L’amore sbocciato in apnea, la fantastica storia «messicana» della trentina Francesca Morandini

Francesca Morandini, 31 enne di Trento, laureata in lingue per il commercio internazionale, amante dei viaggi, è da anni alla scoperta di nuove culture. «Viaggiare è bellissimo per tanti motivi: hai la possibilità di fare cose nuove, assaggiare nuovi piatti tipici e scoprire tutti i lati di una nuova cultura ed incontrare nuove persone» – Ci confida Francesca. 

E come spesso accade nella vita è proprio la conoscenza di una nuova persona in uno di questi viaggi che le cambia la vita.

Nella storia di Francesca gli ingredienti fanno davvero pensare che il destino fosse già scritto e che nulla avrebbe potuto cambiarlo. Una storia a lieto fine, (finalmente) ma che nasconde intraprendenza, tenacia, senso di appartenza, coraggio di rischiare, la voglia di crescere, e l’amore verso gli altri e nei confronti del belpaese.

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Forse è quello stile italiano che davvero ci rende inconfondibili e alla fine invidiati in tutto il mondo.  

Per raccontare la storia di Francesca dobbiamo andare indietro di qualche anno. Nel 2016 Francesca parte per l’Australia per completare l’ultimo semestre dell’università.

Lì conosce un amico, si chiama René, è messicano, di Merida. «Siamo diventati da subito buoni amici e visto che io ho da sempre viaggiato tanto lui mi diceva sempre «un giorno voglio aprire un ostello e voglio che tu mi aiuti». Francesca annuisce sempre sentendo i sogni dell’amico ma dentro di lei non ci crede molto.

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Nel 2019, verso Pasqua, arriva però la sorpresa: «hey, proposta di lavoro seria: sto aprendo quell’ostello di cui ti avevo parlato. La costruzione inizia verso ottobre e speriamo di aprire a gennaio. Ti piacerebbe venire qui e gestirlo per i primi mesi?» – È questo il messaggio che appare su whatsApp a Francesca la mattina appena alzata. «All’inizio ero un pò scettica, e mi sono chiesta perché lo chiedesse proprio a me. Il mio mio spirito avventuroso però mi ha consigliato subito di agire senza farmi troppe domande».

Tant’è che Renè acquista il biglietto per il volo, e il 23 ottobre 2019 Francesca sale su un aereo che la porta direttamente in Messico. «In quel momento – ricorda Francesca – ancora non sapevo che la mia vita sarebbe cambiata per sempre. Molti amici mi consigliavano di non andare, cosa vai a fare mi dicevano, non ha senso quello che stai facendo. Alcuni miei famigliari la prendevano invece in modo ironico, “magari ti sposi e torni con il marito” – mi dicevano – ed io rispondevo “Impossibile”». Già, impossibile. 

L’allora 27 enne trentina atterra a Merida, la capitale dello Yucatan nel sud est del Messico e per i primi mesi è ospite a casa dell’amico Renè e della sua famiglia che l’accolgono come una vera figlia.

«Sin da subito mi sono sentita a casa e la città mi piaceva tanto – racconta ancora Francesca – dopo due settimane avevo già deciso che sarei rimasta più tempo del previsto. Non avevo nessuna fretta di andarmene».

Viaggiare significa anche avere l’opportunità di conoscere gente e amici nuovi. In questo contesto ecco che nel destino di Francesca appare un nuovo amico che la invita a provare l’apnea in un cenote per la prima volta. Figuriamoci se lei si tira indietro!

«Fare apnea in un cenote è magico – spiega Francesca – perchè sono una specie di “buchi” pieni di acqua dolce e quando entra la luce è uno spettacolo. Mi sono innamorata dell’apnea fin dal primo momento».

Il primo giorno riesce ad immergersi fino a 10 metri di profondità. La cosa la intriga, le piace, l’attira a tal punto da non accorgersi che intorno a lei gira un ragazzo molto simpatico che l’ammira, la guarda, le sorride.

Nei giorni successivi gli sguardi cominciano ad intrecciarsi con interesse e Francesca si accorge di questo bel ragazzo, abbastanza alto, magro e col sorriso dolce che conquista subito. La cosa però rimane platonica e i due si perdono anche di vista.

«Non l’avevo scordato – ricorda emozionata Francesca – ma ho dovuto fare io il primo passo per vederci in gruppo e uscire. Da li ci siamo subito piaciuti e abbiamo iniziato a vederci spesso. E il resto è stato tutto molto veloce».

Lui all’anagrafe si chiama Jose Alberto Swain Lara, 33 anni, di mamma messicana e papà inglese. Si danno qualche bacio ma lui deve partire. Subito.

«Quando però è ritornato, dopo 2 mesi – ricorda Francesca – abbiamo deciso di iniziare una relazione. A febbraio siamo andati a vivere insieme senza neanche conoscerci praticamente».

La coppia è piena di progetti, giovani entusiasti della vita e fortemente motivati a costruire qualcosa di importante. I due però non fanno i conti con il coronavirus che si abbatte anche sul Messico nel marzo del 2020. Il progetto dell’apertura dell’ostello viene bloccato irrimediabilmente e verrà ripreso nel 2021. Francesca gestirà la nuova struttura per quasi 2 anni.

Torniamo però al marzo 2020, all’inizio della drammatica pandemia. «Eravamo due stranieri chiusi in casa – racconta Francesca – ma ci siamo divertiti tantissimo. E’ stata una bella sfida, un buon modo di conoscerci. E la nostra relazione è cresciuta molto forte sin dall’inizio».

I due sono innamorati e si fidanzano ufficialmente, e arriva anche la proposta di matrimonio, ma in un modo che Francesca non potrebbe nemmeno mai immaginarsi.

Alberto nasconde il tradizionale anello nel cenote, a 12 metri di profondità, dove i due amano spesso andare a fare apnea. «Mi ha detto che avevamo un servizio fotografico e che un amico ci avrebbe fatto le foto. Io ero vestita di bianco – ricorda bene Francesca – lui di nero. Aveva invitato vari amici e organizzato tutto. Arrivati al cenote ci prepariamo per l’immersione. “Ci dobbiamo sedere su quella duna dove c’è quella pietra li e guardare da quella parte”, era il piano per le prime foto».

Mentre scende verso i 12 metri di profondità Francesca vede il suo nome e quello di Alberto scritti sulla roccia. Capisce subito che c’è qualcosa che non va. Si siede sulla roccia e vede Alberto iniziare a spostare la pietra tirando fuori un anello. (clicca qui per vedere il video integrale)

Lasciamo alla protagonista raccontare quegli istanti che rimarranno scolpiti nella sua memoria per sempre: «In pochi secondi avevo un bellissimo anello al dito e stavamo nuotando verso la superficie. E’ stato bellissimo. Tutti i miei amici più cari messicani erano li, sopra ad attenderci, e avevano organizzato in fretta un bellissimo pranzo intorno al fuoco. Era tutto così bello che abbiamo deciso di restare li anche la notte e accampare».

La coppia si sposa il 12 aprile 2021 in spiaggia davanti a poche persone, alle più care. «Eravamo in 38, la mia famiglia non è potuta venire per via del covid. C’era solo mio fratello che mi ha portato all’altare e la sua morosa. Il matrimonio è stato un sogno. Non avrei potuto chiedere di meglio. Solo con le persone che amiamo, una cosa semplice ma bellissima. A giugno 2021 siamo finalmente arrivati in Italia, dopo un anno e 8 mesi che ero partita».

Dal mare in montagna. Alla fine Francesca era tornata a Trento, in Italia, con un marito e ancora più felice di quanto era partita.

Per la coppia inizia anche un rapporto professionale insieme, entrambi infatti si dedicano al turismo, dove organizzano meravigliosi tour nel Messico, e all’apnea. Lui era istruttore da qualche anno, Francesca lo diventa poco dopo aiutando il marito come assistente. Meglio di così si muore insomma: quando oltre l’amore si condividono anche altri interessi…

Francesca è molto legata al Messico e ad ottobre ci ritornerà: «Ci sono posti bellissimi – sottolinea – cenotes, zone archeologiche, riserve naturali, spiagge, villaggi con case colorate. È un paradiso. Ed è bellissimo poter mostrare questo paradiso ad altre persone. E con l’apnea uguale. Insegnare questo sport ad altre persone ti da un sacco di soddisfazione ed è un lavoro bellissimo. Quest’anno abbiamo deciso di dedicarci a viaggiare ed esplorare nuovi posti».

L’amore per i viaggi rimane, i due infatti tra le pause del lavoro sono stati a Istanbul, Dubai, un mese nelle Filippine, due mesi a Bali e per lavoro in Croazia. Una vita da sogno.

La coppia organizza viaggi in Messico e in giro per il mondo. Le loro idee sono molto chiare: «Vogliamo attrarre italiani per iniziare, poi il resto del mondo. Vogliamo essere il punto di riferimento in Messico per gli italiani. Il vantaggio viaggiando con noi è che ti riceve una ragazza italiana di fiducia che conosce molto bene la zona. Per gli apneisti, con noi puoi conoscere i cenotes più belli della zona, puoi accampare e passare li la notte. Puoi imparare a fare apnea, certificarti nel livello base o seguire con il livello avanzato».

E ancora: «Possiamo certificare fino a una profondità di 30 metri. Vogliamo organizzare “retreats”, ritiri infocati all’apnea, allo yoga, la meditazione, al benessere. Esperienze uniche alla scoperta di te stesso. L’apnea è uno sport molto mentale e lo yoga e la meditazione fanno molto bene a chi pratica questo sport».

«Il nostro sogno è costruire uno stile di vita che ci permetta di stare in Messico in inverno e in Italia in estate. Con qualche mese in giro per il mondo e sicuramente a Bali, dove abbiamo lasciato il cuore e c’è una comunità di apneisti bellissima. Siamo entrambi apneisti professionisti, Alberto può immergersi più di 60 metri e può trattenere il fiato per più di 6 minuti. Io scendo a 45 metri e trattengo il fiato per 4 minuti e mezzo. È un mondo bellissimo l’apnea e siamo molto emozionati per quello che faremo in futuro» – Conclude Francesca Morandini.

Quella di Francesca, per ora, è una storia a lieto fine. Non sappiamo se sia l’eccezione che conferma la regola oppure di racconti simili ce ne siano molti altri. Sappiamo che però è la verità, quella bella che spesso non viene raccontata e sostituita dai drammi o le tragedie quotidiane.

Questa volta il lieto fine, per Francesca, comprende anche un uomo meraviglioso, magari dei figli, dei nuovi progetti di lavoro, un futuro che molti giovani trentini ed italiani sperano di vedere sereno e felice. (clicca qui per vedere il video integrale)

https://www.instagram.com/alberto_swain/

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