Italia ed estero
Orban e Modi in Russia e Cina: il mondo va verso uno scenario multipolare

Lunedì il primo ministro ungherese Viktor Orban ha fatto una visita a sorpresa a Pechino, dove il leader cinese Xi Jinping ha chiesto uno sforzo globale per spingere Russia e Ucraina verso un “cessate il fuoco” e ha elogiato le iniziative diplomatiche di Orban.
È stata una potente dimostrazione di come Xi e il presidente russo Vladimir Putin stiano cercando di creare un ordine mondiale multipolare non dominato dagli Stati Uniti.
Proprio mentre Xi abbracciava Orban nella capitale cinese, lunedì i missili russi si sono abbattuti a Kiev, Dnipro e in altre città ucraine, uccidendo almeno 31 persone, di cui due in un ospedale pediatrico a Kiev, e mettendo in luce la feroce brutalità della guerra di Putin.
In risposta all’attacco missilistico, ma anche, a quanto pare, alle nuove manovre diplomatiche, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha chiesto una pressione globale per fermare l’aggressione della Russia. “Il mondo intero deve usare tutta la sua determinazione per porre fine finalmente agli attacchi russi“, ha scritto Zelenskyj su Telegram.
La visita di Orban in Cina ha fatto seguito ai viaggi a Kiev e Mosca della scorsa settimana, pochi giorni dopo che l’Ungheria ha assunto la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea. La sua incursione nel processo di pacificazione ha attirato critiche in Occidente per il suo tentativo di fare pressione su Kiev affinché ceda il territorio che Mosca ha conquistato con la forza.
A Bruxelles, i funzionari hanno sconfessato gli sforzi di Orban, affermando che non era autorizzato a condurre attività diplomatiche per conto dell’UE. Eric Mamer, portavoce della Commissione europea, ha sottolineato che Orban volava da solo. “Non ha alcun mandato in queste visite per rappresentare l’UE”, ha detto Mamer.
A testimonianza della nuova dimensione multipolare della geopolitica, la visita del primo ministro ungherese a Pechino è avvenuta poche ore prima che il primo ministro indiano Narendra Modi arrivasse a Mosca per una visita di stato.
In una dichiarazione prima di lasciare Nuova Delhi lunedì, Modi ha salutato “il mio amico Vladimir Putin” e “il partenariato strategico speciale e privilegiato tra India e Russia”.
Gli acquisti indiani di petrolio russo, aumentati di 20 volte dal 2021, hanno aiutato Mosca a resistere alle dure sanzioni economiche occidentali imposte in risposta all’invasione dell’Ucraina.
Con la sua visita a Mosca, Modi, rieletto il mese scorso, ha segnalato la sua autonomia nonostante l’amministrazione Biden abbia lavorato assiduamente per corteggiare il leader indiano.
Tali viaggi trasmettono che il mondo è ormai multipolare, gli USA hanno perduto la loro leadership nello scenario geopolitico globale e che tutto quel parlare di isolare la Russia è un discorso vuoto anzi la visita di Orban in Cina ha rappresentato un trionfo diplomatico per Putin, che da tempo chiede un ordine mondiale appunto multipolare, non occidentale.
Putin ha insistito sul fatto che l’Occidente, in particolare gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, sono responsabili del prolungamento della guerra in Ucraina non facendo pressioni su Kiev affinché ceda alle sue richieste territoriali.
Sarebbe tempo che anche l’Europa prendesse consapevolezza della situazione e assumesse una sua identità unitaria e fortemente centrata sui suoi valori di pace, libertà e democrazia conseguendo un ruolo degno del suo nome se non vorrà precludere la sua stessa esistenza nel prossimo futuro.
A cura di Mara Beltramolli
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