album dei KISS Dressed to kill. la foto in realtà doveva far parte di un fumetto fotografico per la rivista Creem, che venne pubblicato nel 1975.

I KISS dovevano impegnarsi nell’azione di far trionfare il rock’n’roll nei confronti della musica troppo sdolcinata. Una specie di super eroi della musica rock. Perciò il fotografo Bob Gruen immaginò di portarli all’esterno per un servizio in cui si presentavano vestiti con abiti civili ma truccati alla KISS.

Quegli scatti sono praticamente gli unici che si conoscano con i KISS in abiti “normali e non nelle loro “divise” da spettacolo, perciò sono molto amati dai loro fan.

Per il set utilizzarono gli abiti che trovarono a casa di Gruen, pescando dal suo armadio e da quello della moglie. Addobbati con giacche e cravatte, in taglie non conformi alle loro dimensioni, ed improbabili calzature, uscirono per la città come nuovi supereroi del rock’n’roll.

L’effetto fu interessante e fecero molti scatti utilizzando le linee della metropolitana, scendendo a quasi ogni fermata per rientrare ed uscire a quella successiva. Il Tube di NY ha fatto da coordinamento della sceneggiatura del fumetto. 

I KISS non avevano materiale discografico pronto, infatti entrarono in sala solo alcuni mesi dopo aver realizzato quel set. Quando Creem pubblicò le foto si innamorarono di quegli scatti, tanto che decisero di cambiare il materiale che stavano registrando. 

Incisero un concept album che prendeva corpo sull’uso distorto delle false identità, diventato il marchio di fabbrica della band, e per render ancor più evidente il concetto scelsero il fortunato titolo Dressed to kill.

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Il miglior bluegrass è quello dei The Dead South  https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/19/il-miglior-bluegrass-e-quello-dei-the-dead-south/ Mon, 19 Aug 2024 11:01:11 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=475194 Il miglior bluegrass è quello dei The Dead South 

The Dead Southbrano consigliato “In Hell I’ll be in Good Company” Sono una band canadese, nata quasi per caso, dall’amicizia di 4 ragazzi che amavano fare musica assieme. All’inizio non avevano le idee chiare e non avevano ancora individuato il loro genere musicale, ma assemblando gli strumenti che avevano a disposizione, il bluegrass è diventato quasi ovvio. […]

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Il miglior bluegrass è quello dei The Dead South 

The Dead South

brano consigliato “In Hell I’ll be in Good Company

Sono una band canadese, nata quasi per caso, dall’amicizia di 4 ragazzi che amavano fare musica assieme. All’inizio non avevano le idee chiare e non avevano ancora individuato il loro genere musicale, ma assemblando gli strumenti che avevano a disposizione, il bluegrass è diventato quasi ovvio.

Si sono formati nel 2012 a Regina, una cittadina canadese nella regione del Saskatchewan. Facevano serate nel club locali quando si sono accorti che il loro sound piaceva, ed hanno deciso di darsi un nome evocativo, Il Sud Morto (The Dead South) l’area dove il bluegrass ha avuto origine.  

Hanno inciso un Extended Play l’anno successivo Ocean Went Mad and We Were to Blame. L’anno successivo, il 2014, hanno attirato l’attenzione di una casa discografica tedesca che ha pubblicato il loro primo album  Good Company.

Al primo album sono seguiti due altri album Illusion and Doubt nel 2016 e nel 2019 Sugar & Joy. Hanno ottenuto un buon successo anche in Europa, specie in Danimarca, Germania, UK e Irlanda. Infatti nella prossima primavera saranno in tournée in Europa ma non sono previste date italiane, sinora.

The Dead South, hanno elaborato una loro personale miscela, al folk più tradizionale hanno aggiunto sapori della musica con cui sono cresciuti, virando tra rock, punk e metal, attualizzando un suono che potrebbe risultare noioso a lungo andare.

In Canada hanno ottenuto il Juno Award, che corrisponde ai Grammy Award. La vocalità con un notevole “graffio” di Nate Hilts, è la cifra che rende riconoscibile la band. La formazione è quella standard del genere con chitarra, violoncello, banjo e mandolino.

Eseguono un ottimo repertorio che comprende loro brani e cover celebri. Sabato scorso si sono esibiti a Los Angeles, (le foto si riferiscono a quel concerto) in un teatro molto gremito e con un pubblico attento che ha seguito l’esibizione con trasporto. 

Il fascino del suono folk bluegrass è, grazie a loro, tornato in auge, lo dimostrano anche i 300 milioni di visualizzazioni dei loro video di “In Hell I’ll be in Good Company”.

The Dead South

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La malattia di Alzheimer ci priva di Jack Russell, aveva 63 anni https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/16/la-malattia-di-alzheimer-ci-priva-di-jack-russell-aveva-63-anni/ Fri, 16 Aug 2024 17:48:17 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=474773 La malattia di Alzheimer ci priva di Jack Russell, aveva 63 anni

Jack RussellBrano consigliato “Rock me” Era il leader della band rock The Great White che aveva ottenuto un buon successo negli anni ’80 e ‘90. Il loro più grande hit fu “Rock me”. Aveva 63 anni ed aveva avuto una carriera avventurosa, con un gravissimo incendio scoppiato in un club in cui si esibiva.  Un petardo […]

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La malattia di Alzheimer ci priva di Jack Russell, aveva 63 anni

Jack Russell

Brano consigliato “Rock me

Era il leader della band rock The Great White che aveva ottenuto un buon successo negli anni ’80 e ‘90. Il loro più grande hit fu “Rock me”.

Aveva 63 anni ed aveva avuto una carriera avventurosa, con un gravissimo incendio scoppiato in un club in cui si esibiva. 

Un petardo sparato male, aveva innescato l’incendio delle strutture del locale e provocato una vera strage. Ad accusarsi dell’incidente era stato il suo road manager che aveva scontato due anni in prigione.

Quella notte erano morti un centinaio di spettatori ed anche il chitarrista Ty Longlay, aveva perso la vita nell’incidente. Nel rogo furono ferite altre 230 persone.

La morte è stata comunicata ai fan con un post pubblicato sul profilo ufficiale della band in Instagram. La demenza che lo aveva colpito a seguito della malattia di Alzheimer non gli ha lasciato scampo. Jack si era roso conto dell’aggravarsi delle sue condizioni e pochi mesi fa aveva annunciato il ritiro dalle scene.

La band era nata in California col none di Dante Fox, cambiato poi in Great White pochi anni dopo. Ad accompagnarlo in entrambe le avventure musicali il chitarrista Mark Kendall.

Il loro miglio momento fu a cavallo tra gli ’80 e i ’90 del secolo scorso. I gran White portavano avanti una sorta di glam rock che rasentava l’hard rock, con alcuni buoni spunti acustici. Tra le loro hit oltre a Rock me, Once bitter Twice shame, He saw it coming, Save your love.

Con lo scioglimento della band Jack Russell aveva continuato ad esibirsi da solo fino a pochi mesi fa.

Jack Russell

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Music Arena: gli spettacoli dal vivo continueranno anche nei prossimi anni https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/07/music-arena-gli-spettacoli-dal-vivo-continueranno-anche-nei-prossimi-anni/ Wed, 07 Aug 2024 06:03:50 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=473238 Music Arena: gli spettacoli dal vivo continueranno anche nei prossimi anni

«L’attuale amministrazione intende proseguire con quanto realizzato nella scorsa legislatura con particolare riguardo allo spettacolo dal vivo: oltre alle molteplici attività organizzate dal Centro culturale santa Chiara, la partecipazione al sostegno del progetto Residenze artistiche in collaborazione con il Ministero della Cultura e l’accesso dei soggetti aventi diritto ai contributi provinciali sul Fondo per lo […]

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Music Arena: gli spettacoli dal vivo continueranno anche nei prossimi anni

«L’attuale amministrazione intende proseguire con quanto realizzato nella scorsa legislatura con particolare riguardo allo spettacolo dal vivo: oltre alle molteplici attività organizzate dal Centro culturale santa Chiara, la partecipazione al sostegno del progetto Residenze artistiche in collaborazione con il Ministero della Cultura e l’accesso dei soggetti aventi diritto ai contributi provinciali sul Fondo per lo spettacolo» – Così l’assessore competente Gerosa in risposta all’interrogazione di Lucia Maestri che aveva chiesto alla giunta  quali fossero le linee di politica culturale della Giunta provinciale per l’entrante Legislatura, con particolare riguardo allo spettacolo dal vivo; le relative programmazioni della spesa per l’intero settore culturale e gli orientamenti in relazione al rinnovo della “governance” del Centro Servizi culturali “S. Chiara” per la nuova Legislatura.

L’attuale Giunta provinciale quindi conferma il proprio impegno nel valorizzare il settore culturale. Nella risposta viene fatto presente che il mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione del Centro scadrà nel prossimo mese di ottobre. E’ iniziata la procedura pubblica per la nomina dei componenti del Consiglio per il prossimo quinquennio. Tre membri sono di nomina PAT, uno del Comune di Trento e uno del Comune di Rovereto.

Rispondendo ad alcuni quesiti del documento interrogativo l’assessore sottoliena che non vi sono ragioni politiche alla loro base Per quanto riguarda l’aumento dei tariffari per l’utilizzo degli spazi in gestione al Centro, ma puramente un’esigenza rilevata dal Centro stesso, di adeguamento economico, fatto in autonomia, economico delle tariffe ai costi reali di utilizzo. «Si fa presente che i tariffari dal 2013 non erano più stati aggiornati».

Gerosa ricorda anche che il Centro, grazie ad apposite convenzioni, già consente a soggetti quali Istituti scolastici di ogni ordine e grado, scuole musicali e di danza, ecc., l’utilizzo degli spazi ad una tariffa vantaggiosa, riservata alla PAT, denominata “tariffa Ente partner”.

Il Centro trasmette all’Assessorato all’Istruzione e Cultura della PAT, entro il 31 dicembre di ogni anno, il bilancio preventivo del Centro unito al piano delle attività che contiene le indicazioni richieste.

Per quanto riguarda l’affido degli incarichi il Centro, deve rispettare obbligatoriamente quanto previsto dal codice degli appalti.

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Spari al concerto dei Burial of Babylon, ferito il chitarrista Simone Maffei https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/06/spari-al-concerto-dei-burial-of-babylon-ferito-il-chitarrista-simone-maffei/ Tue, 06 Aug 2024 05:04:18 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=472957 Spari al concerto dei Burial of Babylon, ferito il chitarrista Simone Maffei

Burial of BabylonAl concerto dei Burial of Babylon al castello di Bereguardo (Pavia) qualcuno ha sparato alla band. Il ventenne, giovane chitarrista della band, è stato ferito dai colpi di una carabina. Lo sparatore sinora è rimasto ignoto. Il musicista è stato ferito da un pallino, che è rimasto conficcato sotto pelle in un braccio, mentre altri […]

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Spari al concerto dei Burial of Babylon, ferito il chitarrista Simone Maffei

Burial of Babylon

Al concerto dei Burial of Babylon al castello di Bereguardo (Pavia) qualcuno ha sparato alla band.

Il ventenne, giovane chitarrista della band, è stato ferito dai colpi di una carabina. Lo sparatore sinora è rimasto ignoto. Il musicista è stato ferito da un pallino, che è rimasto conficcato sotto pelle in un braccio, mentre altri colpi sono stati rintracciati sul palco dove la band si stava esibendo.

Il tiro a segno” è avvenuto nella notte fra sabato e domenica scorsa verso la mezzanotte. 

Il concerto dei Burial of Babylon si svolgeva nel cortile del castello di Bereguardo, a pochi chilometri da Pavia, e la situazione ha certamente suscitato molto sconcerto per la sua imprevedibilità.

Il giovane chitarrista, Simone Maffei, ha avvertito una sorta di puntura al braccio, ma ha immaginato che fosse un insetto. Portato al Pronto Soccorso i medici hanno riscontrato che nel braccio era rimasto conficcato un pallino, probabilmente sparato con una carabina.

La squadra mobile locale sta investigando, nel tentativo di individuare il colpevole del gesto incivile. L’intero palcoscenico era diventato il bersaglio dello sparatore, infatti altri segni di pallini sono stati rintracciati sugli strumenti musicali, alla fine del concerto. 

Fortunatamente gli altri colpi non sono andati a segno colpendo altri musicisti. Nessuno tra i presenti si è accorto del rumore degli spari, probabilmente perché erano coperti dalle sonorità del concerto.

Il sindaco di Bereguardo Felice Bonizzoni, si è detto “dispiaciuto e stupito per quanto accaduto. Sinora in paese non ci sono mai state rimostranze per il volume troppo alto. Mi auguro che la polizia riesca ad identificare al più presto il responsabile di questo gesto“.

Burial of Babylon

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Fiorella Mannoia sotto le stelle della Music Arena: oltre duemila per il concerto di ieri sera https://www.lavocedeltrentino.it/2024/08/05/fiorella-mannoia-sotto-le-stelle-della-music-arena-oltre-duemila-per-il-concerto-di-ieri-sera/ Mon, 05 Aug 2024 11:45:58 +0000 https://www.lavocedeltrentino.it/?p=472860 Fiorella Mannoia sotto le stelle della Music Arena: oltre duemila per il concerto di ieri sera

Il Trentino Music Arena ieri sera alle 21 ha ospitato il concerto di Fiorella Mannoia presentato dai due organizzatori Alessandro Raffaelli editore di Radio Italia anni 60 e Roland Barbacovi titolare della Showtime agency. Oltre duemila i fans che hanno riempito l’Arena molto prima che iniziasse il concerto. Un’area ben organizzata e vigilata da un sistema […]

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Fiorella Mannoia sotto le stelle della Music Arena: oltre duemila per il concerto di ieri sera

Il Trentino Music Arena ieri sera alle 21 ha ospitato il concerto di Fiorella Mannoia presentato dai due organizzatori Alessandro Raffaelli editore di Radio Italia anni 60 e Roland Barbacovi titolare della Showtime agency. Oltre duemila i fans che hanno riempito l’Arena molto prima che iniziasse il concerto.

Un’area ben organizzata e vigilata da un sistema sicurezza professionale e unico guidato da Vincenzo Circosta che si occupa di security in collaborazione con le forze dell’ordine.

Per la prima volta la cantante è stata accompagnata live da un’orchestra sinfonica, l’Orchestra Saverio Mercadante di Altamura diretta dal Maestro Rocco De Bernardis e composta da 21 elementi tutti maestri di musica affiancati da: Carlo Di Francesco (percussioni e direzione artistica), Raul Scebba (percussioni), Sebastiano Burgio (pianoforte), Pierpaolo Ranieri (basso e contrabasso), Massimiliano Rosati (chitarre).

La location del Music Arena ha fatto da cornice e si è sposata perfettamente con i suoni sinfonici arrangiati dall’orchestra, che hanno aggiunto quel tocco di emozione.

Fiorella Mannoia si è presentata elegantemente con una folta chioma rossa ed un abito lungo bianco per esaltare un fisico mai trascurato nel tempo, così come la voce che non ha certo perso di intensità.

Voce che per un piccolo incidente è diventata rauca improvvisamente mentra cantava. L’artista non si è persa d’animo è ha ricominciato la canzone con grande professionalità. Sono partiti grandi applausi. 

La cantante ha iniziato con il brano “caffè nero bollente” per poi passare a “i treni a vapore” e “nessuna conseguenza”. Tra un pezzo e l’altro l’artista ha parlato del suo impegno nel sociale. Insieme ad altri artisti ha devoluto e continuano a farlo parte degli incassi a favore dei centri antiviolenza.

L’artista ha intervallato nella scaletta anche brani più recenti come l’ultimo singolo estivo in collaborazione con Michele Bravi “Domani è Primavera” e “Mariposa”, la canzone, che si è aggiudicata il Premio Sergio Bardotti al Festival di Sanremo 2024 e il Premio Elsa Morante.

Non sono mancati gli omaggi agli artisti Lucio Dalla: “se io fossi un angelo”, Francesco de Gregori Giovanna d’Arco” canzone scritta per lei dal cantante, Lucio Battisti “Io Vivrò senza te” Pierangelo Bertoli “Pescatore” e infine Vasco Rossi con la famosissima Sally, che ha fatto venire le lacrime agli occhi e il magone a molto spettatori.

La cantante ha raccontato anche dei piacevoli aneddoti legati alla sua carriera e all’amicizia che la lega con molti famosi artisti italiani.

Non è mancato il legame con la musica popolare sudamericana con “Quizas Quizas Quizas” e “Besame Mucho”, interpretati magistralmente con arrangiamenti nuovi. La musica è cominciata a scorrere nell’aria frizzante della Musci Arena a tal punto che quasi tutto il pubblico si è anzato per improvvisare un ballo.

Fiorella Mannoia ha finito il concerto con il pezzo “Il cielo d’Irlanda” tra lo scroscio di applausi di una platea entusiasta, ma prima di salutare la cantante ha fatto un velato riferimento alla violenza sulle donne spiegando che «le madri devono insegnare ai loro figli “che no, vuol dire no”».

Un’esperienza unica per chi ha voluto assistere al concerto di un’orchestra sotto le stelle di un’artista di 70 anni, 50 dei quali spesi per la musica.

Un concerto acustico unico nel suo genere, elegante dentro e fuori l’anima, condotto forse dalla migliore interprete e signora della musica leggera italiana davanti ad un pubblico, in particolar modo femminile che si è infiammato nel sentire le note si “quello che le donne non dicono”, mitico inno alla femminilità e all’essere donna.

E qui un ringraziamento va fatto senza indugi a chi ha voluto rivalorizzare l’area di san Vincenzo dopo 25 anni di abbandono assoluto e soprattutto agli organizzatori che hanno riportato Trento dopo decine di anni al centro della musica italiana. 

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