Musica
Fiorella Mannoia sotto le stelle della Music Arena: oltre duemila per il concerto di ieri sera

Il Trentino Music Arena ieri sera alle 21 ha ospitato il concerto di Fiorella Mannoia presentato dai due organizzatori Alessandro Raffaelli editore di Radio Italia anni 60 e Roland Barbacovi titolare della Showtime agency. Oltre duemila i fans che hanno riempito l’Arena molto prima che iniziasse il concerto.
Un’area ben organizzata e vigilata da un sistema sicurezza professionale e unico guidato da Vincenzo Circosta che si occupa di security in collaborazione con le forze dell’ordine.
Per la prima volta la cantante è stata accompagnata live da un’orchestra sinfonica, l’Orchestra Saverio Mercadante di Altamura diretta dal Maestro Rocco De Bernardis e composta da 21 elementi tutti maestri di musica affiancati da: Carlo Di Francesco (percussioni e direzione artistica), Raul Scebba (percussioni), Sebastiano Burgio (pianoforte), Pierpaolo Ranieri (basso e contrabasso), Massimiliano Rosati (chitarre).
La location del Music Arena ha fatto da cornice e si è sposata perfettamente con i suoni sinfonici arrangiati dall’orchestra, che hanno aggiunto quel tocco di emozione.
Fiorella Mannoia si è presentata elegantemente con una folta chioma rossa ed un abito lungo bianco per esaltare un fisico mai trascurato nel tempo, così come la voce che non ha certo perso di intensità.
Voce che per un piccolo incidente è diventata rauca improvvisamente mentra cantava. L’artista non si è persa d’animo è ha ricominciato la canzone con grande professionalità. Sono partiti grandi applausi.
La cantante ha iniziato con il brano “caffè nero bollente” per poi passare a “i treni a vapore” e “nessuna conseguenza”. Tra un pezzo e l’altro l’artista ha parlato del suo impegno nel sociale. Insieme ad altri artisti ha devoluto e continuano a farlo parte degli incassi a favore dei centri antiviolenza.
L’artista ha intervallato nella scaletta anche brani più recenti come l’ultimo singolo estivo in collaborazione con Michele Bravi “Domani è Primavera” e “Mariposa”, la canzone, che si è aggiudicata il Premio Sergio Bardotti al Festival di Sanremo 2024 e il Premio Elsa Morante.
Non sono mancati gli omaggi agli artisti Lucio Dalla: “se io fossi un angelo”, Francesco de Gregori “Giovanna d’Arco” canzone scritta per lei dal cantante, Lucio Battisti “Io Vivrò senza te” Pierangelo Bertoli “Pescatore” e infine Vasco Rossi con la famosissima Sally, che ha fatto venire le lacrime agli occhi e il magone a molto spettatori.
La cantante ha raccontato anche dei piacevoli aneddoti legati alla sua carriera e all’amicizia che la lega con molti famosi artisti italiani.
Non è mancato il legame con la musica popolare sudamericana con “Quizas Quizas Quizas” e “Besame Mucho”, interpretati magistralmente con arrangiamenti nuovi. La musica è cominciata a scorrere nell’aria frizzante della Musci Arena a tal punto che quasi tutto il pubblico si è anzato per improvvisare un ballo.
Fiorella Mannoia ha finito il concerto con il pezzo “Il cielo d’Irlanda” tra lo scroscio di applausi di una platea entusiasta, ma prima di salutare la cantante ha fatto un velato riferimento alla violenza sulle donne spiegando che «le madri devono insegnare ai loro figli “che no, vuol dire no”».
Un’esperienza unica per chi ha voluto assistere al concerto di un’orchestra sotto le stelle di un’artista di 70 anni, 50 dei quali spesi per la musica.
Un concerto acustico unico nel suo genere, elegante dentro e fuori l’anima, condotto forse dalla migliore interprete e signora della musica leggera italiana davanti ad un pubblico, in particolar modo femminile che si è infiammato nel sentire le note si “quello che le donne non dicono”, mitico inno alla femminilità e all’essere donna.
E qui un ringraziamento va fatto senza indugi a chi ha voluto rivalorizzare l’area di san Vincenzo dopo 25 anni di abbandono assoluto e soprattutto agli organizzatori che hanno riportato Trento dopo decine di anni al centro della musica italiana.
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