Trento
«Aiutare il prossimo essendo sempre presenti»: arriva il grande messaggio dell’essere Bersagliere

Sono passati alcuni giorni da quando Mezzolombardo, entro i propri confini, ha ospitato i festeggiamenti per il centesimo raduno della fondazione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
Decine i presenti che hanno voluto partecipare a questo momento particolare, per cui la scelta del paese non è stata dettata dal caso perché proprio in questo abitato Rotaliano alle porte della Val di Non, è ospitato l’unico monumento presente in tutta la regione dedicato ai bersaglieri.
Una installazione voluta fortemente dall’allora sezione di Mezzolombardo, guidata da Luigi Peder, realizzata dal celebre frate Silvio Bottes, e che il prossimo aprile 2025 toccherà il traguardo dei 40 anni dalla data del taglio del nastro.
La scorsa domenica 25 agosto è stata una giornata piacevole per molti avventori, a cominciare dalla sfilata lungo il centro storico con sosta a tutti i monumenti per rendere omaggio ai loro caduti. L’occasione è stata propizia anche per ricordare Franco Leasi, classe 1947, è corso avanti (come dicono loro) il 7 maggio scorso, ma dal 1995 ha ricoperto il ruolo di presidente provinciale per i Bersaglieri di Bolzano per una decina d’anni, ovvero 3 mandati.
Oltre alla partecipazione del presidente Fugatti e di altre autorità, c’erano Gianni Peder (figlio di Luigi) e Michele Migliarini, presidente della Sezione di Trento Staffetta Cremisi Medaglia d’Oro Gino Buccella, con cui abbiamo fatto una chiacchierata riguardo questa sezione, non che corpo militare. “Noi siamo in congedo, ma siamo sempre presenti” l’esordio di Migliarini.
Qual è il significato dell’essere un Bersagliere, ai nostri giorni?
“Nel nostro decalogo, abbiamo l’obbligo di aiutare il prossimo. Questo penso sia il punto saliente!!”
In che modo?
“Ad esempio, nel periodo del Covid abbiamo collaborato a portare la spesa a casa a chi non poteva muoversi. Oppure abbiamo supportato altri enti ed associazioni in varie attività sociali e nell’organizzazione di eventi.”
Di quanti membri si compone, ad oggi, la sezione nazionale?
“Comporta la bellezza di 581 sezioni, di cui una si trova anche in Canada. Ci sono anche 70 fanfare concentrate sul territorio italiano per mantenere vive le tradizioni musicali, anche con il coinvolgimento dei giovani tramite le scuole musicali.”
In Trentino qual è la situazione?
“Attualmente siamo tra i 150 e i 170 membri effettivi. La nostra sezione di Trento con i propri 56 iscritti è quella con più componenti, tra soci effettivi e simpatizzanti. Va detto che le sezioni sotto i 15 iscritti sono state tutte accorpate alla nostra, come nel caso di Rovereto, Mezzolombardo appunto, Ala e altre.”
Quali le vostre attività principali?
“Indubbiamente la colletta alimentare in città a Trento è quella che ci impegna maggiormente. Abbiamo partecipato all’iniziativa “Bentornata Gardensia” con Aism, ricerca sclerosi multipla. A questo si aggiungono attività di altro genere. La mattina del 15 settembre invece saremo a Carzano per la commemorazione a tutti quei soldati caduti 107 anni fa, difendendo i confini dagli austro-ungarici.”
In tema di giovani?
“Questo è un tema caldo che ci accomuna anche ad altre realtà associative similari. Proprio per via del fatto che non riusciamo ad avere un ricambio generazionale com’era una volta, abbiamo introdotto la figura dei simpatizzanti. Adesso, anche per noi come per gli alpini, esistono delle scuole specifiche e cerchiamo di premere su questo aspetto. Con l’abolizione del servizio militare è molto importante intercettare queste figure dei simpatizzanti, che credono al nostro decalogo: cameratismo, sentimento verso la famiglia, fiducia in sé stessi fino alla presunzione, citando dei punti 6, 7 e 10.”
Poco fa si accennava ai quarant’anni dell’unico monumento che per in Trentino e in Alto Adige vi presenta. C’è qualcosa in programma nel contesto dell’evento?
“L’idea è ancora da definire, ci stiamo confrontando, però per dare ancora più importanza e significato all’installazione di Mezzolombardo ci piacerebbe installare una targa accanto, con riportato il nostro decalogo per intero.”
Facciamo un po’ di storia di voi Bersaglieri, magari riconducibile anche alla scorsa domenica….
“La fondazione nazionale risale al 30 giugno del 1924, a Bologna. Ma già nel 1889 a Torino esisteva questo gruppo, chiamato però generale ex bersagliere, era costituito come mutuo soccorso per aiutare e supportare chi tornava dalla guerra. Il primo nucleo risale invece al giugno 1886, cinquant’anni dopo è nata la federazione corpo dei bersaglieri servizio veterani.”
Un pensiero, se non un auspicio, verso il futuro?
“Eh… che tutti tengano duro per andare avanti in attesa di tempi migliori, parlando della formazione storica di molti giovani.”
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